Devis Ravanelli – Rally Internazionale San Martino di Castrozza
Un San Martino di Castrozza edizione 2013 sicuramente da dimenticare per Devis Ravanelli costretto prematuramente alla resa causa problemi all’alternatore. Il giovane driver trentino scendeva in campo per la prima volta alla guida di una Opel Corsa Gsi gruppo A del team Clacson, iscritta per i colori della Pintarally Motorsport, coadiuvato alle note dal locale Mirko Coletti.
Pronti via e nell’aperitivo serale del Venerdì, a poche centinaia di metri dal centro di San Martino di Castrozza, Ravanelli mirava unicamente a concludere il crono senza incappare in facili errori.
“Conosco bene la speciale spettacolo del San Martino avendola affrontata tante volte” – racconta Devis a fine prova – “ed è molto facile commettere qualche ingenuità se si forza il passo oltre i limiti. È da svariati anni che non salgo su una vettura da competizione ed il nostro obiettivo sarà unicamente quello di divertirci e migliorare i nostri parziali nell’arco della giornata di domani”.
Con la consapevolezza di non poter competere ad armi pari con Cecini (Opel Corsa Kit Car) e Curto (Citroen Saxo) sia per la ruggine accumulata in un lungo periodo di inattività sia per l’evidente gap tecnico che separava la pur performante vettura griffata Clacson – Pintarally Motorsport rispetto agli avversari Ravanelli partiva con un passo conservativo sul primo passaggio del “Col Perer” deciso ad aumentarlo progressivamente nell’arco dell’intera giornata.
Purtroppo l’alternatore della Opel Corsa decideva di intromettersi tra il trentino e le proprie ambizioni costringendolo forzatamente alla resa sulla successiva “Val Malene”.
“Eravamo molto contenti del ritmo mantenuto sul Perer” – sottolinea Devis – “in quanto sapevamo già dal via che non potevamo nutrire ambizioni di successo per svariati motivi tecnici e sportivi. Alla fine del Perer però la vettura non voleva più rimettersi in moto. Spingendola siamo riusciti a partire, accusando un notevole ritardo, ma nell’affrontare la Malene le ventole di raffreddamento si sono rotte e l’aumento vertiginoso delle temperature ci ha consigliati allo stop. È davvero un peccato perchè ci tenevamo a concludere ma purtroppo le gare sono così”.
Un San Martino di Castrozza edizione 2013 sicuramente da dimenticare per Devis Ravanelli costretto prematuramente alla resa causa problemi all’alternatore.
Il giovane driver trentino scendeva in campo per la prima volta alla guida di una Opel Corsa Gsi gruppo A del team Clacson, iscritta per i colori della Pintarally Motorsport, coadiuvato alle note dal locale Mirko Coletti.
Pronti via e nell’aperitivo serale del Venerdì, a poche centinaia di metri dal centro di San Martino di Castrozza, Ravanelli mirava unicamente a concludere il crono senza incappare in facili errori.
“Conosco bene la speciale spettacolo del San Martino avendola affrontata tante volte” – racconta Devis a fine prova – “ed è molto facile commettere qualche ingenuità se si forza il passo oltre i limiti. È da svariati anni che non salgo su una vettura da competizione ed il nostro obiettivo sarà unicamente quello di divertirci e migliorare i nostri parziali nell’arco della giornata di domani”.
Con la consapevolezza di non poter competere ad armi pari con Cecini (Opel Corsa Kit Car) e Curto (Citroen Saxo) sia per la ruggine accumulata in un lungo periodo di inattività sia per l’evidente gap tecnico che separava la pur performante vettura griffata Clacson – Pintarally Motorsport rispetto agli avversari Ravanelli partiva con un passo conservativo sul primo passaggio del “Col Perer” deciso ad aumentarlo progressivamente nell’arco dell’intera giornata.
Purtroppo l’alternatore della Opel Corsa decideva di intromettersi tra il trentino e le proprie ambizioni costringendolo forzatamente alla resa sulla successiva “Val Malene”.
“Eravamo molto contenti del ritmo mantenuto sul Perer” – sottolinea Devis – “in quanto sapevamo già dal via che non potevamo nutrire ambizioni di successo per svariati motivi tecnici e sportivi. Alla fine del Perer però la vettura non voleva più rimettersi in moto. Spingendola siamo riusciti a partire, accusando un notevole ritardo, ma nell’affrontare la Malene le ventole di raffreddamento si sono rotte e l’aumento vertiginoso delle temperature ci ha consigliati allo stop. È davvero un peccato perchè ci tenevamo a concludere ma purtroppo le gare sono così”.