GIORGIO SERNAGIOTTO OSPITE D’ONORE NELLA MANIFESTAZIONE “UN GIORNO PER VITTORIO BRAMBILLA”
In Formula 1 Vittorio Brambilla disputò in tutto 74 Gran Premi tra il 1974 e l’80, correndo per March, Surtees e Alfa Romeo. Storica la sua vittoria a Zeltweg, nel Gran Premio d’Austria del ’75, sotto un autentico diluvio. Ma non fu solo per merito dei suoi successi che il campione brianzolo (scomparso nel 2001) lasciò un segno indelebile. Bensì per il suo cuore grande e la sconfinata passione per le corse. Quella passione che accomuna tanti.
All’Autodromo di Monza, nella sua Monza che è stata anche la sua “seconda casa”, la figura di Brambilla verrà ricordata sabato prossimo (24 maggio), nel contesto di una manifestazione a lui dedicata e intitolata “Un giorno per Vittorio Brambilla”. Una manifestazione che verrà presentata dai noti giornalisti Nico Cereghini e Barbara Milani (nota conduttrice della trasmissione Perle di Sport), e che avrà come ospite d’onore Giorgio Sernagiotto.
Il pilota veneto, si sa, appartiene a un’altra generazione ben più recente. Ma anche per lui, fin da bambino, la figura di Brambilla ha sempre rappresentato qualcosa di speciale… e poi il suo modo di pensare anni ’70 ha convinto gli organizzatori a renderlo partecipe a questa grande festa, dandogli un ruolo molto importante. Se si considera, soprattutto, che “radio box” dà anche la presenza (probabile) di nomi “clou” dell’automobilismo di quell’epoca (Beppe Gabbiani, Jacques Laffite e persino Emerson Fittipaldi e Jackie Stewart, rispettivamente due e tre volte campioni del mondo della massima categoria).
“Sarà per me un vero onore potere ricordare Vittorio assieme a tanti altri appassionati e lo sarà ancora di più farlo come ospite d’onore di una manifestazione così importante e sentita da tutti”. – ha commentato Sernagiotto.
La manifestazione inizierà alle 11 (l’ingresso dalla porta di Vedano) e si concluderà alle 19, proponendo in contemporanea un’asta on-line su eBay e l’inaugurazione della nuova via “Largo Vittorio Brambilla”.
Un altro weekend in pista, dunque, per Giorgio; ma questa volta a motori spenti… e con il cuore acceso.