Umberto Scandola: Il Rallye di Sanremo 2012 Per confermare il successo della partnership con Škoda
“Le speranze sono poche, ma noi faremo di tutto per mantenerle in vita. D’altro canto mi rendo conto che la matematica è contro di noi, anche se non ha ancora assegnato il titolo tricolore piloti al mio avversario”. Umberto Scandola si presenta tranquillo all’appuntamento del Rallye di Sanremo 2012. In una stagione in cui è stato l’unico avversario di Paolo Andreucci ha dimostrato concretezza, velocità ed affidabilità “ma anche la nostra Škoda Fabia S2000 ha dimostrato le stesse qualità, permettendoci di concludere sempre a podio le sei gare fin qui disputate. E questo era il nostro obiettivo stagionale. Partiremo a Sanremo con la stessa convinzione e grinta di sempre: dare il massimo per ottenere il miglior risultato possibile”.
Umberto Scandola, che sarà come sempre affiancato dal ligure Guido D’Amore, quest’anno si è impegnato in un confronto con il pilota che nell’ultimo decennio ha praticamente cancellato tutti gli avversari nel cammino tricolore: Paolo Andreucci. “A suo favore giocano l’enorme esperienza accumulata in tanti anni di gare. Anche nelle situazioni più difficili Andreucci sa come sbrogliarsela con il minimo danno. Non per nulla ha vinto sei titoli italiani” sottolinea il non ancora 28enne pilota veronese, ma è soddisfatto della sua annata, che lo ha visto rilanciarsi con un programma ufficiale nel panorama italiano, dopo essere stato l’enfant prodige che avrebbe dovuto diventare la punta di diamante del marchio Abarth nei rally. “Oggi è difficilissimo trovare un volante a livello ufficiale. La crisi economica, che investe in particolar modo il settore auto in Italia, ha fatto sì che gli investimenti delle Case automobilistiche siano sempre più limitati. Mi sembra assurdo, però, che le case investano in altri settori, quando il loro scopo è promozionare e quindi vendere le loro vetture”. Passato il periodo Fiat, superata una fase in cui Umberto Scandola ha collaborato con team privati, ecco nascere lo scorso anno Škoda Italia Motorsport, struttura creata appositamente per far correre e possibilmente vincere la Fabia S2000 e Umberto Scandola. “Škoda si è mossa molto bene per creare questa struttura. Debbo però confessare che come tutti i piloti mi sono occupato pochissimo della gestazione della struttura e del suo sviluppo” racconta quasi intimidito Umberto Scandola. Lui della squadra è il pilota, mentre la parte logistica ed organizzativa è demandata a Riccardo Scandola ed Emanuele Arbetti che hanno come fattivo interlocutore in Škoda Gianluca Fait. “Io posso solo dire che tutto ha funzionato per il meglio nel corso della stagione e siamo pronti ad affrontare il gran finale”. Un gran finale che avrà una prima tappa al Rallye di Sanremo prima dell’ultima gara in Sardegna. E proprio a Sanremo Scandola sarà sotto la lente di ingrandimento di un confronto in più: quello con i partecipanti all’Intercontinental Rally Challenge, dotati della stessa Škoda Fabia S2000, ovvero l’auto da battere nel campionato internazionale. “Non so ancora chi ci sarà a Sanremo, ma i vari Mikkelsen, Hänninen e Kopecký sono tutt’altro che miei avversari: sono soprattutto compagni di squadra. Non dimentichiamoci che il titolo tricolore Costruttori è ancora ampiamente aperto e la Škoda può compiere a Sanremo proprio quel balzo che le permetterebbe di guadagnare il vertice della classifica. Per questo motivo, tutti noi al volante delle Fabia S2000, effettueremo una gara veloce ed intelligente. Anche se è ovvio che siamo piloti, quindi abbiamo una gran voglia di vincere”.
Il Rallye Sanremo è una gara in cui Umberto Scandola si è sempre messo in evidenza. A cominciare dal 2008, alla sua terza partecipazione, quando riuscì a stare davanti a tutti gli avversari dopo le prime tre prove. “Poi arrivò la Ronde di 60 km e dopo 40, come si dice nella Nascar, siamo andati a muro. Fummo costretti al ritiro, ma almeno abbiamo lasciato il segno delle nostre prestazioni”. Anche lo scorso anno Umberto Scandola e Guido D’Amore furono protagonisti di una gara con i fiocchi fino a quando non si ruppe l’idroguida all’inizio della speciale di Colle d’Oggia, obbligando il pilota veronese a sfoggiare muscoli da culturista. “Sanremo è una gara fantastica. Ha alle spalle una storia ricca di gloria, le prove speciali sono spettacolari, e la cornice di pubblico e la scenografia sono stupende. Non si può pretendere di meglio. E poi c’è la prova Ronde, quest’anno di 44 chilometri, una speciale da rallisti veri. Essendo una prova molto lunga impegna anche fisicamente il pilota ed il navigatore. Inoltre sarà come sempre in notturna, quindi sarà una difficoltà in più che dovremo affrontare. Personalmente non ho problemi a correre di notte e spero proprio di fare bene. Perché proprio quella prova potrebbe fare la differenza in classifica e lanciare verso la vittoria chi saprà andare più forte”.
Umberto Scandola è nato a Verona il 5 dicembre 1984 ed ha debuttato nelle corse nel 2000 alla corsa in salita Romagnano-Azzago (VR). Nelle prime due stagioni ha alternato l’uscita nella gara veronese al Challenge Trophy sulla pista di Magione. Nel 2003 è avvenuto l’esordio sulle prove speciali al Rally degli Ulivi con la Clio RS. Nel 2004 affronta la Subaru Cup, conclude al secondo posto, e vincendo la Coppa CSAI Rallies Under 25. L’anno successivo è pilota ufficiale Subaru nel CIR, cogliendo un secondo posto assoluto al Rally San Crispino, vince il titolo assoluto Under 25 ed è il miglior allievo della Scuola Federale CSAI. I tre anni successivi lo vedono protagonista nell’IRC come pilota ufficiale Abarth, e nel 2009 nel CIR sempre con le vetture dello Scorpione, per cui svolge anche un intensa attività di collaudatore delle vetture da competizione. Nel 2010 è Campione Italiano Indipendenti con la Ford, esperienza che ripete lo scorso anno. Per saperne di più su Umberto Scandola ed il suo team: http://motorsport.skoda-auto.it/il-team/il-team-curriculum-sportivo.html
Il 54° Rallye di Sanremo sarà la dodicesima e penultima prova dell’IRC e potrà essere decisiva nella lotta per lo scettro del campionato Intercontinentale fra i piloti della Škoda, Andreas Mikkelsen e Juho Hänninen La gara della Riviera dei Fiori sarà invece la quarta ed ultima gara della serie regionale del Campionato Europeo. Il Campionato Italiano Rally vivrà a Sanremo il settimo dei suoi otto appuntamenti e potrebbe incoronare, in quell’occasione il vincitore della sfida che vede contrapposti il sette volte campione italiano Paolo Andreucci affiancato da Anna Andreussi (Peugeot 207 S2000) ed il veronese Umberto Scandola con il ligure Guido D’Amore alle note (Škoda Fabia S2000)
Il 54° Rallye Sanremo ricalcherà nel format l’edizione precedente con sede di partenza ed arrivo, parchi assistenza e riordini a Sanremo, quattro prove speciali nella prima tappa, e sei nella seconda per un totale di 204,00 chilometri cronometrati.