A GUBBIO STRAVINCE BOTTURA NEL “MONOMARCA” RADICAL

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La quarantaseiesima edizione del “Trofeo Luigi Fagioli” a Gubbio (PG) ha visto affrontarsi, nella Classe 1600 del Gruppo E2B, ben otto biposto Radical che hanno dato vita, quindi, a una vera e propria gara “monomarca” nell’ambito della classica cronoscalata, terzultimo appuntamento del CIVM 2011, che dal centro storico della famosa località umbra sale sino a Madonna  della Cima.
Ad avere la meglio è stato il trentino Adolfo Bottura, sempre più a suo agio con questo tipo di vetture, con una Prosport-Suzuki gestita dal Team Fattorini con i colori della Scuderia Vimotorsport. A cercare di rendere la vita dura a Bottura ci ha provato l’altro alfiere della factory orvietana, il giovane Michele Fattorini, che, dopo aver vinto Gara 1 per l’inezia di tre centesimi di secondo, ha dovuto rinunciare al tentativo di mantenere la leadership a causa di un doppio inopinato testacoda causato dall’asfalto alquanto imbrattato di olio nel finale di Gara 2. Via libera, quindi, per il veloce Bottura e quarta posizione finale per Fattorini.
Gli altri due gradini del podio sono stati occupati dagli alfieri del Team Autosport Technology Mario Gargiulo e Andrea Sangiuolo. Il primo, in vera e propria “gita-premio”, ha compiuto un consistente esordio nel mondo della velocità in salita confermando quanto di buono fatto vedere negli slalom e limitando il distacco finale in soli quattro secondi. Il sannita Sangiuolo comincia a raccogliere, invece, i primi frutti della sua “militanza” in Radical e la terza moneta raccolta lo soddisfa pienamente.
La quinta piazza finale è stata conquistata dalla pisana Valeria Pulvirenti che ha anche centrato una brillante vittoria nella graduatoria Femminile,
mentre in Gara 2 si è dovuto ritirare il siciliano Santo Riso, settimo al termine di Gara 1.
Hanno preferito non prendere il via nella seconda frazione, a causa delle condizioni del percorso piuttosto “infide”, Cataldo Esposito e Maurizio Pepe, classificatisi, rispettivamente, in quinta e sesta posizione nella prima salita. A parte il vincitore Bottura tutti gli altri piloti hanno portato in gara telai SR4 motorizzati Suzuki 1500.
Nella Classe 1300, invece, positivo debutto e apprendistato in Radical per l’italianissimo (…nonostante il nome e cognome) Alex Urthaler alla guida di una SR4 con motore Kawasaki.

Ufficio Stampa Italian Radical Trophy