Max Mugelli – A IMOLA LA PIOGGIA RIMESCOLA LE CARTE IN TAVOLA
Alla vigilia dell’appuntamento di Imola, Max Mugelli si era augurato che il tempo fosse clemente e che non piovesse il giorno della gara: purtroppo così non è stato ed anzi domenica la pioggia ha cessato di cadere solo dopo la fine di gara 2. Le ottime prestazioni fatte registrare dal pilota toscano nelle prove libere e nelle qualifiche sono state dunque vanificate dal brutto tempo, che ha favorito invece la Audi dotate di trazione integrale, velocissime sul bagnato. Al riguardo basta confrontare i tempi fatti registrare nelle prove libere e nelle qualifiche da Max (il più veloce su BMW) con Gianni Mordidelli (il più veloce sulle Audi). Max è stato costantemente più veloce di Morbidelli su pista asciutta, rifilando all’attuale leader del campionato circa un secondo e mezzo in qualifica. Con la pioggia invece Morbidelli aveva un passo in gara più veloce di circa tre secondi rispetto a Mugelli.
In gara 1, con pista bagnata, Max lottando con le unghie e con i denti, ha dato il massimo per mantenere la quinta posizione, ma ha dovuto arrendersi sia all’Audi di Morbidelli che a quella di Di Benedetto. Nel tentativo poi di superare la Mercedes di Bacci, Max esce leggermente di traiettoria ed è lesto ad approfittarne il compagno di squadra Berton che supera entrambi. Nella fasi conclusive Max mette in cassaforte l’ottavo posto (che si trasformerà successivamente in un settimo a causa di una uscita di pista di Biagi alla penultima curva) per potere partire in prima fila in gara 2.
In gara 2 invece Max parte bene ma su una pista bagnatissima va in acquaplaning alla variante alta quando occupava la seconda posizione, andando in testacoda e uscendo di pista. Max per fortuna riesce a ritornare in gara senza avere danneggiato la vettura ma lontano dai primi, concludendo al nono posto sotto la bandiera a scacchi.
Max Mugelli
“Su pista asciutta ho dimostrato ancora una volta di potere recitare un ruolo da protagonista: nei due turni di prove libere sono stato l’unico in grado di impensierire le Mercedes, grandi favorite su questa pista, e nelle qualifiche sono stato il primo dei piloti “non Mercedes”.
Tutto lasciava suggerire che avrei potuto lottare per il podio in almeno una delle due gare, ma la pioggia incessante di domenica ha rimescolato le carte in tavola. In entrambe le gare siamo partiti dietro la safety car, tanto era pericolosa la pista, anche se in gara 2 a mio giudizio la safety è rientrata troppo presto. A fine gara sono andato in direzione per sottolineare come le condizioni in quel momento fossero molto pericolose: io sono andato in acquaplaning alla variante alta e sono stato bravo e fortunato a controllare la mia BMW, ma a mio giudizio la safety avrebbe dovuto rimanere in pista almeno un altro giro. Fortunatamente nel nostro Campionato il livello dei piloti è così elevato che non ci sono stati incidenti gravi, ma per esempio nel Ferrari Challenge ho visto tre o quattro telai piegati a causa della inesperienza nel controllare la vettura in queste condizioni.
Rimane il rammarico di non avere potuto disputare la gara sull’asciutto: in quel caso sono certo che il risultato sarebbe stato completamente diverso. Ora manca solamente l’appuntamento conclusivo di Vallelunga del 13 ottobre, dove mi auguro di montare solamente gomme slick!”