Arriva a Milano il Wake Up Bus per la sicurezza stradale -1 AUTOMOBILISTA SU 5 A RISCHIO SONNO

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Presentata a Milano la campagna internazionale contro la sonnolenza alla guida. ESRS, AIMS e ACI in prima linea per la sicurezza stradale: attenzione ai rischi derivanti da stili di vita errati e da disturbi del sonno che compromettono la capacità di attenzione al volante. Gli incidenti stradali uccidono ogni anno nel mondo più di 1 milione di persone, rappresentano la prima causa di morte per i giovani under29  e costano alla società oltre 500 miliardi di dollari. In Europa i sinistri contano 35.000 morti e 1,7 milioni di feriti ogni anno.

Secondo le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, queste cifre sono destinate ad aumentare se non saranno attuate al più presto efficaci azioni di contrasto da parte dei Governi nazionali e delle istituzioni internazionali.

In quest’ottica nel 2011 l’ONU ha varato un piano globale di interventi per un Decennio di Azioni per la Sicurezza Stradale e l’Unione Europea ha impegnato tutti gli Stati membri a ridurre del 50% il numero dei morti sulle strade entro il 2020.

Tre sono i principali imputati di fronte a un incidente stradale: l’uomo, il veicolo e l’infrastruttura. Nell’80% dei casi la causa è riconducibile alle persone e la sonnolenza è una delle concause più ricorrenti (22% dei sinistri).

Di fronte a questa emergenza sociale, l’Unione Europea e la Società europea di ricerca sul sonno hanno organizzato il tour internazionale del “Wake Up Bus” per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui rischi legati alla sonnolenza alla guida, derivanti soprattutto da stili di vita errati e da disturbi del sonno che compromettono la capacità di attenzione al volante.

Partito il 3 ottobre da Oporto in Portogallo, il bus ha già toccato Lisbona, Madrid e Lione, arrivando oggi a Milano in piazza Castello, dove esperti hanno distribuito depliant e fornito una grande attività di assistenza informativa sullo stretto legame tra la sicurezza stradale e il corretto riposo. Wake Up Bus è partito poi da Corso Venezia alla volta di Lubiana, Zagabria, Vienna, Poznan, Berlino e Bruxelles, dove terminerà il suo viaggio il 15 ottobre per illustrare al Parlamento Europeo gli “highlights” della campagna e sollecitare una legislazione comunitaria condivisa sui temi della sicurezza stradale.

La tappa milanese del tour, unica in Italia, è stata organizzata dall’Associazione Italiana Medicina del Sonno con la collaborazione dell’Automobile Club d’Italia, di ACI Milano e del Comune di Milano.

La campagna è stata presentata oggi presso l’Automobile Club di Milano da Marta Goncalves (ideatrice e coordinatrice del progetto Wake Up Bus) e Sergio Garbarino (referente per l’Italia dell’iniziativa), insieme a Liborio Parrino (presidente AIMS) e Roberto Amici (coordinatore europeo di ESRS). All’evento hanno partecipato: il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani; l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran; l’Assessore alla Sicurezza e coesione sociale del Comune di Milano, Marco Granelli; il vice presidente dell’Automobile Club di Milano, Simonpaolo Buongiardino.

Durante la presentazione sono stati illustrati i risultati di un sondaggio condotto attraverso i siti Internet di ESRS, AIMS e ACI sulle problematiche inerenti la sonnolenza al volante. Dall’analisi dei 15.000 questionari pervenuti, emerge che 1 automobilista su 5 soffre di sonnolenza diurna e il 70% di quanti hanno dichiarato di essere stati coinvolti in un incidente stradale ha “confessato” di aver dormito poche ore prima del sinistro.

La probabilità di addormentarsi alla guida, inoltre, è maggiore se il conducente è affetto dalla sindrome delle apnee notturne (OSAS), che affligge oltre 2 milioni di italiani.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’on. Gian Luigi Gigli della Commissione Affari Sociali della Camera, promotore di azioni legislative a contrasto degli incidenti imputabili al sonno, oltre a Michele De Benedetto, coordinatore del Tavolo Tecnico Interdisciplinare “Sonnolenza e Sicurezza nei pazienti OSAS” che riunisce diverse società scientifiche per un totale di 70.000 medici quotidianamente impegnati a salvaguardia della vita umana.