FORMULA PROMOTION TROFEO DI BARI
The winner is…….Domenico Parrotta. Serata di premiazioni per la Formula PROMOTION, propiziata da Noi da Parma, azienda che sembra interessata ad inserire il proprio marchio nel settore dello sport automobilistico, svoltasi al Ristorante Romani di Vigarolo di Torrile (PR). Trofeo di Bari, the winner is….Domenico Parrotta. La vittoria del quarantatreenne architetto, calabrese di nascita ed emiliano di adozione, rappresenta un record sportivo, debutto assoluto e vittoria in un trofeo riservato a formule ACI-CSAI per un pilota over 40.
Designer per passione, lascia spesso le precise linee del CAD, per abbozzare vetture di ogni tipo. Proprio questa passione lo porta a collaborare con Corrado Cusi, demiurgo delle Predator’s, e così il salto dalla scrivania all’abitacolo della creatura che contribuisce
a realizzare è automatico. L’occasione del debutto assoluto in gare su pista arriva grazie
all’introduzione nel Trofeo Nazionale Racing Free del Trofeo Flavio Di Bari riservato alle Predator’s PC008. Il richiamo è ghiotto e viene dopo il sogno di un bambino che consumava i pastelli per colorare fogli sul quale tutto quello che veniva tracciato doveva avere almeno quattro ruote. E poi la curiosità di misurarsi con se stesso prima che con gli altri. Inoltre c’è lei, la bianco-celeste vettura che oggi porta il numero 59, omaggio all’amico Flavio sull’auto che lo visto mettere la propria sconfinata passione.
Si andrà a Imola, Misano, Varano, Magione, Mugello, Rijeka e
sopratutto a Monza, la metaforica casa sportivo-agonistico di Flavio.
Non serve aprire bocca, sono gli occhi a parlare, gli sguardi di
Flamax, Luciano e Corrado dicono una cosa sola e Domenico e già al
semaforo in attesa della partenza.
Sei gare con quattro vittorie ed un secondo posto che aggiunti ad un
altro onorevole piazzamento gli danno la vittoria generale finale con
una prova di anticipo.
Sarà Rijeka che libererà il mixer di sensazione, sentimenti, emozione
e commozione riversata in un lungo e caloroso abbraccio con tutto il
Flamax Team che chiuderà così in bellezza la sua storia agonistica.
La cerimonia ufficiale di premiazione, stemperata dalladrenalina
agonistica, ci consente ora di tornare con Domenico ad un esame più
sereno della stagione appena trascorsa.
Partiamo dal profilo passionale-professionale chiedendo allarchitetto
più che al pilota come nascono le linee della Predators PC010.
– In realtà ho partecipato prima al restyling della Predator’s PC 008
e poi alla realizzazione della nuova Predator’s PC010 dove l’idea
principale è partita dalla Aviotech di Erik Tiozzo; successivamente mi
è stato chiesto da Corrado Cusi di rendere il design della monoposto
più armonioso. Il risultato di questo progetto a tre matite è quello
di una linea piacevole considerando il budget disponibile. Un occhio
alle formule maggiori ed il confronto sul campo, anzi in pista, con
Erik e Corrado ha indirizzato lazione alle forme della natura. Il
muso dal becco degli uccelli, le pance dalla forma affusolata degli
squali, il posteriore dalla coda degli uccelli, il cockipt da Micky
Mouse, più Disneyano che naturale e, secondo noi, un esito che risulta
gradevole sotto l’aspetto del design che ha anche un buon effetto
aerodinamico. Un grande merito va comunque a Erik che oltre a lavorare
sull’idea (bozzetti) ha realizzato il primo prototipo, abbattendo
molto i costi progettuali, e il manichino in clay.
Ritorniamo al Campionato 2012 ed in particolare al Trofeo Flavio Di
Bari con le PC008, come è andata?
– A dispetto di una classifica che può far sembrare facile la vittoria
finale, la realtà ha visto un campionato combattuto perché i vari
Borrelli, Ticchi, Piunti, Amati ed i due Cusi, padre e figlio, senza
dimenticare Micchetti, non hanno certo regalato nulla. E bastato
molto spesso una mano per conteggiare il distacco in secondi con gli
altri contendenti.
