CARMELO SCARAMOZZINO IN POLE ALLA “LUZZI-SAMBUCINA”
Domani alle 9,30 semaforo verde per la 16. Edizione della cronoscalat valida quale quarta prova del Trofeo Italiano Velocità Montagna e ultima tappa del Challenge “Molinaro”. Sarà dato domani mattina alle 9,30 il segnale di start della sedicesima Luzzi-Sambucina, quarta prova del Trofeo Italiano Velocità Montagna, serie cadetta della Csai. In competizione 216 piloti che oggi hanno affrontato le prove ufficiali della cronoscalata organizzata dalla scuderia Tebe Racing del presidente e campione luzzese Eugenio Molinaro.
La giornata odierna è servita ai piloti per carpire i segreti del tracciato di 6,150 km che collega la località Crocifisso di Luzzi all’abbazia della Sambucina, e per effettuare i vari test sulle vetture in vista della gara che si disputerà domani.
Non ha badato alla vistosa fasciatura sul dito (per un infortunio non ancora completamente smaltito), il reggino Carmelo Scaramozzino, che ha affrontato al meglio la seconda salita di prova della cronoscalata (dopo una prima manche di studio), conquistando la pole in 3’27”28. «Vedremo che succede alla fine», aveva detto laconicamente prima delle prove il pilota di Pellaro. Il secondo tempo lo ha fatto invece registrare il siciliano Luigi Bruccoleri, che ha interpretato ottimamente il tracciato, a bordo di una velocissima e potente Osella Pa 27 di gruppo E2M 3000. I meccanici del team sono ora al lavoro per ottimizzare le regolazioni sul prototipo biposto del pilota siciliano in vista della gara di domani. Terzo tempo per il pugliese Leogrande, che nella prima manche si è girato al primo km deformando l’alettone; la sua Gloria Cp8 è stata però prontamente rimessa a posto dai meccanici per la seconda salita. I tre piloti rappresentano anche il gotha della E2M.
Molto indietro (14esimo) il campione veneto Denny Zardo, che ha corso su una inedita Tatuus Formula Master: «è una monoposto – ha detto il campione veneto – praticamente stravolta nelle sue componenti. La gara luzzese sarà un bel modo per testarla». Nono tempo invece per il campione calabrese Antonio Ritacca, ancora alle prese con problemi alla vettura.
Tra le biposto E2 invece ottima prova per il catanese della Puntese Corse Giuseppe Cubeda, a bordo di una agile Radical Sr4 di cilindrata 1600, seguito dal reggino Antonino Iaria su Osella Pa 20 S Bmw e dall’altro catanese Domenico Polizzi, su Elia Avrio. In E2S bene il campano Luigi Alfano, a bordo di una BMW E36 da 3000 cc.
Tra i prototipi del gruppo CN, più che positivi i test del castrovillarese e beniamino di casa Rosario Iaquinta, che ha montato sulla sua Osella Pa 21 S 2000 due differenti set dei nuovissimi pneumatici Avon nelle due salite. Bene anche il siracusano Gianpaolo Fazzino – sulla medesima vettura – che nella prima manche aveva fatto registrare il secondo miglior tempo, e il cosentino Dario Gentile (Gisa Honda 2000).
In gruppo Gt, il medico siciliano Serafino La Delfa ha studiato al meglio il tracciato su una Porsche che nelle ultime settimane era stata utilizzata in pista. «E’ sempre un piacere tornare in Calabria per queste splendide manifestazioni», ha commentato il pilota, che ha preceduto il cosentino Ivan Fava su Ferrari e il fasanese Vito Giuseppe Pace a bordo di Porsche 996.
Tra le E1, ottimo il napoletano Pietro Nappi, tornato a guidare una Ferrari dopo la parentesi sulle vetture scoperte. «Ci tenevo a tornare a correre a Luzzi – ha spiegato il pilota campano – anche in virtù dei cortesi inviti che mi rivolge sempre il mio amico Eugenio Molinaro». A un tiro di schioppo il campione siciliano Totò Riolo, che dopo aver accusato problemi al posteriore della vettura nella prima salita, è riuscito a chiudere la seconda manche migliorando il tempo di ben 12”. «E’ un piacere – ha detto Riolo – gareggiare su un tracciato simile». A seguire il luzzese “tedesco” Egidio Pisano su Golf Spiess, che in classe 1600 ha preceduto l’ingegnere di Villapiana Giuseppe Aragona.
In Gruppo A il salernitano Giuseppe D’Angelo ha saputo ottimizzare al meglio le risorse della sua Peugeot 106 1600, così come il bruzio Roberto Spadafora (che vanta un successo assoluto a Luzzi e tre vittorie di Tivm negli ultimi tre anni) e il pilota di potenza Nunzio Volino.
In Gruppo N, ottime prove per un trittico di piloti a bordo di Honda Civic 2000: il fasanese Oronzo Montanaro, il bruzio Luigi Malizia e il giovane catanese di Acicatena Giuseppe Corona (che ha ripristinato la vettura dopo l’uscita di pista alla Svolte di Popoli). Tra le 1600 si è distinto il campano Cosimo Rea su Citroen Saxo.
In Racing Start, bene il rendese Giuseppe Ruffolo su Honda Civic, davanti alla Panda del lametino Antonio Cavalieri e alla Citroen Saxo del bruzio di Aprigliano Domenico Covello.
In E3, Antonio Staino (Peugeot 106 XSI 1400) ha “preceduto” la Renault 5 Gtt (2000) di Daniele Longo e la Ford Sierra (3000) di Pasquale Santoro. In E3 S si sono distinti Cristian Nicosia, Francesco Incutto e Rosario Scerbo.
Tra le Minicar, le due salite hanno sorriso al lametino Angelo Mercuri, tornato a bordo della sua 500 dopo la parentesi, nell’ultima gara disputata, a sulla 126 che fu del padre (e che ora è guidata dal fratello Francesco. Angelo Mercuri lotterà anche per mantenere la leadership – che detiene davanti a Daniele Longo e Davide D’Acri – del Challenge Silvio Molinaro, giunto alla quarta e conclusiva prova. Tra le Minicar, sempre su 500, bene anche l’altro lametino Pietro Talarico e il catanzarese Antonio Ferragina.
Splendida la cornice di pubblico che ha assistito alle prove, ma la vera e festosa invasione luzzese è prevista per domani, quando, a partire dalle 9,30, si accenderà il semaforo verde della 16. Luzzi-Sambucina.
Rosario Giordano – www.erregimedia.com – info@erregimedia.com