MAX MUGELLI: “SUL CIRCUITO DI CASA MERITAVO DI PIÙ”
Smaltita l’adrenalina accumulata nella gara di casa, abbiamo parato con Max Mugelli sul weekend appena trascorso al Mugello, teatro della terza prova del EuroV8Series, in cui il pilota di Ronta ha conquistato la seconda posizione in gara 1 e la quarta in gara 2. Soddisfatto del risultato del Mugello? – “Non del tutto, anzi, volendo essere sinceri fino in fondo non sono soddisfatto del risultato ottenuto. C’è chi può pensare che un secondo ed un quarto posto non siano da buttare, ed effettivamente è così, ma se penso che sin dalle prove libere ho dimostrato di essere ampiamente il pilota più veloce in pista il rammarico aumenta. Ma il motorsport non sempre premia il più veloce…”
Iniziamo dunque dalle prove libere, quale è stato il tuo feeling con la vettura e la pista?
Decisamente buono e non a caso già nel primo turno di prove libere ero in testa con un buon margine sul secondo. Merito di queste performance va anche al Team Dinamic che ha fatto un ottimo lavoro di messa a punto qui al Mugello e un altrettanto ottimo lavoro in officina per rimettere in sesto la vettura pesantemente danneggiata a Vallelunga. Nel secondo turno mi sono migliorato di più di un secondo e sono rimasto saldamente al comando, per cui ero consapevole che avrei potuto centrare la pole position qualche ora più tardi.
E così è stato in effetti!
Ad esclusione di qualche minuto, sono stato in pole durante tutta la sessione di qualifiche e ho lasciato indietro di parecchio i miei avversari, per cui ero molto felice. Sapevo che il mio passo gara era molto buono, così come la performance sul giro secco. Prima della gara mi preoccupava una sola cosa, ovvero la mancanza di velocità di punta in rettilineo. L’obiettivo per gara 1 era chiaro: riuscire a tenere dietro la Mercedes di Baldan in partenza, per poi spingere da subito e fare il vuoto alle mie spalle…
…ma purtroppo non è andata così.
Purtroppo no, la Mercedes al semaforo verde è risultata davvero imprendibile, e mi ha passato con estrema facilità, nonostante io avessi fatto una buona partenza. Da quel momento sono sempre rimasto incollato a Baldan nei tratti guidati, dove a volte ero costretto a frenare per non tamponarlo e dove però le traiettorie sono obbligate ed è impossibile superare. Nel rettilineo invece la Mercedes guadagnava circa un secondo, con una velocità di punta di 270 km/h contro i poco più di 250Km/h della mia BMW, mentre nella parte mista la mia BMW era decisamente più veloce della Mercedes di Baldan che però, stando davanti, ha chiuso inesorabilmente tutte le traiettorie non lasciandomi passare.
Stesso copione anche in gara 2?
Più o meno, con la differenza che partendo in settima posizione vista la griglia invertita avevo l’obbligo di tentare il tutto per tutto per recuperare. Baldan come in gara 1 mi ha superato in partenza, pur partendo alle mie spalle. Poi ho approfittato di un contatto tra Kostka e Baccarelli per superarli entrambi e successivamente ho superato il mio compagno di squadra Copetti. L’ingresso della safety car ha però spezzato il ritmo e ridotto di molto la gara. Alla ripartenza mi sono fatto sotto all’Audi di Dionisio superandola alla fine del rettilineo dopo avere guadagnato la scia, ma non potuto fare nulla contro la velocità di punta della Chevrolet di Schiattarella. Il quarto posto, vista la posizione di partenza e le vetture più potenti che mi precedevano, è forse stato il massimo risultato possibile.
Se dovessi dunque fare un bilancio del weekend, vedi il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Il risultato è comunque positivo e per lo meno, dopo il doppio zero di Vallelunga, sono riuscito a muovere la classifica e forse ho ancora qualche speranza di lottare per il titolo. Però sono deluso per non avere vinto almeno una delle due gare, avendo dimostrato fin dalle prove libere che il pilota più veloce al Mugello ero io. Ma queste sono le gare e alle volte alcuni episodi sfavorevoli impediscono di raccogliere quanto seminato.
C’è però un fatto che pochi conoscono e che crediamo sia stato determinante per la gara.
È vero, ed ha a che fare con il mancato rispetto delle regole. Prima di gara 1 infatti quattro vetture, tra cui quella di Baldan, sono entrate in pista dalla pitlane con il semaforo rosso perché il tempo a disposizione era scaduto. In questo caso il regolamento parla chiarissimo: chi commette questa infrazione è costretto a partire dai box e dunque non può schierarsi sulla griglia di partenza. Invece la direzione gara ha inspiegabilmente chiuso un occhio e questo mi ha danneggiato, perché se Baldan fosse partito come avrebbe dovuto dalla corsia box avrei certamente vinto gara 1. Quando capitò a me qualche anno fa sempre al Mugello la direzione gara applicò, come è giusto che sia, il regolamento e mi fece partire dai box. Sono amareggiato dal comportamento del direttore di gara e mi domando: perché non è stato applicato il regolamento? A questo punto mi chiedo anche a cosa serva fare il briefing prima della gara!
Nonostante tutto non mollo, e nella prossima gara di Brno sono convinto che sarò competitivo come al Mugello, dato che è una pista con caratteristiche simili a quella di casa. Mi aspetto però anche il ritorno di Audi che al Mugello sono state un po’ sotto tono e che quindi saranno un avversario in più da battere.