Il Red Bull Ring assicura due arrivi a podio alle R8 LMS ultra di Audi Sport Italia

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I piloti Audi protagonisti di grintose rimonte che riscattano le qualifiche. La corsa del mattino svoltasi tra le abetaie della Stiria vedeva Andrea Sonvico e Dindo Capello partire solo in settima posizione in griglia, ma l’ostacolo supplementare non ha scosso più di tanto la coppia, che è andata a prendersi il primo podio della stagione italiana GT3 concludendo al secondo posto con la R8 LMS ultra N. 4 di Audi Sport Italia. Alex Frassineti e Johan Kristoffersson (che come i colleghi avevano avuto contrattempi tecnici al sabato) raccoglievano il testimone al pomeriggio, andando a podio per la prima volta nel 2013, un terzo posto che è anche il primo arrivo nella Top3 su una R8 LMS ultra per lo svedese campione in carica della Superstars. Il giovane duo è anche la miglior coppia Audi in campionato, dove conducono i vincitori di Gara 2 Postiglione-Lucchini, dato che sono settimi alla pari coi vincitori di Gara 1 Venturi-Maino. Capello-Sonvico sono tre punti dietro ai compagni di colori.

Alla fine del giro iniziale di Gara Kristoffersson aveva già migliorato di due posizioni il suo piazzamento in griglia (nono), mentre il collega Sonvico era ottavo dopo una toccata alla curva 1 con la Ferrari di Giuseppe Cirò. Sonvico stava solo pochi chilometri dietro allo svedese, inquadrando subito il paraurti posteriore della Ferrari di Francesco LaMazza. Al quarto passaggio Sonvico prevaleva sulla Ferrari nera mentre la R8 N. 5 lo imitava tre giri dopo. Mentre Sonvico andava a caccia delle Lamborghini di Giorgio Sanna, lo scandinavo poteva finalmente godersi la pista libera per capire i dettagli di un tracciato su cui il sabato aveva a malapena girato. All’undicesima tornata Sonvico strappava P5 alla Gallardo nera ed il pilota di Como metteva in fila giri consistenti prima di cedere il cockpit a Capello, che riprendeva al terzo posto quando gli avversari scontavano i loro handicap in secondi effetto del precedente meeting GT3. Sia Capello sia Frassineti (subentrato a Kristoffersson ed in P5) tenevano il ritmo delle vetture più veloci in pista e facevano finalmente pace con le gomme e Capello guadagnava anche una posizione al momento del ritiro della BMW Z4 N. 2, a lungo seconda. Il giovane romano dell’Audi riusciva da parte sua anche a fare il secondo miglior giro della corsa (e delle R8 LMS ultra) all’ultimo passaggio, pochi secondi dopo un testa-coda che gli costava P4 per aver messo le gomme sullo sporco.

Gara 2 sembrava destinata alla massima incertezza, dato che metà dei concorrenti aveva da scontare pochi o tanti secondi di handicap al pit-stop. L’equipaggio N. 4 di Audi Sport Italia aveva dieci secondi a sua volta, mentre non ne avevano alcuno i colleghi di marca. Alla fine dei giochi la corsa si sarebbe rivelata serratissima, ma la Porsche Ebimotors non ha mai ceduto la prima posizione nemmeno per un giro. La prima curva peraltro era questa volta meno problematica, e nei primi cinque passaggi si è visto un terzetto ravvicinatissimo formato da Postiglione, Venturi e dalla Audi di Frassineti. Un trio che si è sciolto quando il giovane laziale ha commesso un piccolo errore però sufficiente a lasciare spazion a Capello che si è preso P3. Capello e Frassineti hanno poi corso dando il massimo fino al pit stop, che ha rilanciato in pista Kristoffersson e Sonvico rispettivamente al terzo e sesto posto. I primi sei non si sono poi persi di vista quasi fino alla fine, con l’Audi N. 5 impegnata in modo coriaceo ma corretto a respingere la pressione delle BMW ROAL fino alla bandiera a scacchi. L’Audi N. 4 di Sonvico ha nel finale lievemente rallentato il ritmo perché al sicuro dal più diretto inseguitore ma troppo lontana dalla BMW in quinta posizione. L’ultimo giro è stato peraltro emozionante quanto può esserlo un photo-finish, dato che una collisione sfiorata all’ultima curva tra Lucchini el la Ferrari di Cirò, ha addirittura consentito al terzo Kristoffersson di chiudere il divario dalla Porsche vincitrice fino ad un minuscolo mezzo secondo.

