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Anteprima di grandi sfide con Leogrande, Scola e Fattorini, in evidenza, ma Vincenzo e Francesco Conticelli, Cubeda e Iaquinta pronti ad insidiare la vetta. Minardi apripista d’eccezione su Ferrari. Alle 9.30 di domani domenica 9 giugno scatterà la prima delle due salite di gara della 56^ Coppa Selva di Fasano, la corsa organizzata dalla Egnatthia Corse, seconda prova del Campionato Italiano Velocità Montagna Zona Centro Sud. Giornata odierna dedicata alle due salite di prove cronometrate, durante le quali i duecentoquattro concorrenti ammessi alla partenza hanno potuto testare le migliori regolazioni sulle vetture in assetto da gara. Il tracciato come consuetudine si è rivelato molto tecnico ed impegnativo e qualche errore è costato caro a qualcuno dei protagonisti della vigilia. Apripista d’eccezione in prova ed in gara Giancarlo Minardi, il manger dell’omonimo Team F.1 ed attuale supervisore della Scuola Federale CSAI, al volante di una splendida Ferrari F360 Spider.

Tra coloro che hanno prenotato il ruolo da primo attore senz’altro l’idolo di casa Francesco Leogrande che ha immediatamente provato il livello di familiarità raggiunto con la potente Osella FA 30 Zytek di gruppo E2/M. L’Alfiere della Fasano Corse ha lavorato su alcuni particolari dell’assetto della prototipo monoposto da 3000 cc, auspicando di poter usare a proprio favore la conoscenza del tracciato in gara. -“La macchina perette molto – ha detto Leogrande – è stata perfetta anche nei punti più impegnativi del percorso. Dovrò cercare di usarla al meglio in gara”-. Immediatamente a suo agio sul tracciato anche il giovane calabrese leader della Zona Cento Sud del C.I.V.M e portacolori Cosenza Corse Domenico Scola, tra le due manche di prova ha ottimizzato l’aerodinamica della sua Osella PA 21/S Honda in versione E2/B, -“Abbiamo apportato qualche modifica all’aerodinamica – ha dichiarato Scola – il percorso è molto impegnativo e qualunque imperfezione si paga cara, comunque sono molto soddisfatto delle salite di prova”-. Alla sua prima volta a Fasano anche l’orvietano Michele Fattorini ha cercato di trovare rapidamente il miglior set up per la sua Lola Zytek F.3000, pur cercando di evitare pericolosi errori in prova e riservandosi l’affondo per la gara, -“Un tracciato non facile da capire, soprattutto per me che ci corro per la prima volta – ha spiegato Fattorini – il fondo è insidioso e domare i tanti cavalli di una monoposto F.3000 richiede molto impegno”-.

In gruppo E2/M buone le manche di prova per il giovane salernitano Angelo Marino di nuovo al volante della Lola Dome motorizzata Honda da 2000 cc del Team Dalmazia, subito in buona intesa con la monoposto dopo la toccata di Luzzi che lo costrinse alla resa. Prove di “studio” per il sardo Sergio Farris, ancora in cerca del giusto feeling con la Tatuus F. Master. Tra le biposto del gruppo E2/B sempre più in forma ed in sintonia con la Osella PA 30 Zytek è apparso il trapanese della Catania Corse vincenzo Conticelli, già molto incisivo in prova. Nello stesso gruppo ma in classe 1600 sembra imparare velocemente il tracciato in cui è all’esordio il catanese Domenico Cubeda, complice la confidenza con l’agile Radical SR4, con cui cercherà di guadagnare il massimo dei punti in gara. Prove “caute” cercando di evitare ogni rischio superfluo per il potentino Achille Lombardi, anche lui sulla Radical SR4, mentre al suo esordio in salita il piemontese Massimiliano Fissore cerca di adeguarsi in fretta alla specialità al volante della Radical SR4 che ben conosce in pista. Noie di set up hanno fermato la toscana Valeria Pulvirenti durante la prima salita, ma ancora la pilota non ha trovato delle regolazioni adeguate per la sua Radical.

Tra le supercar del gruppo GT ottimo interprete del tracciato di casa Vito Pace, che ha ottenuto un egregio riscontro cronometrico al volante della Porsche 996 GT3, vettura con cui il driver di Ostuni ha finalmente trovato un buon feeling. Tornato a Fasano dopo 10 anni il catanese della Scuderia Etna Serafino La Delfa con la Ferrari F430, ha preferito riprendere la giusta confidenza con il percorso durante le prove, per poter ambire al pieno di punti in gara. Costretto alla resa nella seconda salita l’abruzzese Luigi Perchiunno anche lui al volante della 430 del Cavallino, mentre ha dovuto rimandare alla seconda manche il debutto della Chevrolet Corvette GT1 il reatino Giuliano Tavani per permettere al team di rimediare ad una perdita di benzina accusata prima della prima manche.

