E’ USCITO RACING&DRIVERS DI NOVEMBRE 2012

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Con la disputa del Rally Ronde Valsassina si è conclusa con successo la prima edizione della Lombardia Ronde Cup, promossa da Maurizio Acerboni, delegato sportivo provinciale Csai A.C.Lecco e Massimo Moscardi, giornalista di settore. La prima firma sull’albo d’oro della serie lombarda è stata posta  dai lariani Marco Silva e Giovanni Pina, al termine di un bel confronto con i bresciani Ducoli-Maifredini. Se la Lombardia rallystica ci ha regalato forti emozioni, la pista non è stata da meno. L’asfalto dell’autodromo brianzolo infatti, ci ha offerto gare spettacolari: “d’altri tempi”, si potrebbe dire. Fantastico è stato l’ultimo week end del Campionato Italiano Turismo, ricco di colpi di scena ed energici confronti al limite della correttezza. Lo stesso lo si può dire per il Seat Ibiza Cup, in cui la correttezza tra i concorrenti di testa non è mai mancata, come non sono mancate emozioni e spettacolo. Non si può invece dire altrettanto del campionato Italiano di F3, terminato sub judice, con una decina di concorrenti in campo di cui solo 4 italiani. Un prodotto morto che la Federazione si spende tanto nel tenere incomprensibilmente  in vita con costose dirette televisive Rai . Fortunatamente, c’è chi tiene in vita un evento unico nella storia dell’automobilismo su strada, a San Marino infatti, i rally e la loro storia sono tornati a darsi appuntamento al “Legend” per la decima volta. Non sono mancati i grandi nomi, le grandi macchine, il grande pubblico e il grande spettacolo, segno tangibile che le vere emozioni appartengono ad un periodo della nostra storia ben identificabile. Anni in cui i Rally di Sanremo, San Martino di Castrozza, Isola d’Elba e 4 Regioni (la cui edizione storica è entrata a far parte del Campionato Italiano 2013) erano vetrine del rallysmo mondiale. Tutto ciò lo troverete su questo numero di Racing & Drivers. Una piccola riflessione: aziende che chiudono, disoccupazione in febbrile aumento, mercato dell’auto a picco, gare e eventi motoristici la cui moria è senza soluzione di continuità, vetture sempre più spoglie di sponsor, riviste specializzate sempre meno cariche di inserzionisti. Questa folle pressione fiscale, dove porterà il nostro sport?

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