Una apparizione fugace in testa a Gara 2 e piazzamenti fuori dal podio scontentano i piloti Audi

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A Misano Adriatico un sesto ed un settimo posto per Johan Kristoffersson ed Alex Frassineti, bottino ancora più magro per Dindo Capello ed Andrea Sonvico. I piazzamenti fuori dal podio ottenuti oggi sul circuito intitolato a Marco Simoncelli sono una magra consolazione per un team con il curriculum di Audi Sport Italia: fin dalle prove libere le due R8 LMS ultra iscritte hanno rivelato una difficoltà ben superiore al previsto a sposarsi con la nuova monogomma portata al Misano World Circuit dal fornitore unico Avon, come avvenuto anche ad altri team ma in modo ancora più accentuato. A questa problematica si sono aggiunti episodi in cui i piloti sono stati protagonisti sfortunati insieme ad altri avversari e anche soste impreviste ai box che hanno reso il bottino ottenuto in Romagna magro.

Dall’ultima posizione al sesto posto: così in Gara 1
è cominciato il sodalizio tra Johan Kristoffersson ed Alex Frassineti sulla R8 LMS ultra numero 5. Lo svedese campione in carica della Superstars partiva ultimo dopo aver saltato le qualifiche perchè vittima incolpevole di una collisione al primo giro. Kristoffersson ha recuperato sulle GT Cup senza problemi ed ha consegnato al romano la vettura in nona posizione. Frassineti ha messo in fila buoni tempi in serie risalendo fino alla sesta posizione, segnalandosi come il pilota più veloce in pista negli ultimi dieci minuti. Sull’altra Audi Andrea Sonvico, partito in terza fila, nel suo turno ha fatto parte dell’agguerrito gruppetto in lotta per il quarto posto, ma per affacciarsi alle soglie del podio ha dovuto pressare a fondo la Ferrari di Tommaso Maino al 10. passaggio e quest’ultimo, intraversandosi, ha finito per determinare un contatto tra le due vetture, una situazione che la direzione gara ha reputato di imputare al pilota Audi comminando un drive-through che ha poi scontato il suo compagno di team Capello, sceso quindi all’ottavo posto finale.

In Gara 2 alla fine della prima tornata Capello e Frassineti, partiti in quarta e sedicesima posizione,
sono stati autori di scatti brillantissimi portandosi in seconda e settima posizione rispettivamente. Il pilota astigiano teneva dietro la Ferrari del poleman Mirko Venturi, non senza difficoltà, mentre il romano staccava ancora buoni tempi, sfruttando bene, come aveva fatto nella corsa del mattino, il fatto di avere gomme fresche, non avendo potuto prendere parte al suo turno di qualifica dopo la collisione di cui era rimasto vittima il collega svedese. Alla fine dei loro turni di guida Capello cominciava ad accusare problemi ai freni e veniva passato dalla Ferrari e poi, con le cattive maniere, dalla Z4 del campione italiano Stefano Colombo, mentre Frassineti prolungava la permanenza in pista e quando iniziavano i cambi pilota riusciva addirittura a portarsi al primo posto al momento del rientro degli avversari che lo precedevano. Ma le speranze di concludere in zona podio con almeno una R8 LMS ultra finivano presto, perché Sonvico si trovava sempre più in difficoltà coi freni e badava solo a concludere, cosa che faceva prendendo i punti del nono posto, mentre Kristoffersson aveva ad attenderlo il tranello di una sosta al box imprevista per sostituire la gomma posteriore destra cui si era rotta la valvola e doveva accontentarsi del settimo posto finale.

HANNO DETTO
Emilio Radaelli (Team Chef Audi Sport Italia): “Nelle corse avere problemi di adattamento alle gomme è qualcosa che fa parte del gioco, ma le difficoltà che abbiamo avuto in questo weekend vanno oltre l’ordinaria amministrazione, anche perché non ci aspettavamo proprio di soffrire in una pista dove appena lo scorso anno abbiamo messo a segno una doppietta e le R8 LMS ultra andavano
benissimo. E’ evidente che ci sono cose da sistemare e questo va fatto in fretta perché la prossima gara è sì il 16 giugno, ma con problemi di questa entità da risolvere la corsa di Zeltweg è già
dietro l’angolo”.
Dindo Capello (pilota Audi R8 LMS ultra N. 4): “La seconda corsa era cominciata bene perché ho fatto una buona partenza portandomi al secondo posto, ma ho cominciato abbastanza presto a sentire il pedale del freno allungarsi, e poco prima di cedere il volante ad Andrea ero talmente in difficoltà che una Ferrari mi ha passato ed una Z4 mi ha anche urtato, ma senza danni. Avevamo migliorato qualcosina rispetto alla prima corsa
lavorando sull’ala, ma abbiamo ancora da venire a patti con le nuove gomme Avon e la difficoltà di mandarle in temperatura, che riguarda molti tipi di vettura ma per la nostra è particolarmente acuto”.
Andrea Sonvico (pilota Audi R8 LMS ultra N. 4): “Domenica molto sfortunata: nella prima gara ho rivisto il camera-car per avere un altro quadro del contatto con la Ferrari di Maino che è stato punito con un drive-through, ma la dinamica conferma che è stato un episodio dovuto all’intraversarsi della 458 più che al mio attaccare Maino all’interno. Purtroppo nella seconda corsa col problema alla frenata che era iniziato nel turno di Dindo ho potuto solo cercare di riportare la macchina intera a fine gara, senza nemmeno poter capire se il set-up era migliorato oppure no”.
Johan Kristoffersson (pilota Audi R8 LMS ultra N. 5): “Dopo essere stato costretto a saltare la qualifica per l’incidente provocato da una Z4 avevo la speranza di fare il possibile oggi in gara, ma devo dire che, anche se abbiamo recuperato delle posizioni in classifica non mi sento ancora a mio agio con la vettura, penso di sfruttarla al 90%, non ancora al 100%, che è quello che voglio fare al più presto. Per riuscirci devo fare più strada con la R8 LMS ultra e non vedo l’ora di dimostrare il mio potenziale nel team di Emilio Radaelli”.
Alex Frassineti (pilota Audi R8 LMS ultra N. 5): “Considerato che non ho nemmeno disputato le qualifiche, dopo il problema che ha avuto nel suo turno Johan costringendoci alla sostituzione del motore, oggi ho fatto dei buoni tempi. Specie nella prima gara non mi aspettavo di essere il più veloce in pista a fine gara, perché avevamo un sottosterzo che rendeva la macchina veramente difficile da guidare. Nella seconda corsa ho fatto una bella partenza dal fondo della griglia ed alla fine del primo giro ero settimo dopo aver scavalcato tutte le GT Cup e qualche GT3, poi ho dato la caccia alla Ferrari di Cirò e fatto buoni giri come tempi, meno lontani dagli altri che nella prima corsa, ma la macchina secondo me era rimasta ancora veramente difficile da gestire in pista”.

Foto:Audi sport Italia