Si chiude troppo presto l’avventura di Michela Cerruti alla 24 Ore di Spa
Seconda esperienza da dimenticare per Michela Cerruti alla 24 Ore di Spa-Francorchamps. La pilotessa milanese, schieratasi al via della classicissima belga con una BMW Z4 GT3 della ROAL Motorsport, ha dovuto chiudere anticipatamente la propria avventura poco dopo la mezzanotte. Uscita illesa da un testacoda al Radillon causato dal cedimento della gomma posteriore destra, Michela non ha potuto far altro che parcheggiare la sua vettura alla fine del rettilineo del Kemmel, mettendo la parola fine ad una trasferta che ha lasciato la squadra italiana, composta anche da Stefano Comandini e Luca Rangoni, con l’amaro in bocca considerato il potenziale visto nelle fasi iniziali.
Dopo le prime tre ore di gara, che avevano portato l’equipaggio tricolore dalla trentanovesima alla diciannovesima posizione (quarta della classe Pro-Am), le cose si erano messe per il verso sbagliato con il calare della notte. In difficoltà a seguito di un aumento delle pressioni degli pneumatici posteriori, Rangoni è finito contro le barriere all’ingresso box, portando ad uno stop di oltre un’ora per le necessarie riparazioni. Poi, dopo il rientro in pista, è arrivato il difficile epilogo e l’appuntamento forzato alla prossima edizione.
Per quanto riguarda Michela, il prossimo appuntamento è per il 17 e 18 agosto al Nürburgring, per il settimo round del FIA Formula 3 European Championship.
“Sono stata fortunata – ha spiegato Michela – perché avendo capito che qualcosa non andava con l’auto avevo adottato un approccio più prudente, e quando la posteriore destra ha ceduto all’uscita del Radillon, ho alzato subito il piede. Sono partita in testacoda, e dopo essere stata mancata da due altre vetture che sopraggiungevano, mi sono ritrovata nel verso giusto ma purtroppo la nostra corsa è finita lì. Non abbiamo ancora capito cosa abbia causato dopo tre ore l’innalzamento delle pressioni. E’ stato sicuramente un fattore determinante anche nell’uscita di Rangoni.
“Dal punto di vista della guida mi sono trovata bene, ero alla mia seconda partecipazione quindi non era tutto così nuovo – specialmente di notte mi dicevano dal muretto che il ritmo andava bene. Il primo stint ci aveva portato in alto, ed il passo era ottimo anche confrontato con i primi. Nonostante le difficoltà nel capire queste gomme in qualifica, per la gara abbiamo mostrato di avere un buon ritmo ed eravamo stabilmente nelle posizioni di vertice. Tutto ciò ci fa ben sperare per il futuro…”