Alessandra Brena incanta Monza
Nel week end di debutto al volante della Lamborghini Gallardo Super Troofeo 2013, Alessandra Brena è stata in grado di stupire non soltanto lo staff dell’ Imperiale Racing, ma anche tutti gli organizzatori del campionato grazie ad una crescita costante ad ogni sessione che l’ha portata a sfiorare la top ten in gara. Al debutto nel campionato e sulla pista briazola Lady Brena è scesa in pista con determinazione e umiltà, pronta ad imparare tutti i segreti della potentissima supercar abbassando costantemente ad ogni sessione i suoi riscontri cronometrici, chiudendo il suo stint di qualifica al 13mo posto prima del passaggio di consegna al suo compagno che scivola in 19ma posizione. Con un colpo di reni Alessandra recupera due posizioni chiudere i giochi al diciassettesimo posto. Senza indugi la 17enne bergamasca scatta molto bene restando lontano dai guai della prima variante e, grazie ad un ritmo da top ten, porta la sua Gallardo #36 fino all’undicesimo posto, prima di cedere i comando al compagno Ortfeldt. La gara del 53enne svedese purtroppo dura solamente due tornate quando una foratura gli fa perdere il controllo terminando la corsa contro le barriere.
I danni riportati sulla vettura sono purtroppo irreparabili e così il week end idi Monza si conclude in anticipo “E’ stata un week end pazzesco. Per me era tutto nuovo, dalla pista, al campionato, alla vettura. Per questo era importante fare esperienza senza pensare troppo al risultato finale. Dopo ogni sessione sono riuscita a migliorarmi costantemente fino a raggiungere l’undicesimo posto in gara girando sui tempi dei primi dieci” analizza Alessandra Brena “Purtroppo Oscar è stato molto sfortunato e così la nostra domenica è finita in anticipo. Per me era fondamentale fare chilometri, ma soprattutto dimostrare di poter essere competitiva e di poter dire la mia anche in un campionato così impegnativo con vetture molto potenti come la Gallardo. Voglio ringraziare anche tutto lo staff Imperiale Racing per il supporto che mi hanno dato. Ora pensiamo a Misano”