Un finale al cardiopalma decide la 55esima edizione del Rallye Sanremo
C’era un gran silenzio al cartello di fine prova di Colle d’Oggia, punto in cui virtualmente si chiudeva il 55° Rallye Sanremo. Dopo nove prove speciali, e numerosi colpi di scena Giandomenico Basso e Bryan Bouffier si giocavano il successo della gara. Però, prima che i concorrenti giungessero al fine prova si diffonde la voce che il francese è stato vittima di una foratura in prova. A vincere la speciale, la sua prima del Sanremo, è il 22enne finlandese Esapekka Lappi, Skoda Fabia, che chiude con 9/10 su Basso, con Bouffier che paga 1’47”9 al pilota veneto consegnandogli il successo della gara, il terzo della sua carriera, sicuramente il più combattuto.
Un rally di Sanremo bello ed emozionante che era iniziato ieri, venerdì 11 ottobre, con Bouffier all’attacco per le prime due prove prima di toccare leggermente nel passaggio pomeridiano a Vignai e lasciare via libera ad un Paolo Andreucci veloce e determinato, capace di chiudere la prima tappa al comando davanti a Giandomenico Basso e Umberto Scandola, con Bouffier quarto a oltre un minuto.
La gara di sabato è ripresa con un Andreucci arrembante ed attento che ha controllato la situazione nelle prime due prove speciali, mantenendo un vantaggio che pareva di tutta tranquillità sugli inseguitori, guidati da Basso. A quel punto, però, si è verificato il secondo colpo di scena. Dopo quattro chilometri della prova di Colle D’Oggia, Andreucci ha commesso uno dei suoi rarissimi errori e ha toccato in una esse ritrovandosi con la gomma posteriore destra a terra. Sempre attento alla meccanica e con ancora oltre 16 chilometri da percorrere Andreucci si è fermato a cambiare la gomma perdendo oltre nove minuti. La classifica ne è risultata rivoluzionata con Basso davanti di appena 17”4 su un Bouffier sempre più scatenato con la prospettiva di vedere un duello ai ferri corti fra l’italiano ed il francese nel secondo passaggio sulle prove. E così è stato. Basso è riuscito finalmente a confezionarsi un assetto soddisfacente e ha vinto il Colle Langan, dandosi altri 2”6 di respiro su Bouffier, che ha risposto pesantemente sul Teglia recuperando in un sol boccone 13” a Basso, secondo tempo in prova che gli ha dato la possibilità di vivere i 20,73 chilometri finali con un divario di appena 7”0. E così sul Colle d’Oggia si viveva il coro finale di un Sanremo bello ed esaltante come non mai regalando la soddisfazione al giovane finlandese di conquistare il suo primo miglior tempo nella storica gara italiana.
A quel punto la classifica è diventata granitica e definitiva. Basso ha coronato così il sogno di conquistare il terzo successo a Sanremo, raggiungendo così campioni del calibro di Miki Biasion, Didier Auriol e Gilles Panizzi. Alle sue spalle concludono i finlandesi Lappi-Ferm, Škoda S2000, bravissimi a non commettere errori nella loro prima incursione italiani, con Alessandro Perico-Fabrizio Carrara, terzi come lo scorso anno, dopo aver lottato per tutta la gara con le difficoltà di assetto della sua Peugeot 207 S2000. Quarta piazza per un Bouffier, affiancato da Xavier Panseri, che supera senza perdere il sorriso la sua disavventura finale. Quinto Stefano Albertini-Simone Scattolin, anche loro impegnati a ritrovare la giusta via dell’assetto della loro Peugeot 207 S2000, poi Paolo Andreucci-Anna Andreussi, capaci di risalire fino alle sesta posizione, davanti ai toscani Fabrizio Gasperetti-Fabrizio Ferrari costantemente al comando della categoria due ruote motrici con la loro Megane RS. Completano la top ten Alex Vittalini-Sara Tavecchio che sono i vincitori del Trofeo Citroën e Michele Tassone-Marco Rosso, che hanno superato un problema ai freni della loro Clio RS di venerdì sera. Vincitore del trofeo Twingo il varesino Andrea Crugnola con Michele Ferrara, che recupera i due minuti persi per una foratura nel corso delle prove del mattino, superando in volata Giacomo Scattolon-Fabio Grimaldi.
Da segnalare il ritiro di Umberto Scandola-Guido D’Amore prima di riprendere il giro delle prove finali, quando è risultato chiaro che non sarebbe riuscito a raggiungere un soddisfacente assetto con le gomme.
CLASSIFICA FINALE: 1.Basso,G. – Dotta,M. (Peugeot 207 S2000) in 2:37’37.3; 2.Lappi,E. – Ferm, J.k. (Skoda Fabia S2000) a 1’43.0; 3.Perico,A. – Carrara,F. (Peugeot 207 S2000) a 1’47.1; 4.Bouffier,B. – Panseri,X. (Peugeot 207 S2000) a 1’52.9; 5.Albertini,S. – Scattolin,S. (Peugeot 207 S2000) a 2’10.4; 6.Andreucci,P. – Andreussi,A. (Peugeot 207 S2000) a 10’01.0; 7.Gasperetti,F. – Ferrari,F. (Renault Megane RS) a 10’35.2; 8.Vittalini,A. – Tavecchio,S. (Citroen Ds3 R3T) a 11’40.2; 9.Tassone,M. – Rosso,M. (Renault Clio R3) a 11’48.8; 10.Gryazin Vasily – Chumak,D. (Ford Fiesta S2000) a 12’26.3