A Vallelunga pioggia e pista bagnata portano a… galla l’Audi R8 LMS ultra
Va a podio la coppia italo-svedese, ma la “pazza” domenica romana del GT delude Dindo Capello ed Andrea Sonvico. A Vallelunga la giornata del sabato aveva destato preoccupazioni in piloti e tecnici di Audi Sport Italia, alle prese coi cronici problemi di adattamento delle gomme slick Avon alle R8 LMS ultra. La penultima domenica del GT3 ha però rimescolato le carte, con un meteo bizzarro che ha mitigato il gap con la concorrenza visto in prova e consentito alla giovane coppia Johan Kristoffersson/Alex Frassineti di nutrire ambizioni perfino di vittoria. I colleghi Dindo Capello/Andrea Sonvico almeno nella prima corsa avevano a loro volta flirtato col podio, ma poi difficoltà tecniche li hanno costretti ad “accontentarsi”.
Il primo “via!” della giornata alle 9:00 di domenica mattina è quello di una “wet race”: la pista è bagnata ed ha appena smesso di piovere. Nessuno però in griglia si fida di montare le gomme da asciutto ed al semaforo verde prende il comando la Ferrari del poleman Mirko Venturi, che lo terrà fino al pit-stop in cui perderà terreno per il notevole handicap tempo accumulato coi buoni risultati recenti. Alle sue spalle si segnalano la BMW del campione uscente Stefano Colombo e la R8 LMS ultra di Frassineti che, partito benissimo, al sesto giro strappa addirittura la posizione al lombardo. Ma i due, come altri partiti molto forte come loro, man mano la pista si asciuga devono cedere a chi come la Porsche di Christian Passuti e l’Audi di Sonvico avevano risparmiato le coperture all’inizio, col comasco dell’Audi che al decimo passaggio risale brillantemente al secondo posto a 5″ dalla Ferrari della Black Bull Swisse. Il pit-stop è anche l’occasione giusta per passare alle gomme da asciutto, e sono Stefano Comandini (subentrato a Colombo) e Marco Mapelli (sulla Porsche di Passuti) a voler mostrare di giocarsi la vittoria. Ben presto si vede che il loro duello ha un terzo incomodo: lo svedese Kristoffersson, che appena prese le misure a vettura, gomme e concorrenza infila una serie di giri veloci e riaggancia il duo di testa a cinque minuti dalla fine. Poi a due dalla bandiera a scacchi con un gran sorpasso sulla Porsche durato dalla curva Roma al curvone passa al secondo posto, ma ormai l’arrivo incombe e, pur ottenendo il suo miglior risultato sulla R8 LMS ultra, lo scandinavo finisce a solo 0″6 da Comandini, che sigla la terza vittoria consecutiva di una Z4.
A fine pomeriggio lo sparuto pubblico aveva nuovamente tirato fuori la dotazione di ombrelli quando la seconda corsa prendeva il via dietro alla safety-car, rimasta in pista tre passaggi. Quando si faceva da parte, Kristoffersson (partito in seconda fila) scavalcava il leader del campionato e poleman Vito Postiglione portandosi al terzo posto, ma subito rientrava la safety-car per l’uscita di pista della Z4 di Michela Cerruti alla curva dei Cimini. La bandiera verde era nuovamente sventolata al settimo giro, con l’Audi dello svedese che attaccava su un asfalto sempre più viscido,ed al nono giro passava la BMW di Comandini portandosi alle spalle della Lamborghini Gallardo di Giacomo Barri (destinato insieme a Giorgio Sanna a concludere il pomeriggio vincendo la prima gara della stagione). Un’altra tornata e lo svedese attaccava la Gallardo, ma eccedeva in fiducia andando in testacoda e scendendo al terzo posto, posizione in cui consegnava la vettura al compagno Frassineti. Alle sue spalle quarto era Dindo Capello, che aveva fatto valere la sua esperienza risalendo costantemente dalla settima posizione occupata al primo giro per poi cedere il volante a Sonvico. Frassineti, rientrato secondo, faceva a malapena a tempo ad abituarsi alle condizioni meteo che andava in testacoda dando alla BMW di Colombo l’occasione di riprendergli il secondo posto. Con altre vetture in pista al limite rientrava la safety-car e tanta era l’acqua sull’asfalto che anche la vettura staffetta compiva un testa-coda: era abbastanza per far scattare la bandiera rossa e far dichiarare completato il terz’ultimo appuntamento del 2013. Manca ormai solo Monza, a fine ottobre.
