20° RALLY ADRIATICO: PRIMA VITTORIA STAGIONALE PER UMBERTO SCANDOLA
Una gara decisamente avvincente e ricca di colpi di scena, la terza prova del tricolore rally, iniziata ieri sera ad Osimo e chiusa nel pomeriggio odierno dopo 10 impegni cronometrati. Il veronese ufficiale della Casa boema, ha sempre tenuto la testa della corsa, arginando soprattutto gli attacchi di Travaglia (Mitsubishi), poi arrivato quarto, dovendo lasciare via libera al veneto Trentin ed al giovane Albertini (entrambi su Peugeot 207) a causa di problemi al cambio. Diversi i ritiri importanti, a partire dal bergamasco Perico, sino alla vigilia della gara leader del Campionato.
L’equipaggio ufficiale di Skoda Italia, composto da Umberto Scandola e Guido dAmore, con una Fabia S2000, ha vinto oggi il 20° Rally dellAdriatico terzo impegno stagionale del Campionato Italiano Rally e secondo del Trofeo Rally Terra.
La gara, partita ieri sera da Osimo con la prova spettacolo corsa davanti al pubblico delle grandi occasioni ed anche trasmessa in diretta su RAI Sport 2, è proseguita da stamani con il confronto serrato tra il veronese della Casa boema ed il blasonato driver di Trento, al via invece con una Mitsubishi Lancer R4 privata.
Sino alla quarta prova i due sono stati molto vicini, le piesse Castelletta (Km. 11,970), la Castel SantAngelo (Km. 18,290) e la Colli del Verdicchio (Km. 9,120) ne hanno esaltato le prestazioni e le sensazioni poi, dopo lincidente occorso a Giandomenico Basso (PS 5) ed i successivi problemi palesati al cambio dalla Lancer di Travaglia, Scandola, proseguendo la propria marcia esente da problemi ed errori, è andato ad aggiudicarsi la gara con ampio merito, terzo vincitore in tre gare del tricolore, dopo Basso al Ciocco e Perico al 1000 Miglia. Paradossalmente, Scandola, ha vinto la gara aggiudicandosi il parziale di una sola piesse, quella su asfalto di ieri sera.
Mi sono tolto un peso enorme ha commentato Scandola allarrivo è una grande soddisfazione. Auspicavo di potere fare meglio vincendo qualche prova in più, ma va bene comunque lo stesso, il ritmo è stato alto. Speriamo sia il primo passo per un prosieguo di stagione ancora più deciso!.
Dietro Scandola, complici i problemi al cambio di Travaglia ha finito il veneto Mauro Trentin (Peugeot 207 S2000), che nella prima parte di gara è stato condizionato da problemi ai freni oltre che da qualche errore. Problemi cui ha saputo ovviare con lucidità, battagliando con vigore contro il giovane bresciano Stefano Albertini (Peugeot 207 S2000), con il quale ha scatenata la bagarre. Ad onor del vero, sino alla settima prova Travaglia era riuscito a tenere in mano il posto donore ed anche ad insidiare il vincitore, poi è stato sopravanzato dalla concorrenza ed il finale è stato decisamente incandescente.
Ai piedi del podio, in quarta posizione ha chiuso Travaglia, cui va la soddisfazione di prendere punteggio pieno per gli iscritti al Trofeo Terra, davanti al bresciano Luigi Ricci (Subaru Impreza STi), come al solito molto vivace nonostante un costante problema allimpianto frenante. Dietro a lui, si sono apprezzate le notevoli performance del 18enne sudafricano Henk Lategan, al debutto sulla terra italiana ed anche con la Skoda Fabia S2000: è finito sesto, ma ha occupato la quinta piazza sino a metà gara davanti a diversi nomi del panorama nazionale, prima di cedere il passo per un errore nella settima prova. Il settimo posto è stato per il biellese Max Tonso (Ford Fiesta S2000), alla sua prima volta sugli sterrati marchigiani, ottavo e nono sono rispettivamente il francese Chardonnet ed il romagnolo Campedelli (entrambi con la Citroen DS3R3) e decimo ha chiuso il sammarinese Tommasini (Mitsubishi Lancer EVO IX gr. R).
I Trofei monomarca sono stati appannaggio del francese Seb Chardonnet (Citroën Racing Trophy), del sammarinese Paolo Diana (Trofeo Renault Clio R3 Produzione) e del varesino Andrea Crugnola (Renault Twingo R2 Top).
La gara ha conosciuto una messe di ritiri: da quello del sino ad oggi leader provvisorio del CIR Alessandro Perico (Peugeot 207 S2000) per una toccata durante la PS 3, diversi altri abbandoni eccellenti hanno caratterizzato la gara: nellordine, il senese Valter Pierangioli ha chiuso la partita dopo la PS 2 per una toccata sulle chicane di rallentamento, il giovane Niccolò Marchioro (Renault Clio R3) ha gettato la spugna per problemi ai freni, il toscano Rudy Michelini (idem) è stato fermato dalla rottura del motore, il napoletano Fabio Gianfico (Mitsubishi Lancer Evo IX R4) dalla trasmissione, Giacomo Cunial (Citroen C2) pure lui per una toccata. Fermo dopo una sola prova odierna anche Giovanni Manfrinato (Mitsubishi Lancer Evo IX gr. N) per problemi al cambio (nel trasferimento per raggiungere la PS3) mentre il romano Max Rendina (Mitsubishi Lancer Evolution gr. N) non è ripartito stamani per le difficoltà di assetto riscontrate ieri sera. La serie nera è proseguita anche con il il trevigiano Giandomenico Basso, terzo sino alla quarta prova e poi fermo per incidente sulla successiva, con il reggiano Ivan Ferrarotti (Renault Clio) e con Alessandro Bosca (Renault Clio R3), stoppati da un incidente pure loro.
Classifica finale (top ten): 1.Scandola-DAmore (Skoda Fabia S2000) in 1h22498; 2.Trentin-De Marco (Peugeot 207 S2000) a 16.4; 3. Albertini- Scattolin (Peugeot 207 S2000) a 21.1; 4.Travaglia-Ciucci (Mitsubishi Lancer Evo IX R4) a 33.7; 5.Ricci-Pfister (subaru Impreza Sti) a 57.5; 6.Lategan-White (Skoda Fabia S2000) a 2’00.8; 7.Tonso-Stefanelli (Ford Fiesta S2000)a 2’59.3; 8.Chardonnet- De La Haye (Citroën DS3 R3) a 3’20.3; 9.Campedelli-Fappani (Citroën DS3 R3) a 4’08.6; 10.Tomassini-Bizzocchi (Mitsubishi Lancer Evo IX R4) a 4’58.3.
Foto allegata: Scandola (by Bettiol)
CLASSIFICHE: www.ficr.it