International Superstars Series – La spettacolare rimonta di Gianni Morbidelli in Gara 2

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La prima trasferta mai effettuata da Audi Sport Italia in una manifestazione motoristica slovacca era iniziata all’insegna della fiducia, visto che Gianni Morbidelli era arrivato in Europa Centrale fresco di primo podio 2013, ottenuto nella vicina Brno. Ma di fatto già sabato Morbidelli era stato costretto a mettersi sulla difensiva: la combinazione di un lungo tracciato molto veloce, dell’attuale Balance of Performance e di una zavorra supplementare di 20 chili dovuta al secondo posto in Repubblica Ceca, si rivelava un cocktail difficile da digerire per lui come per il suo compagno di team Nando Geri. Al tirar delle somme di domencia i cronologici ed i risultati del fine settimana sembrano rendere piuttosto ovvio che le autorità preposte alla categoria abbiano un bel po’ di strada da fare per rendere equa la competizione tra le Mercedes AMG che stanno dominando ed il resto dello schieramento.
Malgrado la delusione per Gara 1 conclusa all’asciutto di punti, la vettura N. 45 nei colori Camozzi combatteva poi senza esclusione di colpi in Gara 2 per assicurarsi un meritatissimo terzo posto, il secondo piazzamento a podio negli ultimi tre round per Morbidelli ed il suo team. Geri, sulla vettura N. 46, non finiva alcuna delle due gare e questo ha inferto un colpo alle speranze di fare una bella messe di punti utile a mantenerlo in corsa per la sua caccia al primato Star Driver (classifica riservata ai soli gentlemen driver).

Gara 1 si è presto rivelata la più rapida uscita del 2013 per i piloti Audi, visto che al terzo giro entrambi erano stati già costretti a dare l’addio ai quattordici rivali in pista. Mentre l’autore della pole Vitantonio Liuzzi andava a raccogliere un trionfo schiacciante, il muretto box Audi era sollevato all’inizio nel vedere Morbidelli mantenere la 7.a posizione ottenuta in griglia, mentre il collega Geri era quindicesimo al primo passaggio. Giovanni Berton e Max Mugelli non erano distanti da Morbidelli, che superava quest’ultimo al secondo giro e l’altro al terzo. Purtroppo il pesarese poteva godersi il quinto posto appena un paio di curve perché cedeva la trasmissione. Geri nella stessa tornata a sua volta andava ai box, per un banale problema alla pedaliera.

Iniziando Gara 2 dalle scomode sesta e settima fila, Morbidelli e Geri erano abbastanza certi di aver subito il loro da fare al via, invece la safety car ha raffreddato gli animi per ben cinque giri, dato che il vincitore di Gara 1 Liuzzi era subito costretto a parcheggiare la sua AMG Mercedes alla controversa chicane veloce, avvolta in una nuvola di fumo. Dopo che l’olio sull’asfalto era stato rimosso e le bandiere verdi sventolate, Morbidelli portava subito la sua RS 5 Camozzi al sesto posto bruciando la Cadillac di Roberto Benedetti, partita in pole position sulla griglia invertita di Gara 2. Le cose sembravano poi volgere al bello per l’Audi N. 45, dopo un attimo di sbandamento (un’uscita all esterno nella zona di sicurezza del secondo settore) ed all’ottavo passaggio la RS 5 ritornava sotto alla BMW di Mugelli ed alla AMG Mercedes di Bacci. Per la fine del nono giro il pesarese era ormai scatenato ed in quarta posizione, facendo un pensierino al podio. Di fatto le ambizioni erano giustificate dal ritmo in quella fase della corsa, perché al decimo giro riusciva a togliersi la soddisfazione di togliere al leader della serie Thomas Biagi il terzo posto, per salire addirittura ad un inatteso secondo posto grazie all’improvviso calo di ritmo della AMG Mercedes Coupé di Gigi Ferrara. Il primo posto di Berton era comunque troppo lontano, ma a quel punto Morbidelli doveva piuttosto fare i conti coi freni (surriscaldati dal materiale raccolto nell’escursione a metà gara) e restituire il secondo posto a Biagi, due volte in questa posizione alla fine della domenica allo Slovakia Ring.
Il terzo posto era comunque sufficiente a conservare la quinta posizione di Morbidelli in classifica generale. Non altrettanto bene si concludeva la domenica di Geri: dopo aver brevemente preso la dodicesima posizione era autore di una escursione fuori programma, come avvenuto anche al compagno di team, ma con risultati più deleteri, visto che si rovinava un semiasse costringendo il romano a fermarsi,