LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: VERIFICHE OK, OGGI RIPOSO, DOMANI LA CERIMONIA DI PARTENZA
Giornata intensa, ieri, per la Cinotto Family, con le operazioni di verifica amministrativa e tecnica a Rosario, sede di partenza della maratona che avrà luogo dal 5 al 18 gennaio 2014 in Sudamerica Argentina, Bolivia e Cile. A Rosario, per la cerimonia di partenza è prevista la presenza di circa un milione di persone. Michele e Pietro Cinotto ed i loro due navigatori, Fulvio Zini e Maurizio Dominella, ieri sono entrati decisamente in “clima Dakar”, con il primo grande passo per prendere il via alla più lunga e massacrante maratona in auto e moto al mondo, prevista dal 5 al 18 gennaio prossimi.
A Rosario, sede di partenza, gli equipaggi hanno sostenuto le operazioni di verifica amministrativa e le vetture, le due Toyota Land Cruiser 120 T2 preparate in Francia dal Team Lardeau Competition, hanno invece superato lo scoglio di quelle tecniche. La giornata è stata lunga ed anche noiosa, dovuta alla lentezza delle procedure oltre al fatto che sulla città si è riversato un violento acquazzone tropicale.
“Abbiamo iniziato la nostra prima giornata di questa Dakar – commenta Michele Cinotto – sotto un acquazzone equatoriale ed abbiamo finito nel tardo pomeriggio con le verifiche tecniche e sportive, molto snervanti e lunghissime comunque tutto bene. Le macchine sono adesso in parco chiuso fino a domani pomeriggio per il palco partenza dove ci dicono è previsto un milione di persone a Rosario. Direi che . . . ci siamo!”
Michele (numero di gara 412) e Pietro Cinotto (numero di gara 396), insieme ai loro navigatori dovranno affrontare ben quattordici giorni di gara, tre Paesi attraversati Argentina, Bolivia e Cile 13 tappe per 5522 chilometri di distanza competitiva a fronte di un totale di 9374.
La prima tappa di domenica 5 gennaio, la “Rosario” San Luis” sarà lunga 809 chilometri, dei quali 180 di settore competitivo.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA,VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.
Nella foto free press: gli equipaggi durante le verifiche di ieri.