VELOCE MA NON BASTA: COSTANTINI TORNA DAL NÜRBURGRING SENZA PUNTI
Quando in gara si dimostra di essere la Ferrari più veloce in pista e si torna a casa senza punti il rammarico è davvero molto grande: Stefano Costantini, ancora una volta in coppia con Alvaro Barba, dimostra di andare molto forte in gara ma purtroppo non raccoglie quanto seminato. Stefano, ci puoi raccontare come è iniziato il fine settimana a Nürburgring? Nel modo più bagnato possibile direi! Sapevamo che le condizioni meteo sarebbero state un punto interrogativo. Per quanto mi riguarda avrei preferito delle condizioni meteo stabili, per potere conoscere bene la pista su cui ero al debutto e il comportamento della vettura. In ogni caso, su pista molto bagnata durante le prove libere de venerdì, sono andato molto bene.
Poi la nebbia ha complicato ulteriormente le cose il sabato.
La visibilità era quasi nulla, per cui la direzione gara non ha potuto far scendere in pista le vetture e il programma è risultato stravolto e compresso, in cui le qualifiche sono state ridotte e due sessioni consecutive di 15 minuti ciascuna. Nella prima sessione il protagonista è il mio compagno Barba che coglie un buon quarto tempo di classe, ma purtroppo proprio nel giro di rientro si rompe l’idroguida. Per potere prendere parte a gara 2, decidiamo comunque di scendere in pista dove riesco a completare un giro a velocità ridotta.
Siete riusciti a prendere in via in gara 1?
Dopo avere verificato il danno temevo seriamente di non poter prendere parte alla gara, ma tutti i ragazzi del team Ombra sono stati semplicemente fantastici ed hanno cambiato l’idroguida a tempo record! A loro vanno i miei più sinceri complimenti. Per qualche minuto non siamo riusciti a schierarci in griglia, per cui siamo dovuti partire dai box all’ultimo posto. Alvaro ha fatto un ottimo stint ed io sono riuscito a concludere al sesto posto di classe, anche se l’idroguida mi ha causato problemi nell’ultima parte di gara ed ho dovuto alzare il passo.
E in gara 2 purtroppo un incidente ti ha messo KO
Esatto, siamo partiti nuovamente dall’ultimo posto e in questa occasione il primo turno di guida è toccato a me. Ho iniziato una bella rimonta, tanto da accodarmi al gruppetto dei primi della mia classe e compiendo alcuni sorpassi spettacolari. Mi sono accodato a Beretta e per qualche curva ho studiato dove sorpassarlo, visto che il mio ritmo era più veloce, ma lo stesso Beretta ha improvvisamente frenato venti metri prima rispetto al solito ed io, che ero incollato ai suoi scarichi, non ho potuto fare a meno di centrarlo in pieno, danneggiando irreparabilmente la Ferrari 458.
Cosa ti aspetti dalla prossima gara di Jerez?
Il nostro obiettivo è concretizzare quanto di buono abbiamo dimostrato di sapere fare fino ad ora. In pista stiamo dimostrando di valere il podio, che per il momento ci è sfuggito anche a causa di un pizzico di malasorte. Speriamo che a Jerez tutto fili per il verso giusto.