UN ERRORE CHE COSTA CARO: MAX DELUSO MA PRONTO AL RISCATTO.
Il debutto stagionale a Monza non è andato purtroppo secondo le aspettative per Max Mugelli, che torna a casa senza avere raccolto nemmeno un punto e consapevole di avere commesso un errore che ha condizionato pesantemente entrambe le gare. Max, ci puoi raccontare come sono andate le cose a Monza?
“C’è poco da dire: ho commesso un errore in gara 1 che ha compromesso non solo la prima gara, ma che non mi ha consentito di prendere parte a gara 2 in seguito ai danni riportati dalla vettura. Un errore di cui mi scuso con il team e con tutti quelli che mi appoggiano e che qui a Monza speravano in un mio risultato positivo.”
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla prove libere, dove ti abbiamo visto molto poco in pista.
“Nel primo turno di prove libere sono sceso in pista con le slick su pista umida e purtroppo all’Ascari ho perso il controllo della vettura su un tratto particolarmente umido e sono andato a sbattere. Abbiamo addirittura temuto di non riuscire a prendere parte alle qualifiche, ma i ragazzi del team hanno lavorato così velocemente e bene che mi hanno permesso di scendere in pista. Purtroppo però ho saltato per intero le due sessioni di prove libere”.
Ciò nonostante sei riuscito a fare un buon turno di qualifica.
“Ho avuto praticamente solo un giro buono, dove ho dato il meglio di me stesso. Il dodicesimo posto è stato un buon risultato, tenendo conto che Monza non è certo una pista adatta alla nostra BMW e che non avevo praticamente girato nelle prove libere.”
In gara 1 ti abbiamo visto scattare bene al via, ci racconti quei momenti?
La prima parte di gara è stata perfetta. Sapevo che la prima variante dopo il via sarebbe stata estremamente delicata per cui ho cercato di guadagnare subito posizioni ma senza prendere eccessivi rischi. Già alla fine del primo giro avevo recuperato tre posizioni e da quel momento ho mantenuto un ritmo di gara molto sostenuto, guadagnando l’ottavo posto e incollandomi al trio composto dalla Jaguar di Larini, la BMW del mio compagno di squadra Berton e alla Chevrolet di Sini. Pur rendendomi conto di essere un po’ più veloce del trio che mi precedeva, ho mantenuto un atteggiamento cauto ma mettendo sempre il massimo di pressione possibile. Forse anche per questo Larini è stato costretto ad un errore in frenata e a quel punto sia io che Berton e Sini siamo stati lesti ad approfittarne.”
A pochi giri dalla fine ti sei trovato in settima posizione: a quel punto cosa è successo?
“Mi sono ritrovato incollato agli scarichi del mio compagno di squadra Berton, con la Chevrolet di Sini che invece aveva preso qualche secondo di vantaggio su di noi. Avrei potuto accontentarmi della settima posizione, ma quando sei in pista e ti rendi conto di essere più veloce di chi ti precede la tentazione è sempre quella di tentare il sorpasso. Quando in rettifilo ho guadagnato la scia di Berton, ho sferrato l’attacco e mi sono affiancato al mio compagno di squadra, superandolo. Pensavo di riuscire a controllare la vettura in staccata, ma purtroppo sono arrivato lungo di quel paio di metri che sono risultati fatali. Sono infatti salito violentemente sui cordoli rimbalzando in pista e danneggiando pesantemente sia il fondo della vettura che il radiatore. Ho tentato di proseguire per mantenere la settima o l’ottava posizione, ma ad un giro dalla fine ho dovuto parcheggiare la BMW a bordo pista.”
Uno sbaglio che hai pagato a caro prezzo.
“Decisamente. Tengo a sottolineare che si è trattato esclusivamente di un mio errore di valutazione: il fatto di non avere disputato le libere mi ha forse privato dei riferimenti necessari in frenata e quando sei al limite l’errore è dietro l’angolo. Il team ha fatto il possibile per riparare la vettura per farmi prendere parte a gara 2, ma non c’erano le condizioni minime di sicurezza per potermi fare scendere in pista, per cui abbiamo deciso di rinunciare per non prendere ulteriori rischi. Chiedo scusa al team per l’errore commesso che ha vanificato il loro ottimo lavoro: sia io che la scuderia avremmo meritato di concludere a punti in entrambe le gare, e invece torniamo a casa a mani vuote. Qui a Monza sapevamo che le Mercedes sarebbero state imbattibili, per cui il nostro obiettivo era accumulare più punti possibile, cosa che purtroppo non è successa. Alla prossima gara di Brno cercherò l’immediato riscatto: team, sponsor e tifosi meritano un grande risultato da parte mia!”