T-Engineering guarda a Le Mans per riscattare la delusione del week-end di Monza della NASCAR

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E’ stato un fine settimana difficile, quello del team T-Engineering all’Autodromo di Monza nelle semi finali della NASCAR Whelen Euro Series, ma la squadra di Massimo Di Lonardo ha già messo nel mirino la finale di Le Mans del 12/13 ottobre per un pronto riscatto. L’appuntamento di casa del team italiano, il primo per un campionato ufficiale NASCAR nella nostra penisola, si è disputato il 28 e il 29 settembre scorsi sul circuito brianzolo, in una cornice di pubblico che, attratto dalla curiosità delle gare per stock-car, si è lasciato coinvolgere e ha in parte mitigato la delusione per una tre giorni che non ha rispettato le attese.

“I problemi sono iniziati fin da subito, con qualche rallentamento nelle libere che ci ha impedito di migliorare l’assetto della vettura” ha detto Di Lonardo. “In qualifica poi abbiamo avuto un problema ai freni con Davide Amaduzzi, che gli ha impedito di ottenere un buon risultato e in gara, tra contatti e inconvenienti meccanici, non siamo riusciti a concretizzare il nostro potenziale”.

Davide Amaduzzi e Renzo Calcinati speravano di migliorare gli ottimi risultati di Tours, ma un paio di fuorigiri di Calcinati hanno creato problemi al propulsore della Chevrolet SS #68 Dogcooker/Labelit/Biancko e hanno compromesso le gare di entrambi i piloti. Nono in Gara 1 e ritirato in Gara 2 Amaduzzi, Calcinati non è riuscito a completare nemmeno un giro in entrambe le manche.

“Ho commesso un paio di errori che ci sono costati molto ed è un vero peccato, perché è successo proprio nella gara di casa” ha detto Calcinati. “Ora dobbiamo guardare avanti e rifarci nella finale di Le Mans”.

“Sono cose che succedono, soprattutto quando si cerca di estrarre il 110% dal mezzo. Renzo è un amico e un ottimo pilota Open e lo ha dimostrato con il podio di Tours. Lo corse sono anche questo,” ha dichiarato Amaduzzi.

A compensare la delusione per i mancati risultati ci ha pensato l’entusiasmo dei tifosi, accorsi in gran numero a Monza, che si sono affollati intorno alla tenda di T-Engineering per avvicinare i piloti e conoscere meglio le vetture.

“Ritirarsi nella gara più importante dell’anno e non essere delusi è una situazione strana, ma nella NASCAR a volte accade anche questo. Le gare sono importanti, ma lo è altrettanto lo show che si crea per il pubblico, che in fondo è quello che ci consente di andare avanti,” ha detto Amaduzzi.

“E’ stato molto bello vedere come la NASCAR abbia contagiato anche gli appassionati italiani, che ci hanno fatto sentire tutto il loro supporto” ha dichiarato Di Lonardo. “Ora però dobbiamo rifarci. Le Mans è vicina e dobbiamo chiudere in positivo questa prima stagione nella NASCAR Whelen Euro Series”.

A Monza l’equipe di Cavour ha schierato per la prima volta una seconda vettura – la Ford Mustang #92 – che ha visto alternarsi al volante Marco Spinelli, Giampaolo Tenchini e Jessica Amendola, nell’ottica di fare esperienza per ampliare il parco auto nel 2014. Se le gare di Spinelli e Tenchini sono state pesantemente condizionate dai contatti in pista, Jessica ha vissuto una gara 2 OPEN senza intoppi ed è salita sul podio a ricevere la coppa del Women Trophy.

“Sono stati tre giorni incredibili, è stata un’esperienza unica e indimenticabile sia dal punto di vista agonistico che umano.” ha detto la varesina. “Vorrei ringraziare Massimo Di Lonardo del Team T-Engineering che ha gestito egregiamente i tre giorni di gara, tutti gli sponsor e quelli che mi hanno supportato in questa stupenda avventura.”

T-Engineering tornerà a schierare una sola vettura per l’ultima prova della NASCAR Whelen Euro Series, in programma sul circuito Bugatti di Le Mans nel fine settimana del 12/13 ottobre. Le quattro gare sui 4.2 Km del tracciato francese segneranno la conclusione della prima stagione in NASCAR della squadra di Massimo Di Lonardo, il primo team manager italiano a portare in pista una stock-car nel campionato europeo.