5° RALLY DI REGGELLO E DEL VALDARNO FIORENTINO: VITTORIA PER NANNINI-CAVACIOCCHI

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Primo successo in carriera per  l’equipaggio pistoiese, che ha vinto oggi la nona prova del Challenge di zona, avviato ieri  pomeriggio da Piazzale Michelangelo in Firenze. Ritirati entrambi i favoriti, Ciuffi (per un malore dopo la prima prova) e  Cavallini (rottura della trasmissione durante la quarta chrono). La “Coppa dell’Olio” di auto storiche a maraldi-Cerdini . Primo successo in carriera  – da rallista – per il pistoiese Fabrizio Nannini, che ha vinto oggi il 5. Rally di Reggello e Valdarno Fiorentino, nona prova del Challenge di VI zona, organizzato dalla ASD Reggello Motor Sport.

Nannini, che ha iniziato ha correre nei rallies dalla fine del 2010 dopo una significativa esperienza internazionale in kart (è stato Campione Americano Open nel 2010), ha vinto a bordo di una Peugeot 207 S2000 del team bergamasco PA Racing, affiancato dall’esperto Yari Cavaciocchi , riuscendo a contenere i ripetuti attacchi da parte del pisano Carlo Alberto Senigagliesi, al via con una vettura analoga.

La gara, avviata nel pomeriggio di ieri con la bandiera di partenza sventolata da Piazzale Michelangelo a Firenze davanti al pubblico delle grandi occasioni e proseguita oggi è stata avvincente, complice anche un percorso molto tecnico,  quello che ha esaltato Nannini e Cavaciocchi, per i quali questa è stata la prima vittoria assoluta.

Usciti di scena i due principali favoriti al successo, il fiorentino Paolo Ciuffi (fermatosi dopo aver vinto la PS 1 per un malore), al debutto con una Mitsubishi Lancer Gruppo R ed il vincitore del 2011 Tobia Cavallini, a sua volta alla prima esperienza con la Abarth Grande Punto S2000 (attardato ieri sera dallo scarso feeling con la vettura e da problemi elettrici, poi appiedato dalla trasmissione durante la PS 4), Nannini ha saputo gestire bene la situazione sotto l’aspetto tattico, indovinando sempre le scelte di gomme, quelle che invece hanno limitato Senigagliesi nella prestazione durante le prime battute di gara.

Una volta preso il comando, dalla seconda prova speciale, Nannini, ha quindi tenuto in mano lo scettro del primo assoluto contenendo con calma i continui attacchi di Senigagliesi, ma il distacco inflittogli proprio con le prime prove ha avuto il suo peso per portarlo al successo.

Con Senigagliesi secondo, la terza posizione – come lo scorso anno – l’ha fatta sua il veloce lucchese Andrea Simonetti (Renault Clio R3), che aveva al fianco la giovane copilota debuttante Jasmine Manfredi. Per tutta la gara il driver di Lucca ha tallonato l’accoppiata di testa con una prestazione in linea con quelle che ha sempre fornito, andando a vincere anche il Gruppo R e tra le vetture a due ruote motrici.

Ai piedi del podio, con oltre 3’ di passivo dai leader, hanno finito Matteuzzi-Piazzini, anche loro a bordo di una Renault Clio R3, di pochi secondi avanti alla Clio S1600di Ciani-Alicervi, quinti.

La sesta posizione è stata appannaggio per i pistoiesi Cecchini-Guastini, con una Renault Clio RS, vincitori del Gruppo N, continuità di una serie di prestazioni precedenti durante la stagione assai interessanti. Cecchini ha avuto la strada spianata dalla quarta prova speciale, quando il senese Federico Feti (Renautl Clio RS), sino ad allora leader della categoria,  è uscito di strada quando la bagarre con il pilota di Sambuca Pistoiese era decisamente calda. Cecchini, affiancato da Guastini , sotto la bandiera a scacchi ha poi preceduto – parlando sempre di Gruppo N – Macconi-Ferroni (Renault Clio RS) con 8”3.

Giannini-Tredici (Citroen C2), Fiore-Pellegrini (Renault Clio R3) e Bettini-Soriani (Renault Clio R3) hanno chiuso la top ten assoluta.

Ritirati, invece, l’atteso reggellese Daniele Grazzini (Renault Clio S1600), uscito di strada già nelle prime battute ed anche il pistoiese Matteucci (idem), per rottura del cambio.

Un’accesa bagarre si é registrata anche tra le vetture storiche della “Coppa dell’Olio”, dove il successo è andato al locale Alessandro Maraldi, in coppia con Cerdini su una Porsche 914/6. Sino a due prove dal termine il comando lo aveva saldamente l’umbro Piero Carissimi (Opel Kadett GT/E), poi la potenza della vettura di Stoccarda dell’altro ha avuto la meglio nella salita della “piesse” di Reggello, la penultima del rally portandolo a vincere. Carissimi, da parte sua, ha poi chiuso la gara in terza posizione e con il cuore in gola, arrivando sotto la bandiera a scacchi con la trasmissione rotta. Secondi sono quindi giunti i pratesi Guarducci-Bazzani su una Opel Ascona 400.