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La Mini presenta sul mercato italiano la sua ennesima variante. Ad arrivare infatti nelle concessionarie del marchio è la versione Roadster, la declinazione Spider e 2 posti della sportiva vettura anglo – tedesca. La Mini Roadster è equipaggiata con un motore Benzina 1600 da 122 o 184 o 211 cv oppure con un motore Turbodiesel Common Rail 2000 da 143 cv, negli allestimenti Cooper, Cooper S, Cooper SD, John Cooper Works. Esternamente la nuova versione scoperta della Mini riprende le forme più aggressive della Mini Coupè, ma con un tetto in meno. Infatti la versione spider ha una capote in tela ad azionamento manuale che si sbocca con un comando sopra il parabrezza e scompare dietro i sedili. Sia anteriormente che posteriormente il disegno di frontale e coda è lo stesso della versione Coupè, da cui la Roadster deriva. Salendo a bordo troviamo un piccolo abitacolo sportivo, anch’esso derivato dalla versione coupè: sedili sportivi e avvolgenti, leva del cambio corta, il grande quadrante del contachilometri in posizione di sommità consolle, la radio cd e il clima in posizione centrale, il contagiri in un quadrante a sé dietro al volante. Ed ora il momento del test drive: la Mini Roadster provata è stata la 1600 Cooper S 184 cv da 38000 €. La versione Spider della Mini Coupè, è una vettura grintosa e sportiva, l’ideale per un pubblico che ama questo tipo di vetture scoperte. Su strada la scoperta anglo – tedesca fa sentire tutto il suo brio e le sue doti di auto sportiva grazie a prestazioni di tutto rispetto assicurate dal 1600 Turbo da 184 cv, che dà alla Roadster la necessaria cattiveria e grinta per essere considerata una spider sportiva e peperina. Infine il listino prezzi: si va da 24950 € della 1600 122 cv Cooper fino ad arrivare a 34800 € della 1600 211 cv John Cooper Works (Benzina), mentre per la 1600 Cooper SD occorrono 30950 € (Diesel).