In gruppo E1 ottimi riscontri cronometrici da leader già in prova, per il napoletano della Scuderia Vesuvio Piero Nappi al volante della Ferrari 550, con cui è stato ottimo interprete di un tracciato sul quale il gentleman driver ha trovato meno riferimenti di quanto sperava, per via delle impegnative condizioni. Ha preferito non forzare in prova e cercare le migliori regolazioni per la gara il teramano leader di categoria Marco Gramenzi, che ha sentito la sua Alfa 155 V6 eccessivamente “ballerina” sul percorso. Se il locale Vitantonio Micoli con la Renault 5 GT Turbo si è messo in evidenza, complice la sua familiarità con il tracciato, altri due piloti di casa hanno dato un’anteprima del duello che animeranno in gara per la classe 2000, Antonio Cardone su Opel Astra OPC e Vito Tagliente su Honda Civic Type_R. Sfortuna per il napoletano Luigi Sambuco su Alfa 147 Cup, costretto ad alzare bandiera bianca dopo un’uscita di strada nella prima manche. Non ha preso il via nella seconda manche il teramano Roberto Di Giusepe con l’Alfa 155 GTA, a cui è bastata una sola salita per confermare le regolazioni della vettura ex DTM. In classe 1600 ha svettato subito il calabrese della Cubeda Corse Giuseppe Aragona, consapevole delle insidie del tracciato, ma fiducioso nelle regolazioni della sua Peugeot 106. In classe 1400 è emerso un duello tutto Peugeot e calabrese, tra il catanzarese Gianluca Rodino ed il rientrante reggino Domenico Chirico, che ha compiuto i primi chilometri con la sua 106 in versione E1 proprio nella seconda manche di prove, avendo ultimato l’allestimento della vettura solo in mattinata. L’ascolano Amedeo Pancotti ha lavorato sull’assetto posteriore della sua BMW M5 con cui è a caccia della Coppa Superstars, ma per il primato in gara dovrà fronteggiare il maceratese Abramo Antonicelli con le versione M3 della vettura bavarese e protagonista della Zona Centro Nord del C.I.V.M.. In classe 1150 il calabrese Antonio Miniaci ha espresso soddisfazione per il rendimento della sua Fiat Seicento spinta da motore Suzuki di derivazione motociclistica, mentre a caccia del pieno di punti per la classifica Lady è l’umbra Deborah Broccolini con la Citroen C1.

In gruppo A il campano della Rubicone Corse Sandro Acunzo vuole il pino di punti e lo ha dimostrato con determinazione già in prova, perfettamente assecondato dalla Mittsubishi Lancer EVO. Ma ad insidiare la vetta del gruppo ci proveranno certamente i protagonisti della classe 2000 come il reatino della Scuderia Etruria Claudio Giobbi che ha trovato rapidamente un buon set up per l’Alfa 156, ma dovrà contenere l’aggressivo pesarese Franco Cimarelli su Alfa 147 Cup, il giovane driver della Scuderia Catria alla sua prima volta a Fasano. Anche le 1600 sono pronte ad assalire la vetta di gruppo ed in particolare Giordano Di Stilio con la Peugeot 106, come Silvano Stipani, entrambi abruzzesi, oltre al salernitano Francesco Paolo Cicalese con la Honda Civic EK1.
In gruppo N se il salernitano Giovanni Del Prete ha mostrato le proprie intenzioni di supremazia con la Mitsubishi Lancer EVO, le protagoniste del gruppo saranno le vetture di classe 1600. Particolarmente incisivi già in prova sono stati due giovani salernitani come Cosimo rea e Antonio Vivone sulle Citroen Saxo VTS, ma l’insidia maggiore potrebbe arrivare dal pilota di Locorotondo Giacomo Liuzzi su Peugeot 106.

Nell’affollato gruppo Racing Start vigilia di grandi sfide in classe RSTB con il giovane idolo di casa Ivan Pezzolla su MINI Cooper S ed il poliziotto salernitano Giovanni Loffredo su Opel Corsa OPC, che hanno interpretato il tracciato praticamente in modo identico ed ora saranno le due gare ad emettere il verdetto. Pezzolla ha provato varie soluzioni di gomme, mentre Loffredo ha provato diverse soluzioni d’assetto. Tra le vetture aspirate della classe RS4 ancora piloti locali tra i primi attori con Oronzo Montanaro e Giovanni Angelini che hanno immediatamente individuato delle efficaci regolazioni per le loro Renault New Clio, pronto all’attacco in gara sarà un altro driver locale come Giovanni Lisi, incisivo sin dalla prima manche con la Honda Civic Type-R che usa per la prima volta nella gara di casa.