Rallye di Sanremo

I commenti dei protagonisti stranieri che si preparano a questa impegnativa gara, raccolti da Richard Rodgers, Responsabile Stampa del Campionato Europeo Rally 2013. Andreas Aigner – “Sicuramente cercheremo di ottenere punti, ma non spingeremo troppo. Abbiamo un vantaggio di 21 punti. Quindi 19 punti dovrebbero essere sufficienti per garantirci la vittoria nella Coppa Produzione ERC prima del Rally Valais. Non ho nessuna esperienza in questa gara, è la prima volta che partecipo. So solo che è una gara molto famosa, con molte curve, cosa che, normalmente, si adatta bene alla mia Subaru. I tratti più guidati sono i migliori per noi. Per Sanremo avremo a disposizione i nuovi pneumatici Yokohama, per cui ci saranno sicuramente dei miglioramenti. Toshi (Arai) ha già provato questi pneumatici in Giappone, ma per me sono completamente nuovi, dovrò imparare a conoscerli. Quest’anno per me le gare, a parte Ypres, erano tutte nuove, ma è stato abbastanza facile adattarmici, anche se sicuramente è più semplice aver già disputato almeno una volta le gare. Alcuni dei piloti locali con le veloci vetture a due ruote motrici, saranno difficili da battere. Normalmente non ho problemi a guidare di notte e vado anche abbastanza bene. L’unico problema è la lunghezza della prova speciale, che potrebbe creare problemi alla vettura. Vorrebbe dire tanto per me poter vincere il titolo Produzione, dopo aver vinto il titolo Produzione WRC nel 2008. Il Campionato Europeo è importante, è molto conosciuto e ha una grande storia”.

Bryan Bouffier – “Sono contento di disputare questo rally e so che la 207 è ancora competitiva, penso di poter far bene in questa gara, che inoltre mi piace molto. E’ il rally su asfalto per eccellenza. Con così tanti piloti bravi che partecipano a questa gara, ho molte motivazioni a far bene, quindi è bello esserci. Sarà interessante vedere come saranno gli pneumatici dopo la prova lunga. Peccato non abbia un bidget che mi permetta di fare dei test prima, dovrò fare tutto alla Shakedown e poi spingere al massimo durante la gara. Sicuramente Andreucci e Basso saranno molto veloci e anche Craig Breen. Okay, non sarebbe male finire secondo, ma all’inizio dell’anno il Campionato Europeo non era il mio target. Però dopo la prima gara, dove c’è stata molta battaglia, c’è stata la possibilità di disputare più gare e questa era una bella opportunità per me. Non fa una grande differenza finire secondi o terzi, anche se sarebbe bello poter finire davanti alle vetture ufficiali della Peugeot Rally Academy, perché non c’è paragone tra il team ufficiale e quello che abbiamo a disposizione noi”.  

Craig Breen – “L’incognita saranno le condizioni. Anche se non pioverà, potrebbe essere umido sotto gli alberi e comunque il fondo cambia molto tra una prova e l’altra. Nella prima giornata di gara il fono è più liscio, mentre nella seconda è già più abrasivo. Poi c’è la Ronde, lunga prova in notturna. E’ una prova difficile e, ovviamente ci sarà un tratto nuovo, dato che è stata allungata a 55 km. Ci sono tre diverse sezioni, stretto in salita, poi in discesa e, successivamente, un tratto più ampio dove il carattere della prova cambia ad ogni villaggio che si attraversa.

 E’ impegnativa fisicamente e, visto che non si va molto veloce, entra poca aria nell’abitacolo. Si strapazza la vettura, con tutti quei cambi di direzione, destra, sinistra, destra sinistra. Arriva dopo una lunga giornata, per cui è importante arrivarci non troppo stanchi. Bisogna essere concentrati. Sarà una battaglia interessante, soprattutto per me con una S2000, che non dovrò preoccuparmi che ci siano un sacco di vetture turbo. C’è uno stuolo di 207 che partecipano a questa gara, sarà interessante vedere come andrò, che passo riuscirò a tenere nei confronti di Andreucci, Basso e ovviamente di Bouffier. Siamo stati abbastanza veloci al Sanremo lo scorso anno e quest’anno in Corsica, che è abbastanza simile anche se il grip a Sanremo non è così alto come in Corsica. E’ una gara dove non bisogna assolutamente fare nessun errore. Faremo un test lunedì, per cui dovremmo arrivare abbastanza preparati”.
 

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