Un sabato molto difficile per i tre piloti delle Audi RS 5 nella finale Superstars
Il tracciato di Pergusa gioca brutti scherzi al leader della categoria Johan Kristoffersson (solo 14°). Qualifiche “in bianco” per Gianni Morbidelli e per Thomas Schoeffler. Le prove di Pergusa, a sorpresa diventata l’ultima tappa dell’International Superstars Series e del Campionato Italiano, ha dato una scossa alle ambizioni di vittoria del pilota che ha dominato il weekend di Vallelunga: Johan Kristoffersson. Lo stesso uomo che aveva fatto la pole position e vinto entrambe le corse a Roma per strano che possa sembrare non ha fatto meglio del 14° tempo e addirittura staccato 4″5 dalla pole position, siglata dalla Mercedes AMG di Raffaele Giammaria. Ma sono state tutte e tre le RS5 a soffrire in Sicilia, e le ragioni non sono un mistero. Il tracciato attorno alla Riserva Naturale Regionale di Enna è ultraveloce e come noto la concorrenza dispone di propulsori di cilindrata più generosa di quelli delle trazioni integrali di Ingolstadt… e di una cavalleria in proporzione. Ma a Pergusa si aggiunge al gap di potenza anche un problema supplementare: le Audi sono le vetture più pesanti di tutto il lotto perché così stabilisce il “Balance Of Performance” della categoria, e mentre le altre vetture sfruttano la minore massa tagliando in modo più o meno palese sui cordoli delle chicane determinanti, le Audi non possono imitarle perché con la maggiore massa rischierebbero di danneggiare le sospensioni. Gianni Morbidelli, con la vettura nei colori Camozzi ci ha provato, sia nel primo turno di prove libere che in qualifica, ma in entrambi i casi il risultato è stato di rompere un ammortizzatore. Domani in queste condizioni il pesarese partirà più per onor di firma che per altro. Morbidelli, fuori dalla lotta per il titolo a seguito dalla cancellazione della trasferta finale in Indonesia, non ha mancato di far notare che per avere almeno qualche chance di lottare per i punti, se non per il podio, per i piloti Audi la situazione del circuito avrebbe dovuto almeno tornare ad essere quella dei tempi del Superturismo, quando a Pergusa si correva con le chicane presidiate da birilli o da balle di paglia, e questo con vetture che erano molto più agili delle attuali Superstars.
La KMS Motorsport del padre del leader del campionato Kristoffersson pur molto amareggiata per la situazione del tutto anomala è intenzionata a cercare di fare le classiche nozze coi fichi secchi per difendere il primato da Tonio Liuzzi (Mercedes AMG) e Thomas Biagi (BMW). Il ventitreenne svedese di Arvika oggi si è tenuto alla larga dai cordoli e non ha avuto problemi di cedimenti meccanici, ma ha pagato la cautela con un tempo deludente, in cui hanno giocato anche i 60 kg di zavorra in più rispetto ai compagni di marca, dovuti alla doppietta di Vallelunga. Il più giovane del lotto, il tedesco Thomas Schoeffler, oggi al contrario si è preso una confidenza nel primo turno di prove libere ed è uscito alla curva delle Piscine, impegnando lo staff della MTM Motorsport in lunghe riparazioni alla RS5 uscita dall’atelier di Emilio Radaelli. Domani partirà in ultima fila.
Travagliato anche l’esordio stagionale della GT3 di Audi Sport Italia nella serie GT Sprint: in Sicilia è stata iscritta una R8 LMS ultra per l’accoppiata di casa formata da Michele Merendino e Davide Di Benedetto e il primo, all’esordio con Audi, ha potuto percorrere pochi giri al mattino perché fermato da un problema alla frizione. I meccanici della squadra basata a Nibbiola hanno rimediato e Merendino ha potuto tornare in pista staccando un tempo da seconda fila. Partirà dietro alla Corvette di Benedetti ed alla Ferrari di Palma nella gara del mattino, mentre Di Benedetto non ha potuto girare perché il suo collega è stato fermato in anticipo nel suo turno da un problema che ha richiesto l’intervento degli estintori, peraltro veloci a sufficienza da consentire ai due di prendere regolarmente il via domani.