Alessandro Botturi Dakar 2014 – Tappa 1 – Un passo alla volta
Con la prima tappa da Rosario a San Luis la Dakar 2014 è finalmente entrata nel vivo. I piloti hanno lasciato la città simbolo della bandiera argentina nella notte, a partire dalle 4.20 per affrontare un trasferimento di 405 chilometri che li avrebbe portati all’inizio della prima prova speciale, a Rio Tercero. Un breve assaggio di 180 chilometri è stata la prima fatica della Dakar 2014, piste abbastanza conosciute per chi ha disputato le varie edizioni sudamericane dalla maratona. Al ternine altri 224 chilometri per raggiungere l’inedito bivacco di San Luis.
Partito per la speciale in ventunesima posizione, Alessandro Botturi era ben conscio della difficoltà di superare gli avversari a causa della fitta polvere che avvolge le piste argentine al passaggio delle moto. Per questo il suo obiettivo primario era quello di risalire posizioni e portarsi nel gruppo di “quelli che contano”, terreno dove la battaglia e il ritmo sono elevatissimi. Nella prima parte della speciale il gigante di Lumezzane si è trovato subito a proprio agio e alla metà dei 180 chilometri ha addirittura marcato il quinto tempo assoluto. Ma i postumi dell’influenza patita durante le feste e una certa difficoltà a respirare gli hanno consigliato di abbassare un po’ il ritmo, per non correre rischi inutili data la pericolosità della prova.
Al traguardo si è così dovuto accontentare della decima posizione, a 4’48’’ dall’ex compagno di squadra Joan Barreda, vincitore della prima tappa. Soprattutto il “Bottu” ha centrato l’obiettivo di portarsi nelle prime dieci posizioni, quelle in cui i piloti partono staccati di due minuti l’uno dall’altro nella frazione successiva. Perfettamente conscio che la Dakar è appena iniziata e che per arrivare a Valparaiso il 18 gennaio è necessario amministrare alla perfezione moto e forze, Alessandro ha corso oggi con intelligenza tattica: alla sua terza Dakar Botturi conosce alla perfezione il meccanismo logorante della Dakar e sa bene quando è il momento di attaccare e quando invece è meglio amministrare per non correre rischi inutili.
Domani la Dakar punterà la bussola verso San Rafael con 724 chilometri da percorrere, di cui 359 di prova speciale.
Alessandro Botturi: “Non sto benissimo fisicamente, sono arrivato a Rosario con ancora i postumi dell’influenza e faccio fatica a respirare. Per questo e per la molta polvere della tappa di oggi, inevitabile partendo dalla ventunesima posizione, non volevo rischiare troppo nei sorpassi, visto che il terreno era molto scivoloso e la speciale piena di curve a gomito. Dopo aver superato molti piloti, arrivato alle spalle di Przygonski non me la sono sentita di rischiare. Nell’ultima parte ho accusato la fatica e infatti dalla quinta posizione sono scivolato alla decima, ma l’importante è essere entrato nel gruppo dei migliori piloti. I distacco è contenuto, e la Dakar è appena iniziata”