Morbidelli alla ricerca della giusta dimensione nel WTCC al Paul Ricard
Il WTCC si ritrova al circuito Paul Ricard questo fine settimana e la Francia è pronta ad applaudire Sebastien Loeb e le imprendibili Citroen che si presentano sul terreno amico appena una settimana dopo aver monopolizzato tutto quello che si poteva monopolizzare sul podio (la sola coppa non alzata da un pilota Citroen è finita comunque ad un pilota transalpino: Hugo Valente). Anche sognare di rovinare la festa sarebbe illusorio, tuttavia dopo la gara inaugurale sono già tanti piloti e team che sognano di essere i primi di scalfire la apparentemente impenetrabile corazza francese. E se questo fosse un weekend di gara qualsiasi certamente il nome di Gianni Morbidelli sarebbe in quella lista: il pesarese è attualmente nono in campionato, una posizione che è il risultato di due gare passate a stringere i denti per risalire dal fondo della griglia. Dove è partito per aver saltato le qualifiche a seguito dell’incidente in prove libere col connazionale Gabriele Tarquini. Purtroppo per le prossime gare in Francia il Team Muennich Motosport avrà da fare i conti con ostacoli supplementari, visto che la squadra tedesca viaggerà leggera sia per quanto riguarda lo staff a disposizione sia per l’entità di esperienza pre-campionato con le proprie auto.
L’OPINIONE DI GIANNI SUL PAUL RICARD
“Dopo il tribolato fine settimana in Marocco su un tracciato cittadino, in teoria andare su un circuito degno di questo nome avrebbe dovuto aiutarci a trovare il nostro passo in questo campionato. Ma è più facile a dirsi che a farsi: in una situazione ideale ora sarebbe il momento importante per trovare la nostra dimensione, in modo da essere nella fase favorevole della curva di apprendimento quando dopo il Paul Ricard la FIA prenderà delle misure per equilibrare le forze in campo. Sfortunatamente sarà duro per noi rincorrere la concorrenza in Francia, dato che per una serie di circostanze a Le Castellet non avremo lo stesso staff tecnico che tanto bene ha fatto a Marrakech. In poche parole il weeekend di Pasqua ci si prospetta come una sorta di quiz. D’altro canto è inverosimile sostenere che io od il mio compagno Rene Muennich si possa avere una vera chance di strappare la prima vittoria qui: la Citroen Racing era già di un altro livello su una pista cittadina, quindi si può escludere che facciano passi falsi proprio in casa loro. Dobbiamo prenderla con una certa filosofia e cercare di fare passi nella direzione giusta per essere il più vicino possibile al vertice quando le occasioni buone arriveranno”.