Weekend di alti e bassi per Ombra al Nürburgring

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Il terzo appuntamento della stagione 2013 del GT Open, tenuto al Nürburgring, è stato un weekend caratterizzato da emozioni contrastanti per il team Ombra. Se le vetture del team bergamasco sono state senza alcun dubbio le più veloci della pattuglia Ferrari, contrattempi sia in pista che fuori hanno impedito a Camathias-Cordoni e a Costantini-Barba di ottenere i risultati che meritavano.
Dopo essere stati veloci e costanti nel Venerdì bagnato di Prove Libere, gli equipaggi Ombra erano pronti a farsi valere il giorno seguente, ma il Sabato del ‘Ring’ ha riservato un’accoglienza decisamente fredda al paddock del GT Open, con una nebbia fitta che ha costretto gli organizzatori a fermare tutte le attività in pista fino alle 14.
Nel nuovo programma “pressato” della giornata, le qualifiche sono state ridotte a due sessioni consecutive di 15 minuti l’una: in Q1 Alvaro Barba è riuscito a far registrare un ottimo tempo assicurandosi il 4° posto di Classe, ma mentre stava rientrando ai box sulla vettura n°60 si è rotta la pompa dell’idroguida. Visto che il problema non poteva essere risolto in tempo per la seconda sessione, in Q2 Stefano Costantini non ha potuto che completare un giro a velocità ridotta, giusto per dare all’equipaggio un tempo di qualifica per la seconda gara, parcheggiando poi nel garage dove i meccanici hanno iniziato a lavorare per riparare il guasto. Con solo 40 minuti a disposizione prima del via di Gara 1 ci voleva un miracolo, e lo staff tecnico è riuscito a realizzarlo: la macchina non è riuscita a schierarsi in griglia per pochi secondi, ma Barba ha potuto avviarsi dalla pit-lane.
Dall’ultimo posto, lo spagnolo ha messo a segno un primo stint fantastico, dimostrandosi l’unico pilota in pista a poter viaggiare sul passo delle McLaren. Ha poi consegnato la vettura a Costantini, che ha completato la rimonta tagliando il traguardo al 6° posto di Classe.
Gara 2 ha visto il duo italo-spagnolo partire ancora una volta dal fondo della griglia, questa volta con Costantini al volante. Stefano è partito bene ed ha compiuto qualche bel sorpasso nei primi giri, raggiungendo in fretta un gruppo di vetture guidato dall’italiano De Marco. Stefano era molto più veloce degli avversari e ha iniziato a saggiare i luoghi dove passarli, ma sfortunatamente è stato colto di sorpresa da una frenata anticipata di Beretta e lo ha colpito, ritirandosi per i danni riportati all’anteriore della 458.

Sulla vettura n°59, intanto, anche Camathias e Cordoni hanno vissuto un fine settimana di alti e bassi. La Qualifica 1 ha visto Cordoni segnare il decimo tempo di Classe e il gentleman italiano ha confermato lo stesso passo in gara con un’ottima prestazione. A completare il lavoro ci ha pensato Camathias, che con qualche bel sorpasso ha permesso alla coppia di finire al 7° posto tra le GTS, subito alle spalle dei compagni di squadra.
Nono nella Q2, Joel si è schierato in quinta fila per Gara 2, e una bella partenza gli ha permesso di recuperare subito un paio di posizioni. Sfortunatamente, però, ha dovuto scartare all’improvviso per evitare una vettura più lenta e nel farlo ha perso il controllo della Ferrari, che è andata in testacoda in mezzo al gruppo. Lo svizzero ha rischiato di essere colpito dalle vetture che sopraggiungevano, ma nonostante un paio di avversari lo abbiano sfiorato è riuscito a riprendere la gara, anche se dall’ultimo posto. Da lì in poi Camathias si è rifatto con un passo indiavolato, che prima del cambio pilota gli ha permesso di arrivare a tallonare le McLaren che poi avrebbero vinto la gara. Ha poi ceduto il volante a Cordoni che ha fatto del suo meglio per contenere i piloti Pro che lo seguivano, tagliando il traguardo all’8° posto di Classe GTS. Le ottime prestazioni di Mario gli sono valse la vittoria, in entrambe le gare, del Gentlemen’s Trophy.

Davide Mazzoleni (Team Manager): “Dopo un fine settimana del genere restano sensazioni contrastanti. Da una parte non abbiamo raccolto quanto avremmo meritato, ma dall’altra abbiamo comunque centrato uno dei nostri obiettivi, mettendo in pista le vetture più veloci del gruppo Ferrari. Questo promette bene per le prossime uscite sia nella GT Sprint che nel GT Open, e prova la bontà del nostro staff tecnico. Ci tengo particolarmente a ringraziarli per quello che sono riusciti a fare Sabato. La pompa dell’idroguida è difficile da rimpiazzare velocemente perché è sistemata in un posto poco accessibile, davanti al motore. Loro ce l’hanno fatta in pochissimi minuti, e non siamo riusciti a schierarci in griglia per appena una trentina di secondi. Siamo comunque riusciti a partire dai box e a finire in sesta piazza, un risultato che non avremmo mai potuto cogliere senza la loro dedizione e competenza”.