UN SOLO PADRONE AL BELLUNESE: DANIELE TABARELLI

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Il trentino conferma il proprio stato di grazia e domina l’edizione numero ventinove dell’appuntamento di Santa Giustina lasciando le briciole ai rivali. Nè un percorso non particolarmente adatto alla Mitsubishi Lancer Evo IX R4 né le condizioni di asciutto, intervallate dalla pioggia solo nell’ultima speciale, sono riuscite a fermare Daniele Tabarelli che fa sua la ventinovesima edizione del Rally del Bellunese con una prestazione notevole a conferma della maturazione raggiunta dal portacolori dell’Omega.

Il driver trentino parte subito forte nel primo passaggio sulla Lentiai rifilando in poco più di 7 km 4”8 a Giacomelli, più volte vincitore su queste strade, e 5” a Pascoli entrambe sulle più quotate Peugeot 207 Super 2000.

La musica non cambia nelle successive Cesio e Valmorel con Tabarelli, che per l’occasione ritrovava al fianco Mauro Marchiori, che segna il miglior parziale chiudendo il primo giro con 13”3 sulla Ford Fiesta Rrc del conterraneo Cobbe.

“Siamo partiti molto decisi” – racconta Tabarelli alla prima service area – “e devo ammettere che siamo sorpresi di essere in testa davanti a vetture molto più adatte su queste strade. Sicuramente l’aver affrontato la scorsa settimana il Benacus ci ha permesso di dare il massimo sin dal primo metro ma la gara è ancora lunga e tutto può succedere. Certo è che dato il riscontro delle prime tre speciali siamo consapevoli di poter puntare in alto e daremo il massimo per riuscirci. Abbiamo accusato un calo di pressione sulla gomma posteriore sinistra a Cesio ma ciò non ha influito particolarmente sulla stabilità della vettura”.

Si riparte per il secondo giro con la Lancer Evo IX della G. Car Sport a dettar legge a Lentiai e Cesio mentre a Valmorel si fa notare Cobbe, che stacca il miglior parziale, ma Tabarelli limita i danni piazzandosi secondo a 3”2.

Con tre speciali al termine l’alfiere dell’Omega comanda le operazioni con 22”3 su Cobbe e ben 53”4 su De Cecco, candidato tra i favoriti alla vigilia.

“Tre prove ci separano da un sogno” – racconta Tabarelli prima di uscire dalla service area – “e dobbiamo rimanere concentrati al massimo perchè abbiamo un importante margine da gestire ed il nostro obiettivo deve essere quello di concluderle tutte senza incorrere in facili errori”.

Un bel modo di gestire il vantaggio considerato che il trentino ottiene ancora il miglior tempo a Lentiai e Cesio per poi alzare definitivamente il piede sull’ultima, bagnata, Valmorel ed avviarsi verso Santa Giustina per festeggiare il secondo, meritato, successo assoluto consecutivo.

“Vincere sette prove su nove in una gara così tosta e centrare la seconda assoluta, ad otto giorni  dalla prima, è magico” – sottolinea Tabarelli all’arrivo – “e di questo devo ringraziare il fido Mauro Marchiori, la G. Car Sport e l’Omega rivelatisi fattori fondamentali per raggiungere il successo. Squadra vincente non si cambia. Grazie al calore del pubblico che mi ha sostenuto”.