HAPPY RACER E ALBERTO BERGAMASCHI PROTAGONISTI ALLA “COPPA INTEREUROPA”
Secondo gradino del podio finale per il Manager Continental, portacolori del sodalizio torinese in uno dei palcoscenici più esclusivi riservato alle vetture storiche. Un contesto di elevato impatto, quello andato in scena nel fine settimana sul tracciato dell’Autodromo di Monza, che ha visto il pilota lombardo protagonista al volante dell’Alfa Romeo datata 1972. Si è concluso sotto gli ennesimi riflettori, il fine settimana agonistico della scuderia Happy Racer. Rappresentato dal Responsabile Marketing e Comunicazione di Continental, Alberto Bergamaschi, il sodalizio torinese è riuscito ad esprimersi degnamente in uno dei contesti più esclusivi dell’automobilismo “da amarcord”: la Coppa Intereuropa andata in scena nel fine settimana sui chilometri dell’Autodromo di Monza.
Al volante di una Alfa Romeo 2000 GTV Gruppo 1, datata 1972, Alberto Bergamaschi si è contraddistinto in entrambe le manche del Trofeo TuttoAlfa, contesto riservato agli esemplari della casa italiana. Al centro di una condotta autoritaria nella prima manche di sabato 1, l’alfiere Happy Racer ha concluso in seconda posizione un acceso confronto che lo ha contrapposto a vetture GTA 1600 e 1300, nonché alla GTV del vincitore di sessione.
Tutt’altra storia nella manche di domenica pomeriggio, con l’elevata temperatura dell’acqua divenuta variabile estremamente limitante per la vettura di Bergamaschi, “appannata” da un calo di motore che gli ha precluso qualsiasi iniziativa volta al successo finale, inseguito fin dai primi giri e legittimato da ottimi riscontri. Una problematica che, a due giri dalla conclusione, gli ha sottratto la seconda posizione di gara ma che non ha impedito al driver lombardo di insediare il secondo gradino del podio finale griffato Alfa, grazie ad un riscontro totale decisamente soddisfacente valso la quindicesima piazza assoluta su un parco di quarantadue partenti.
“Sono partito con l’idea di provare la macchina, rimessa in pista dopo ben cinque anni di abbandono – il commento di Bergamaschi al traguardo – A livello telaistico e di sospensioni sono molto soddisfatto, di motore invece c’è ancora un po’ da fare, per raggiungere le prestazioni dei migliori competitors. Il vincitore è stato irraggiungibile, una macchina che suonava come un violino mentre con gli altri, sfoderando tanto ‘mestiere’, sono riuscito a tenere il naso davanti. Lo step 2 del motore è già in lavorazione, lo proveremo a luglio sempre qui a Monza”.
Nella foto: l’Alfa Romeo di Bergamaschi, a Monza.