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Si conferma anche in questa occasione la tradizione che vuole le new entry della famiglia Mach 3 Sport subito tra i protagonisti alla prima uscita con i colori della scuderia patavina. Ad onorare questa ricorrenza ci ha pensato questa volta Giovanni Aloisi che, all’esordio assoluto in un rally, si è permesso il lusso di centrare la terza piazza di classe ed il ventunesimo gradino della classifica assoluta lo scorso fine settimana.

Alla seconda edizione del Rally Due Torri, disputatasi sulle colline bolognesi il 12 e 13 Aprile, il pilota della Mach 3 Sport ha potuto contare sull’apporto fondamentale della professionalità messa in campo da Michele Barison con il quale ha condiviso l’abitacolo della Peugeot 106 gruppo A.

Nonostante vantasse solo qualche apparizione nelle cronoscalate alla guida di una Ford Sierra gruppo N Aloisi ha dimostrato il proprio potenziale sin dallo shake down dove l’affiatamento equipaggio – mezzo aveva già raggiunto un ottimo punto di partenza.

Fin dalle prime battute di gara Aloisi si è subito inserito nella lotta per il podio della classe A6 riuscendo ad incrementare costantemente, speciale dopo speciale, il proprio ruolino di marcia andando ad avvicinarsi sempre più al ritmo dei leader.

Un risultato per certi versi inaspettato che conferma l’ottimo lavoro svolto dallo staff della Mach 3 Sport con l’obiettivo di puntare al successo nelle prossime uscite.

“Direi che Giovanni ci ha sbalordito” – racconta Bonfadini (Presidente Mach 3 Sport) – “in quanto non ci saremmo mai aspettati un risultato di così alto livello alla prima esperienza rallystica. Se poi calcoliamo che alle spalle ci sono un paio di cronoscalate direi che questo nuovo connubbio è destinato a portarci in futuro molte soddisfazioni. Lo stesso Giovanni si è dimostrato alquanto sorpreso per il piazzamento ottenuto e sicuramente questo successo, arrivato contro agguerriti equipaggi locali, va equamente diviso con l’esperienza di Michele Barison e con l’ottimo lavoro dei ragazzi Mach 3 sulla Peugeot 106 che in tutta la trasferta è girata come un orologio svizzero senza dare il benchè minimo problema”.