54° Rallye Sanremo Dopo tre prove speciali. La roulette degli pneumatici premia Basso
Le nuvole minacciose sul lungomare Italo Calvino hanno salutato il via del 54° Rallye di Sanremo. Le squadre hanno aspettato fino all’ultimo per decidere gli pneumatici da montare e, guardando con attenzione le “scarpe” delle vetture, si è capito che le condizioni meteo attese nelle valli alle spalle della Città dei Fiori erano veramente molto variabili. E così è stato . A Coldirodi i primi chilometri erano bagnati da una leggera pioggia, la parte centrale più asciutta, il finale umido, mentre i diciassette chilometri di Apricale erano completamente asciutti ma con una leggera ed insidiosa nebbia. Bignone molto umida e scivolosa. Da questa lotteria è uscito vincitore il veneto Giandomenico Basso con Mitia Dotta e la Ford Fiesta RRC. Il portacolori dell’A-Style ha vinto due delle tre prove in programma portandosi al riordino di Sanremo con 12”7 di vantaggio sul cecoslovacco Jan Kopecky al volante della Skoda Fabia Super 2000 che, approfittando di pneumatici più adatti, ha ottenuto il miglior tempo sul secondo tratto cronometrato. Alle spalle dei due protagonisti dell’IRC il leader provvisorio del Campionato Italiano Paolo Andreucci che, una volta visto in difficoltà il principale avversario per il titolo, Umberto Scandola, ha deciso di non correre particolari rischi e valutare a motore spento se e dove attaccare gli equipaggi che lo precedevano “Per noi è importante la classifica del Campionato Italiano e una volta fermo Scandola abbiamo alzato il piede”.
La gara ha perso subito uno dei possibili grandi protagonisti che nella seconda parte della prima speciale, Coldirodi, ha toccato il posteriore della sua Skoda Fabia S2000 piegando il ponte e perdendo 40” netti da Basso. Il danno è stato più evidente, però, nella seconda prova quando lo pneumatico posteriore della parte danneggiata si è afflosciato costringendo il veronese a fermarsi a cambiare la gomma. Dopo pochi chilometri nuova foratura, sempre della stessa gomma per Scandola si è capito che non c’era più nulla da fare. “Putroppo il ponte storto spingeva la ruota contro il parafango e così a fine prova ho abbandonato”.
Proseguendo nella classifica subito sotto il podio si piazza Juho Hanninen con la Skoda che non ha ancora trovato il feeling giusto con le gomme, anche se non ha avuto eccessivi problemi, ma a giustificazione della sua prestazione ha commentato: “Basso is Basso” e questa gli è parsa la miglior giustificazione. A seguire un ottimo Andrea Perico che aveva promesso di stare nella top five e così ha fatto nonostante un problema all’interfono ad Apricale e Bignone. Sesta piazza per Stefano Albertini che, al via con la Peugeot 207 della Twister premio della vittoria nell’IRCup-Pirelli, si è difeso nel migliore dei modi, ma si capisce che ha ancora qualche asso nella manica.
Nel 2RM conduce Simone Campedelli, decimo assoluto, Rudy Michelini è primo del Citroen Racing Trophy Italia, Michele Tassone nel Twingo ed il giovanissimo Fabio Andolfi, nel Trofeo 500.
Alle 21 i protagonisti entreranno nella quarta e ultima prova di oggi, gli affascinanti quarantaquattro chilometri della Ronde in notturna.
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