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Nasce in Campania una scuola di guida diversa, che condurrà gli allievi passo dopo passo, corso dopo corso, a destreggiarsi con abilità nella guida in sbandata controllata! Nasce Drivemotive, con sede sul Circuito Internazionale Napoli di Sarno, con l’intento di trasformare donne ed uomini da semplici trasportati dalle loro auto a dominatori, gente in grado di dettare le regole alla propria quattro ruote in tutta sicurezza, con il totale controllo! Per questo il parco mezzi di Drivemotive comprende vetture stradali, da competizione e da drifting, con predominanza di vetture BMW a trazione posteriore. A disposizione degli allievi vi saranno delle BMW 330 E36 e delle BMW M3 E46 utili ad apprendere le basi del drifting, la guida “di traverso” in sbandata controllata. A far compagnia alle vetture stradali BMW, il garage                    contiene una una Renault Clio RS elaborata da competizione e destinata ai futuri corsi di guida sportiva e, dulcis in fundo, una BMW M3 E36, una BMW M3 E46 ed una Subaru Impreza tutte elaborate specificatamente per il drifting per un totale di circa 1300 CV!
Queste ultime saranno le protagoniste dei corsi più avanzati di drifting, riservati agli allievi desiderosi di mettersi alla prova con vetture dalla potenza esuberante dopo aver partecipato ai vari livelli dei corsi formativi.
I corsi avranno inizio nel mese di aprile e comprenderanno tutte le nozioni base della guida in drifting, un corso basato sull’esecuzione di 20 tornanti in sbandata controllata e corsi avanzati di diversi livelli.
Sin dal corso base per imparare l’arte della guida di traverso, gli allievi sfrutteranno l’esperienza degli istruttori della scuola, Giuseppe Pellegrino e Pasquale Di Fiore, piloti protagonisti dei principali campionati nazionali di drifting, in grado di trasmettere tutti segreti ed i trucchi per intraversare la vettura e tenerla, magari a ruote fumanti, di traverso in sbandata controllata.
Drivemotive nasce con la collaborazione della prima scuola di drifting italiana, la Driftfunday, diretta da chi ha importato questa disciplina nel nostro paese: Nicola Tesini, vero motore dell’attività sportiva drifting tricolore.
L’esperienza di Tesini e della sua scuola sono l’ulteriore garanzia che l’iniziativa dei due piloti campani sarà ricca di successi.
Più avanti nel corso dell’anno, l’offerta Drivemotive si arricchirà di corsi di guida sicura e sportiva, ampliando l’offerta a chi vuole gestire la propria autovettura in tutta sicurezza o prepararsi all’automobilismo sportivo

BREVI CENNI SUL DRIFTING

Il drifting nasce in Giappone negli anni settanta grazie ad un pilota di uno dei maggiori campionati nazionali di vetture GT: Kunimitsu Takahashi.
Stanco di dover guidare la sua vettura come fosse sui binari per strappare il migliore risultato cronometrico, Takahashi comincia a percorrere le curve controllando in sbandata la sua vettura.
In breve grazie alla sua guida sempre spettacolare ed al limite, diventa un idolo del pubblico giapponese e la sua notorietà travalica i circuiti per approdare tra gli appassionati di vetture sportive, che cominciano così ad animare i piazzali e le strade di montagna con sfide tutte disputate con le proprie vetture guidate di traverso.
Da lì il passo a sfide in circuito, regolamentate e maggiormente sicure, è breve.
Nascono campionati ed i piloti più bravi vanno ad esibirsi anche negli States, sempre pronti a recepire novità nel campo motoristico, sopratutto se altamente spettacolari come il drifting.
Negli anni cresce l’attività, il drifting diventa protagonista di eventi di sempre maggiore importanza, sino a guadagnare le dirette televisive dei maggiori canali televisivi sportivi degli Stati Uniti.
Lo sbarco in Europa avviene dopo poco, dapprima nel Nord Europa per poi calare in Gran Bretagna e nel resto del Vecchio Continente come un’orda barbarica! Oggi sono numerosi i campionati nazionali ed europei che vi si disputano, ma il primo direttamente regolamentato da una federazione motoristica è quello organizzato da Nicola Tesini in Italia che rappresenta il nocciolo duro dell’attività drifting tricolore.
Le vetture sono tutte, ovviamente, a trazione posteriore, alcune integrali cui è stato staccata la trazione sul treno anteriore. Le più gettonate sono le tedesche BMW, la M3 su tutte ed in tutte le sue versioni, e le giapponesi Subaru, Nissan e Toyota. L’elaborazione è libera, sino ad arrivare alla sostituzione del motore o alla sovralimentazione di quello originale, con potenze che spesso superano i 5/600 cavalli di potenza! L’importante è poterle controllare di traverso e, possibilmente, mantenerle così a ruote fumanti.
Spettacolo nello spettacolo, unica religione dei Drifters!
La gara si svolge con un tabellone di tipo tennistico con sfide ad eliminazione diretta, dove i concorrenti partono uno dietro l’altro ed affrontano il percorso di gara, formato da brevi rettifili e curve di diverso tipo e raggio, di traverso ed affiancati, dove ad essere premiato è il pilota che riesce a mantenere in sbandata controllata la propria vettura il più a lungo possibile ed il più vicino possibile all’auto dell’avversario. Un confronto emozionante e spettacolare che tiene il pubblico col fiato sospeso e attentissimo a quello che accade in pista.