Motorally e Raid – A scuola di “Snow-Rally”
Tempo terribile per la nona edizione della Scuola Federale Motorally, che lo scorso week-end è andata in scena in Umbria. Tutti sui “banchi di scuola” a carpire i segreti dei grandi campioni Andrea Mancini, Matteo Graziani e Massimo Chiesa. Una quarantina di intrepidi allievi hanno affrontato la nona edizione della Scuola Federale Motorally, dal 22 al 24 febbraio in Umbria, ad Umbertide.
Il tradizionale appuntamento organizzato dal Comitato Motorally, che da anni è diventato un punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi alla disciplina del road-book, è stato flagellato dal maltempo che non ha risparmiato l’Umbria, rendendo particolarmente difficile il cammino degli appassionati “studenti” nei tre giorni di corso.
Sotto la guida attenta dei grandi campioni della disciplina, Matteo Graziani, Andrea Mancini e Massimo Chiesa, sono stati affrontati tutti gli argomenti che caratterizzano il Motorally, con un occhio particolare riguardante la strumentazione, road-book e trip-master, la lettura del road book, la preparazione della moto per le esigenze specifiche dei rally e mille altri aspetti che hanno tenuto costantemente vigile l’attenzione dei partecipanti.
Oltre ai campionissimi della specialità si sono alternati in cattedra Giulio Fantoni, il responsabile dei percorsi del campionato italiano e il coordinatore nazionale Antonio Assirelli, soprattutto per gli aspetti regolamentari e della sicurezza.
E non sono neppure mancate lezioni di primo soccorso, tenute dal dottor Gianfranco Bosco del Racing Medical Team, di preparazione fisica e alimentare sotto l’attenta guida del preparatore atletico federale Maurizio Milana. Spettava a lui il compito di aprire la giornata con una mezz’ora di esercizi all’aperto con l’ausilio di particolari attrezzi ed esercizi finalizzati alla pratica del fuoristrada.
Particolarmente seguita è stata anche la lezione sui rally africani, sulla particolare strumentazione utilizzata, sulle differenze con le gare italiane. Soprattutto Chiesa e Graziani hanno raccontato aneddoti avventurosi sulle vecchie Dakar in Africa, mentre il nuovo corso sudamericano del rally più famoso è stato illustrato da Fabio Mauri, iscritto alla Scuola Federale come allievo nonostante fosse reduce dalla sua bella prova all’ultima Dakar, conclusa al primo tentativo.
Le prove pratiche di navigazione si sono svolte su alcuni anelli preparati appositamente, con l’aiuto dei soci del Moto Club Fratta Off Road. Percorsi che si sono rivelati molto impegnativi per la neve caduta tra venerdì e domenica, che ha creato molti problemi ai piloti meno esperti.
Alla fine, comunque, tutti sono rientrati “sani e salvi” al paddock, ricevendo dalle mani dei campioni l’agognato attestato di partecipazione.
“E’ stata un’edizione veramente difficile” Ha commentato Antonio Assirelli durante la consegna dei diplomi “Il tempo è stato veramente terribile, pioggia, neve, freddo, non potevamo aspettarci di peggio. Comunque l’importante è che gli istruttori siano riusciti a trasmettere agli allievi quanti più input possibili, a farli appassionare alla disciplina e a farli avvicinare alla stessa nel modo più corretto. Ora pensiamo al Campionato Italiano che partirà all’Isola d’Elba il 24 marzo.”