TRA: RALLY DELLA MARCA, LA PROMESSA DI BIASIOTTO

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Il driver del Prosecco sta preparando la sua Bmw M3 per il rally: “E’ una meravigliosa signora d’altri tempi che devi rispettare in ogni particolare e stare attento a non pestarle i piedi mentre balli”. Montebelluna, 9 maggio 2013­ – Un passo indietro per andare avanti. Sembra uno slogan del rugby, invece è una semplice ricetta per i rally stilata da Andrea Biasiotto: “C’è la crisi, correre a noleggio è diventato sempre più proibitivo. Chi ha una macchina sua in casa fa due calcoli per capire se riesce a coprire i costi per l’iscrizione, le gomme e la benzina. Se il conto torna, te lo ritrovi al via con il sorriso e la soddisfazione della passione autentica, perché facendo un passo indietro con stile ci si può ancora divertire sul serio. Il fututo, paradossale finchè si vuole, è nelle scadute omologazioni”.
Si prende in parola il rampollo Foss Marai e sta mettendo a punto la sua Bmw M3, frizzante come un Prosecco doc, per arrivare puntuale all’appuntamento con il 30. Rally della Marca (14/15 giugno).
“Ci sono un po’ di problemini da risolvere, è una meravigliosa signora d’altri tempi che devi rispettare in ogni particolare e stare attento a non pestarle i piedi mentre balli”.

La vettura è del 1988 con omologazione originale, cilindrata 2.3 litri e motore 16 valvole,cambio a 6 marce con innesti frontali e una trazione posteriore che obbliga a tenere sempre la concentrazione al massimo. “E’ una macchina vera – spiega Biasiotto – che va guidata sempre in equilibrio tra potenza, trazione e frenata. Lei ti porta a sbandare, tu devi condurla ad ogni metro, mai lasciarle fare”. Una danza impetuosa annunciata dall’urlo che esce dal cofano, inconfondibile per gli intenditori, un’emozione che ti arriva su mentre l’M3 si prepara ad affrontare le staccate in curva e nei tornanti. Cosa ne pensi del Marca 2013 identico al Marca 2012? “Apprezzo la scelta degli organizzatori, di questi tempi si fa di necessità virtù. Per i piloti è un vantaggio, avere già una base per le note del percorso significa perdere meno tempo e non levarlo al lavoro. E poi questa corsa rimane comunque un prodotto di alto livello”. Secondo te cosa rappresenta il rally per la Marca? “Una tradizione irrinunciabile, guai se mancasse, sarebbe come togliere una parte della nostra cultura. Ognuno ha il suo sport preferito, ma i rally sanno coinvolgere anche i meno interessati, le macchine fanno parte della vita di tutti i giorni e vederle sfrecciare una volta l’anno sulle strade di tutti i giorni è uno spettacolo garantito”.