Fine settimana agrodolce a Monza per Davide Amaduzzi, che punta a rifarsi a Le Mans
Il fine settimana della NASCAR Whelen Euro Series all’Autodromo di Monza ha lasciato Davide Amaduzzi con l’amaro in bocca per dei risultati che avrebbero potuto essere migliori. L’italiano ha però avuto modo di apprezzare il gran numero di appassionati e curiosi accorsi al “Tempio della Velocità” per avvicinarsi la NASCAR , al debutto assoluto in terra italiana, e radunatisi in gran numero intorno alla Chevrolet SS #68 Dogcooker/Biancko/Labelit.
L’entusiasmo dei tifosi ha infatti mitigato la delusione per un week-end in cui Davide e il team T-Engineering aspiravano a fare meglio, ma sono stati fermati da un paio di inconvenienti che hanno relegato il pilota bolognese in nona posizione in Gara 1 e lo hanno fermato a due giri dal termine in Gara 2.
“E’ stato un week-end intensissimo, carico di adrenalina come solo nella NASCAR succede. Ho vissuto le sensazioni più diverse, dalle più positive alle più negative,” ha detto Amaduzzi, che aspettava la gara di casa anche per mostrare al pubblico e agli sponsor l’atmosfera di una gara per stock-car. “La passione delle persone che tra sabato e domenica hanno affollato il paddock e si sono stretti intorno alla tenda di T-Engineering ha sovrastato la delusione per due gare che non sono andate come avremmo voluto”.
Dopo aver percorso pochi giri nelle prove libere, Amaduzzi ha subito il distacco di un raccordo dei freni in qualifica, che lo ha costretto a partire dalla 13esima posizione dopo un lungo ad alta velocità alla Variante della Roggia. Le due gare sono state invece compromesse da un paio di fuorigiri in staccata del compagno di team di Davide, Renzo Calcinati, che hanno causato dei problemi al motore Chevrolet della SS #68 Dogcooker.
“Sono cose che succedono, soprattutto quando si cerca di estrarre il 110% dal mezzo. Renzo è un amico e un ottimo pilota Open e lo ha dimostrato con il podio di Tours. Lo corse sono anche questo,” ha dichiarato Amaduzzi. “In Gara 1 eravamo risaliti fino alla settima posizione, ma alla fine il motore non spingeva più al meglio e ci siamo dovuti accontentare della nona piazza. In gara 2, invece, mi sono accorto subito che qualcosa non andava. Non volevo mollare e ho insistito giro dopo giro, però alla fine il propulsore non voleva saperne di prendere giri e mi ha abbandonato a Lesmo, per cui siamo stati costretti al ritiro. Un vero peccato per il team T-Engineering, che aveva lavorato fino a notte fonda sul problema del sabato”.
Il pensiero di Davide è già rivolto alle finali di Le Mans della NASCAR Whelen Euro Series, in programma tra meno di 10 giorni, dove conta di rifarsi.
“Ritirarsi nella gara più importante dell’anno e non essere delusi è una situazione strana, ma nella NASCAR a volte accade anche questo. Le gare sono importanti, ma lo è altrettanto lo show che si crea per il pubblico, che in fondo è quello che ci consente di andare avanti,” ha detto Davide. “Ho già voltato pagina e iniziato a concentrarmi su Le Mans, perché vogliamo chiudere al meglio questa stagione della NASCAR Whelen Euro Series e iniziare subito la preparazione per la prossima stagione”.
Le gare di Le Mans si svolgeranno il 12 e il 13 ottobre sul tracciato permanente Bugatti all’interno del complesso del mitico circuito della Sarthe, per un fine settimana di quelli con il coltello tra i denti.
FOTO M.RIGATO / ELLE EMME COMUNICAZIONE