VI° prova Trofeo Nazionale Formula Promotion Racing Free – Galluzzi, fuga per la vittoria
Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare , e così seguendo il consiglio balneare la prova più estiva non poteva che svolgersi in Romagna, l’Eden italiano della vacanza di mare e terra di motori. Misano ospita così la sesta prova di un campionato sempre più esaltante. Gara calda non solo per le condizioni del clima che ha favorito la linea dei piloti usciti dalle vetture lasciando tutto il grasso residuo nella sauna della loro tuta. Si comincia con la sorpresa della pole position di Mario Neri che interrompe il dominio della stagione di Andrea Galluzzi che questa volta si deve accontentare della prima fila. Seguono poi Marco Spadini e il debuttante Daniel Raggi, tempo ottenuto dal giovane bresciano in solo due giri, causa incoveniente meccanico alla sua vettura. Podio subito gridano i fans di quest’ultimo ma la gara sarà peggio delle qualifiche e Daniel non riuscirà a completare neanche un giro. Amaro in bocca e festeggiamenti rimandati ma il ragazzo ha delle qualità e si vede e le occasioni per dimostrarlo non gli mancheranno. La partenza è regolare, a togliere le velleità di battaglia è subito l’ingresso della Safety Car causata dalla rottura del motore di Raggi, fermo in traiettoria, con perdita di olio in pista. Si riparte dopo un paio di giri ed è subito lotta a quattro. I nostri moschettieri non sono amici come nel romanzo di Dumas e si danno subito battaglia, Galluzzi e Neri, Neri e Galluzzi, Spadini e Moriggia, Moriggia e Spadini, impazzisce il contagiri ed il cronista nel tenere conto dei continui cambi di posizione. A metà gara si formano due coppie, non è una gara di ballo, altra specialità di questa terra, ma invece è proprio un liscio di Nino Moriggia a lanciare Marco Spadini verso il terzo gradino del podio. I primi due invece non si lasciano soli un attimo e alla fine sono solo 73/1000 a dare la vittoria e la fuga nel campionato ad Andrea Galluzzi. L’attenzione per i primi non ci distoglie dalla gara del resto del gruppo che vive nella stessa temperatura dei primi, si combatte per un piazzamento, le motivazioni sono ovviamente diverse ma la sofferenza è la stessa. Tocca a Niccolò Baroni, che continua il suo apprendistato, il quinto posto, ottenuto dopo una lunga battaglia con Maurizio Maraviglia e Sebastiano Sibani. Maraviglia è reduce da molte disavventure agonistiche e il sesto posto di oggi gli regala finalmente un sorriso. Anche Sibani trova molti motivi di soddisfazione dalla gara odierna, lotta alla pari, con la sua Predator’s PC008, contro le maggiori prestazioni delle Predator’s PC010, deve soccombere ma il settimo posto finale vale la vittoria nel Trofeo Di Bari e conseguente conquista del primo posto nella speciale classifica. Il suo maggiore avversario in questa categoria è David Greco che nell’occasione ha problemi per tutto il week-end. Se pensiamo alle ottime prestazioni invernali d’alfiere di SRZ dobbiamo ritenere che più sale la temperatura e più scendono le sue quotazioni, un segnale di ottimismo può essere che il campionato riprenderà e si concluderà in autunno, coraggio David. E’ Marco Carrillo a chiudere la parte di classifica che porta punti con un onorevole ottavo posto. Nono posto assoluto e secondo nella classifica del TDB a Mario Piunti che, per non essere da meno dei più famosi Lorenzo e Pedrosa, si presenta in pista con le stampelle per un infortunio patito in settimana. Piazzamento più che meritato davanti ad Elio Borrelli, ritornato in campionato e terzo gradino nel TDB. Chiude la classifica e la carriera Giulio Amati. Menzione speciale a quest’ultimo che annuncia il suo ritiro dalle corse, si può essere campioni in tanti modi, non sempre è necessario salire su un podio e questo signore a suo modo un campione lo è stato, per questo la sua famiglia, i suoi fans e tutto il gruppo Predator’s dedicano a questo signore la giusta standig-ovation ed un lungo e caloroso abbraccio. La cronaca finale registra che David Greco e Daniel Raggi risultano non classificati ma di questo vi abbiamo già detto e quindi torniamo alla stessa spiaggia ed allo stesso mare in attesa della prossima che sicuramente sarà più fresca, se non di agonismo, almeno di temperatura.