Le speranze di rimonta di Morbidelli a Mosca svaniscono tra le sportellate del WTCC
Non potevano essere più diverse l’undicesima e dodicesima tappa del WTCC, disputate oggi al Moscow Raceway, salvo per il risultato che ha visto sempre vincente un pilota della Citroën Racing: il leader del campionato José-Maria López nella prima ed il neo-arrivato cinese Ma Qing Hua nella seconda. Ma se gara uno è stata noiosetta, si può senza ombra di dubbio classificare gara due tra quelle più aspre finora ospitate da un meeting del WTCC. E la domenica di Gianni Morbidelli si è… adeguata. Partendo in ottava fila entrambe le corse, in conseguenza della disavventura delle qualifiche, il pesarese ha effettuato una buona partenza nella prima corsa per poi trascorrere la maggior parte del tempo attaccato al paraurti posteriore di Mehdi Bennani. Il pilota della Honda (che poi è andato a podio in gara due) è però riuscito a respingere l’attacco dell’italiano alla sua undicesima posizione fino al traguardo. In gara due la vettura nera nei colori Camozzi/All-inkl.com si è dimostrata la nemesi delle rosse Lada, dato che Morbidelli ha scavalcato tutte e tre le vetture di casa prima della fine del secondo passaggio. L’ex-pilota di F.1 si è poi messo ad inseguire la Chevrolet di Tom Coronel e la Citroën di Sebastian Loeb, con l’obiettivo di dar vita ad una bella rimonta. Sfortunatamente l’abituale vivacità del WTCC si è presto trasformata in rissa e la vettura dell’italiano ha avuto la peggio con Morbidelli costretto ad impiegare la seconda metà della corsa a respingere (con successo) gli attacchi del compagno di marca Hugo Valente alla ottava posizione malgrado una vettura non più al top.
L’OPINIONE DI GIANNI SULLE GARE IN RUSSIA
“Ieri le cose non erano proprio andate secondo i piani e quell’errore nel Q1 me lo sono portato dietro tutto oggi. Sapevamo che partendo in ottava fila non ci si poteva illudere di ottenere molto, inoltre in gara uno non ero troppo soddisfatto del comportamento della macchina. Perciò il risultato finale è stato più o meno quello che ci si poteva aspettare. Al contrario ero molto soddisfatto del passo che potevo tenere all’inizio di gara due: dopo aver superato le Lada ero dietro a Tom Coronel che allora era decimo e penso che potessi tenere un ritmo anche più alto del suo in quella fase. Forse poteva esserci l’occasione di fare un discreto risultato, dato che Tom alla fine ha terminato quarto. Ma sfortunatamente sono stato uno dei tanti coinvolti nelle lotte ravvicinate, anche troppo ravvicinate, combattendo tra gli altri con Tom Chilton e Seb Loeb e specialpente il mio collega francese era un po’ troppo iper-aggressivo ed a volte anche gratuitamente. Le botte che la mia povera Cruze ha ricevuto dalla Citroën però non erano gratis, anzi si sono fatte sentire… Infatti nella seconda parte della corsa il set-up non era più quello di prima, e così ho dovuto stare attento a non farmi sorprendere nel finale da Hugo Valente fino alla fine. Mi ripeto: sarebbe stata un’altra domenica con un sabato diverso. Per fortuna ora ho un paio di settimane per mettere da parte i ricordi spiacevoli e la pista di Spa sembra il posto giusto per riscattarsi”.
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Moscow Raceway – Gara Uno
1. J.-M. López (Citroën C-Elysée) 8 giri
2. G. Tarquini (Honda Civic) +3.170
3. S. Loeb (Citroën C-Elysée) +3.425
4. Y. Muller (Citroën C-Elysée) +5.902
5. T. Chilton (RML Chevrolet Cruze) +6.816
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12. G. MORBIDELLI (RML Chevrolet Cruze) +28.579
13. R. MUENNICH (RML Chevrolet Cruze) +29.323
Moscow Raceway – Gara Due
1. Ma Q.H. (Citroën C-Elysée) 16 giri
2. Y. Muller (Citroën C-Elysée) +1.261
3. M. Bennani (Honda Civic) +12.252
4. T. Coronel (RML Chevrolet Cruze) +12.424
5. S. Loeb (Citroën C-Elysée) +14.725
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8. G. MORBIDELLI (RML Chevrolet Cruze) +19.894
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10. R. MUENNICH (RML Chevrolet Cruze) +20.984