Quale sensazione si prova a correre in pista?
Per un debuttante assoluto è come vivere un sogno: correre nelle piste
che hanno fatto la storia quale Imola, Monza, Mugello, Misano, Rijeka,
Vallelunga dove hanno corso piloti come Senna, Schumacher, Prost,
Villenueve, Alboreto, Patrese, De Angelis, è sensazionale!
Qual è la pista che ti ha creato una maggiore emozione in questo primo
anno di gare?
– Sicuramente Imola dove si intrecciano ricordi belli ad altri più
tristi, quale il ricordo di Senna. Ho avuto una sensazione
stranissima nell’entrare sulla pista dove ha corso il pilota per il
quale avevo la venerazione che solo un ragazzo può dare ad un proprio
idolo. La gara è stata anche la più rocambolesca. Nelle qualifiche ero
il migliore dei 6 del trofeo, ma alla prima curva, la Tamburello, ci
siamo toccati io e Andrea Cusi uscendo entrambi sulla sabbia. Con
tanta difficoltà sono riuscito a ripartire ed ero ultimo. La monoposto
non era in perfetta forma, ma mi sono messo giù a capofitto
riuscendo a recuperare il distacco con le altre Predator’s PC008 fino
a raggiungere il primo posto della mia categoria. Conservo con affetto
la foto del podio di Imola è appesa nel mio cuore.
Comè l’ambiente della F.Promotion?
– E’ come una grande famiglia. Anche fuori dalla pista nei giorni di
gara dopo le prove ufficiali ci si frequenta, la competizione si
sposta al….ristorante, ovviamente insieme ai familiari, spesso con
nonni e bambini al seguito.
Le tue impressioni sulla guida della Predator’s PC008
– Guidare la Predator’s è come guidare un grande kart; infatti monta
un motore motociclistico (Honda Hornet 600 95 cv) su un assale
rigido…. ci vuole molta sensibilità di guida ma, nello stesso tempo,
permette ai neofiti di poter guidare nella massima sicurezza. E’ la
formula giusta per iniziare a correre su questi tipi di vettura.
La Formula viene definita low cost: lo è veramente?
– Direi proprio di sì. Nel trofeo FDB, per esempio, abbiamo utilizzato
un solo treno di gomme per le 6 gare svolte, la benzina, per prove e
gara, e il grasso catena …vero low cost.
In queste occasioni al vincitore spettano dediche e ringraziamenti
– la dedica va a due amici che non ci sono più: Gianpiero Moretti
(MOMO) al quale ero legato da un’amicizia lunga 30 anni e Flavio Di
Bari che sicuramente, da lassù, sarà stato felice nel vedere vincere
la sua Predator’s nel trofeo a lui intitolato.
– I ringraziamenti vanno agli amici che mi aiutano, tante persone che
in modo diverso hanno contribuito a vincere il trofeo nazionale e a
realizzare il record nel campionato con le formule al primo anno di
gare. E poi lamico, nonché segretario del team, Luciano Passoni che,
da vero appassionato, mi ha sempre seguito durante le gare e oltre a
fare lo speaker delle gare tifava per la nostra Predator’s-Flamax
team.
Programmi per il prossimo anno?
– In qualità di pilota non professionale devi verificare tante
situazioni legate al lavoro, alla famiglia, ecc. Mi piacerebbe
debuttare in gara con la Predator’s PC010 che considero ovviamente più
mia che non la PC008. Se gli amici-sponsor faranno uno sforzo di
amicizia in più potrei fare gare del Trofeo Nazionale Formula
Promotion, oppure un vecchio pallino sono le gare in salita tipo la
Trento-Bondone (valida per il Campionato Europeo omonimo n.d.r) dove
lungo il tracciato stradale sono presenti anche 35.000-40.000
spettatori. Tornerei il ragazzo calabrese che viveva la Coppa Sila
come unica gara a portata di mano dove poter ammirare quei bolidi
raggiungibili solo disegnandoli su un foglio di quaderno strappato ai
compiti di scuola.