HANNO DETTO
Emilio Radaelli (Team Chef Audi Sport Italia): “Ieri è stata una giornata difficile ed abbiamo visto purtroppo in prova che per le nostre auto in condizioni ideali gli effetti benefici dell’ultimo Balance Of Performance sono inesistenti. Oggi le condizioni meteo particolari ci hanno offerto la possibilità di tornare due volte sul podio e ne siamo contenti, però il risultato può mascherare solo limitatamente la realtà tecnica di Vallelunga: quella del sabato”.
Dindo Capello (Pilota Audi R8 LMS ultra N. 4): “Gara 1 tutta da dimenticare per noi: quasi subito ha cominciato ad accendersi una spia di allarme e la macchina mi confermava in continuazione col motore che tagliava senza motivo ed anche con rumori strani che c’era qualcosa che non andava. Non li abbiamo più avuti questi problemi al pomeriggio, ma ne abbiamo avuti altri: una pista impraticabile, o meglio, all’inizio siamo partiti con la safety-car quando si stava ancora in strada, poi con la pista allagata siamo andati un po’ allo sbaraglio. Io ho recuperato posizioni sì, ma si rischiava di girarsi in rettilineo in quarta. Nel giro di rientro ho fatto un testacoda alla curva del Semaforo, in frenata, non aggiungo altro”.
Andrea Sonvico (Pilota Audi R8 LMS ultra N.4): “Ho cominciato Gara 1 con cautela perché non avevamo mai usato le rain Avon. E’ stata una buona scelta perché molti avversari hanno poi alzato il ritmo ed io ho potuto recuperare fino alla seconda posizione. Poi è stata un po’ troppo lunga l’attesa trascorsa in pista per effettuare il cambio con Dindo. E’ vero che quando ha guidato lui sono venuti a galla dei problemi tecnici, ma quanto meno fino al cambio eravamo davanti alla Z4 che ha vinto.
Al pomeriggio poi abbiamo perso qualche secondo al cambio, mentre la mia gara è stata molto breve, visto che ho fatto appena a tempo a vedere che la pista era allagata veramente al limite che è arrivata prima il rientro della safety-car e poi lo stop”.
Johan Kristoffersson (Pilota Audi R8 LMS ultra N. 5): “Gara 1 è iniziata con una bella sorpresa perché temevo di essere molto lento con le slick, invece rispetto a ieri la pista era molto diversa, era un’altra macchina con un po’ di sottosterzo invece che tanto sovrasterzo come il sabato. Dopo un paio di giri di adattamento, ho preso fiducia ed ho attaccato, davanti vedevo la BMW e la Porsche vicine, ho trovato un modo per riscaldare un po’ le gomme anteriori spegnendo la ventola di raffreddamento dei freni per un paio di giri, il che mi ha permesso di agganciarli. Senza i doppiaggi dei GT Cup avrei potuto attaccare la Porsche prima invece mi è riuscito solo al penultimo giro e la Z4 ha preso quel margine di sicurezza che l’ha portata a vincere.
Per la seconda corsa posso dire che dopo aver sfiorato la vittoria quest’anno in Austria e qui al mattino volevo un primo posto ed ho pensato solo ad attaccare. Per avere delle possibilità ci voleva la pioggia per metterci a pari livello con la concorrenza, e quella è venuta giù senza risparmio. Purtroppo attaccando ho fatto anche un errore, peccato, ma era necessario provarci”.
Alex Frassineti (Pilota Audi R8 LMS ultra N.5): “Le emozioni oggi sono cominciate la domenica mattina, con la pista umida. Sono partito bene ed ho cercato di sfruttare le gomme rain il più possibile, forse perfino un po’ troppo perché nella parte finale del mio stint prima del pit-stop sono calate molto. Peccato perché dopo varie prove avevo anche trovato delle regolazioni che non erano male per frenata ed assetto. Sono rientrato abbastanza a ridosso dei ed il mio compagno ha fatto uno splendido lavoro ed è venuto fuori il miglior risultato della stagione. In gara due sono ripartito secondo dietro alla Gallardo ed ho fatto sì e no mezzo giro, neanche il tempo di dire in radio che la pista era allagata e la macchina è partita in testacoda senza preavviso. Un doppio podio è bello, peccato però perché poi la bandiera rossa ha tolto ogni chance di rimediare all’errore. Comunque una bella domenica sulla mia pista di casa”.