HANNO DETTO
Emilio Radaelli (Team Chef Audi Sport Italia): “Qui a Zeltweg ancora una volta ci siamo trovati a lottare più contro le difficoltà con le gomme che con gli avversari. Alla fine dopo il cattivo inizio di ieri siamo riusciti facendo collettivamente, team e piloti, i salti mortali, a venirne fuori con due podii importanti. In Austria alla fine siamo usciti tutto sommato vincitori da questo confronto con le coperture; ora speriamo che per il Mugello chi ha responsabilità per quanto riguarda le scelte relative al BOP del Campionato ci metta in condizione di lottare per vincere con la concorrenza”.
Dindo Capello (pilota Audi R8 LMS ultra N. 4): “Ho cominciato Gara 1 rientrando terzo dopo il cambio pilota ma non ero vicinissimo alla Ferrari di Venturi che ha poi vinto ed alla BMW della Cerruti, quindi ho fatto la mia gara e devo dire che della macchina ero molto più contento rispetto a come andava il sabato, era decisamente più guidabile. Solo nel finale, con la pista che si era sporcata di olio, ho faticato un po’ rispetto a prima.
La seconda corsa con l’asfalto più caldo, a poco più di 50° le gomme scivolavano di più rispetto al mattino. Ho fatto una corsa abbastanza tranquilla, ho solo passato Alex quando ha avuto un problema ed ho dato la macchina ad Andrea in terza posizione”.
Andrea Sonvico (pilota Audi R8 LMS ultra N. 4): “Avevo iniziato la mia domenica con un’ottima partenza, portandomi all’altezza della BMW di Michela Cerruti che partiva in pole, poi sono finito all’esterno sul tappeto verde e nel rientrare sono venuto leggermente a contatto con una Ferrari e sono scivolato dietro, meno male che la R8 LMS ultra è solidissima e mi ha permesso di fare un bello stint di rimonta. Peccato perché senza i 10”
di distacco che avevo dal trio di testa al momento di dare la macchina a Dindo potevamo fare il bis dell’anno scorso.
La gara del pomeriggio è stata meno emozionante per me perché coi 10″ di handicap in tempo presi col secondo posto sono rientrato in pista sesto a sette, otto secondi dal primo. Non ero molto contento della frenata, quando mi sono reso conto nel finale che non c’era modo di andare a prendere le Z4 che mi precedevano ho deciso di terminare in modo più conservativo”.
Johan Kristoffersson (pilota Audi R8 LMS ultra N. 5): “Sono molto, molto contento del mio primo podio sulla R8 LMS ultra, ero talmente convinto di andare sul podio, dato che Alex partiva dalla seconda fila, che mi domandavo già se la cerimonia di premiazione mi avrebbe fatto perdere il volo per la Svezia da Vienna… Tenere dietro la BMW di Michela non è stato facile, era molto veloce nel dritto ed ho un po’ modificato la mia guida per contenerla, ed è servito.
Invece l’inizio della gara al mattino, quando ancora avevo la pista da imparare non è stato facilissimo, anche perché passare la Ferrari Easy Race che nel dritto ha un ottimo motore mi ha richiesto un po’ di tempo. Poi al settimo giro l’ho superato e con pista libera ho cominciato a guidare più sciolto e mi sono trovato bene riuscendo ad abbassare i miei tempi”.
Alex Frassineti (pilota Audi R8 LMS ultra N. 5): “Oggi pomeriggio all’inizio ero riuscito ad attaccarmi ai primi, stando incollato alla Porsche che poi ha vinto ed alla Ferrari di Venturi, ma poi ho fatto un piccolo errore ed ho dato spazio a Dindo per passarmi. Poco dopo le gomme mi si sono sporcate con l’olio lasciato da una GT Cup e ci ho messo un po’ a ricominciare a forzare. Peccato per questi inconvenienti: se cosideriamo che Johan è arrivato poi terzo in volata…
In gara 1 invece alla fine del turno di Johan sono tornato in pista al quinto posto con la BMW di Stefano Colombo che stava recuperando. All’inizio facevo abbastanza fatica a guidare nel veloce, poi mi sono trovato meglio. Pensavo comunque di poter dietro la Z4 fino alla fine, ma nel finale mi sono girato sullo sporco ed ho perso una posizione, così mi sono sfogato facendo il miglior tempo delle due Audi proprio all’ultimo giro”.