MIGLIOR RISULTATO STAGIONALE PER MAX MUGELLI A PORTIMAO
Non è arrivato il podio, sfiorato in gara 1, ma a Portimao Max Mugelli ha dato il meglio di sé centrando il quarto posto in gara 1 che equivale alla sua migliore prestazione stagionale. Fare meglio, avendo come rivali Audi e Mercedes che hanno dimostrato di avere una marcia in più, era quasi impossibile: il nuovo balance of performance non sembra avere modificato le prestazioni dell’Audi che viene da quattro vittorie consecutive, con Morbidelli in grado di vincere sia gara 1 che gara 2 (partendo dall’ottava posizione e superando gli avversari come fossero birilli).
In ogni caso Max si conferma in ottima forma, velocissimo nelle qualifiche e altrettanto sul passo gara, soprattutto nella prima delle due manche dove, con una concreta e brillante prestazione, il pilota di Ronta conquista il quarto posto alle spalle dell’Audi di Morbidelli e delle due Mercedes di Liuzzi e Biagi.
In gara 2 invece Max non riesce ad andare oltre la sesta posizione, anche a causa del “tappo” rappresentato dalla Chevrolet di Sini, che Mugelli ha faticato a superare. Non solo, seguendolo molto da vicino, il pilota toscano ha probabilmente compromesso gli pneumatici perdendo negli ultimi giri l’aderenza ottimale, costringendolo a cedere una posizione nei confronti del compagno di squadra Berton. Ecco come Max ci racconta come sono andate e cose a Portimao.
Max Mugelli
“Sono soddisfatto, ho dato il meglio di me e il quarto posto in gara 1 è stato il migliore risultato possibile, oltre che il migliore risultato stagionale. L’Audi di Morbidelli è risultata imbattibile per tutti: troppa è la superiorità di questa vettura in curva, con le quattro ruote motrici che assicurano una trazione che la nostra BMW può solo permettersi di sognare…
Credo che gli organizzatori del campionato debbano riflettere e prendere qualche decisione, perché in assenza di guai meccanici che io non auguro mai a nessuno, l’Audi sarà la superfavorita anche a Donington, Imola e Vallelunga, sia in gara 1 che in gara 2.
Noi siamo arrivati al limite dello sviluppo: il team ha portato qui a Portimao una nuova centralina solo sulla vettura di Berton che, soprattutto in rettilineo, gli ha fatto guadagnare qualche decimo, ma questo non è sufficiente per lottare alla pari con Audi e Mercedes (quest’ultima con una velocità di punta molto elevata, mediamente 15 km/h superiore alla nostra).
Per questo mi ritengo molto soddisfatto del quarto posto in gara 1, il massimo risultato possibile: la partenza è stata buona, anche se Sini è riuscito a superarmi di motore. Poi con una bella manovra sono riuscito a superarlo dopo circa dieci minuti di gara, anche se a quel punto avevo perso contatto con i primi. Inoltre la direzione gara mi aveva esposto la bandiera bianco nera per avere oltrepassato la linea che demarca la pista, per cui ho dovuto guidare con più prudenza sfruttando meno la pista nella sua larghezza per evitare possibili penalità.
Dopo avere superato la Mercedes di Ferrara in difficoltà tecniche, ho mantenuto un buon ritmo ma senza prendere rischi inutili che magari mi avrebbero fatto avvicinare alla Mercedes di Biagi, ma che in ogni caso non avrei potuto superare.
In gara 2 invece sono rimasto imbottigliato in partenza e sono stato per troppo tempo dietro alla Chevrolet del solito Sini che ha iniziato a perdere molto olio dal differenziale, tanto che in alcuni momenti ho fatto fatica a respirare perché l’olio che entrava nell’abitacolo aveva un odore acre e pungente.
Probabilmente, standogli troppo vicino nei curvoni e perdendo carico aerodinamico, ho usurato troppo le gomme perché negli ultimi giri non avevo più grip. A quel punto Berton si è fatto sotto e, nonostante una mia manovra dura di difesa, è riuscito a superarmi in rettilineo e non ho posto a quel punto eccessiva resistenza, sapendo che in quel momento lui era più veloce di me. Torno comunque da Portimao avendo dimostrato il mio valore in campo e avendo finalmente raccolto punti pesanti, per cui posso ritenermi soddisfatto. Mi auguro però che l’organizzatore provveda a fare un balance of performance più equo altrimenti vedo le prossime gare molto difficili per chi non guida o un’Audi o una Mercedes!”