E’ DI SIMONE FAGGIOLI SU NORMA LA 64^ TRENTO – BONDONE

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Il fiorentino della Best Lap sulla M 20 FC Zytek ha portato a cinque i suoi successi nella corsa più lunga del campionato . Seconda piazza con 3,67 secondi di gap per Christian Merli su Osella PA 2000. Terza piazza per Domenico Scola ance lui su Osella ed alla sua prima volta alla corsa trentina. Simone Faggioli su Norma M 20 FC Zytek da 3000 cc. ha vinto la 64^ Trento – Bondone. Il pluricampione fiorentino ha ottenuto l’eccellente tempo di 9’22″15 sugli impegnativi 17,300 Km della sesta prova del Campionato Italiano Velocità Montagna con validità per la FIA International Hill Clim Cup e per il Trofeo Italiano Velocità montagna nord. Il portacolori Best Lap ha usato con attenzione dle due salite di prova per raccogliere i dati necessari alla migliore regolazione della biposto francese di gruppo E2/B che ha portato per la quarta volta al successo in Italia. Seconda piazza per l’idolo di casa Christian Merli che sull’Osella PA 2000 Honda, che al traguardo ha accusato un gap di 3″67 dal vincitore. Il mai domo Alfiere Vimotrsport non si è risparmiato e come sempre ha dato il massimo per contenere l’attacco del diretto avversario, riuscendo ad ottenere la piazza d’onore nella prestigiosa gara di casa e mantenere la testa del Tricolore. Terza posizione per il sorprendente under calabrese Domenico Scola sulla Osella PA 2000, con cui l’alfiere Jonia Corse ha esordito nella difficile Trento – Bondone.
La corsa organizzata dalla Scuderia Trentina è la più lunga del Campionato Italiano Velocità Montagna con i suoi 17,3 Km ed i 1.350 metri di dislivello. Come di consueto la competizione trentina è stata salutata dal grande pubblico presente sin dal venerdì ai bordi del lungo tracciato, per un appuntamento sportivo che diventa occasione di vivere la montagna trentina, ricca no solo d natura, ma anche d tante iniziative. L’ottavo appuntamento con il C.I.V.M. sarà dal 18 al 20 luglio in Puglia con la 57^ Coppa Selva di Fasano.

-“E’ stata una vittoria bella ma sofferta – ha dichiarato Faggioli – non eravamo al cento per cento con il set up e sapevamo che qui Merli sarebbe stato un avversario davvero Ostico, per le qualità del pilota e gli sviluppi della sua auto. Ho cercato di non commettere errori ed il risultato per fortuna è arrivato”-. -“Ho dato il massimo ed ho chiesto il massimo alla mia Osella – sono state le parole di Merli – Forse avrei potuto ottenere qualcosa in più attaccando in due punti, ma avrei preso dei rischi. Va bene, come dico sempre essere alle spalle di Faggioli e di un vettura da 3000 cc è segno di buoni progressi”-. -“Sono molto felice del risultato raggiunto al mio esordio al Bondone – ha detto Scola – sapevo che era una gara particolare e difficile, ma me ne sono reso conto personalmente. Arrivare alle spalle di due big è segno che i progressi li stiamo facendo”-.

Ha deciso di non schierarsi al via Denny Zardo dopo non convinto di aver trovato le più idonee regolazioni per l’Osella FA 30. Sotto al podio con una eccellente prestazione ha chiuso la gara di casa Federico Liber tornato al volante della Gloria CP 08 da 1600 cc, molto agile sui tornanti del Bondone, con cui ha vinto il gruppo E2/M. Quinta posizione, nuovo successo e record di Rosario Iaquinta in gruppo CN nel sempre acceso duello tra le Osella PA 21/S EVO Honda. Il calabrese della Scuderia Vesuvio ora di nuovo in testa alla categoria, è stato autore di uno straordinario 10’04″49 si era già messo in evidenza in prova, ma complice l’esperienza ha portato l’assalto decisivo in gara. -“Non posso contenere la gioia di essere arrivato al Bondone ed avere siglato il record. L’esperienza mi ha aiutato quando ho mantenuto la freddezza dopo un lungo nella parte iniziale”- ha detto Iaquinta. Con 4,61 secondi di gap ha chiuso al secondo posto di gruppo e settimo assoluto il sardo Omar Magliona. Il portacolori della CST Sport pensava di poter essere più incisivo in gara dopo i dati raccolti in prova, ma la scelta delle gomme in relazione al set up non è stata ottimale. Tra i due c’è sportiva aria di sfida a Fasano. Tra i due contendenti si è piazzato il lussemburghese David Hauser in netta crescita alla sua terza gara con la Wolf GB 08 F1 da 3000 cc.. Con l’ottavo posto nella generale il successo in casa lo ha colto Diego Degasperi nel duello per la classe 1600 del gruppo E2/B con la Radical Pro Sport, precedendo il potentino leader di classe Achille Lombardi, non classificato, che ha pagato due imperfezioni di guida, oltre il debito di preparazione dl motore di “scorta” della Radical SR4. Top Ten completata da un altro pilota di casa patron del Team Trentino, Adolfo Bottura che ha preso il via grazie al lavoro preciso della Fattorini Mtorsport sulla Lola F.3000, dopo i problemi alla trasmissione che lo hanno fermato in prova. Bottura ha rinsaldato la leadership di gruppo E2/M salendo sul terzo gradino del podio di categoria. A ridosso dei primi dieci il sempre più convincente Paride Macario il giovane driver bresciano che alla sua terza gara con la Lobart della CMS. In classe 2000 di gruppo E2/M In classe 2000 di gruppo E2/M altro successo trentiono con Gino Pedrotti su F. Master.

In gruppo GT nuovo importante successo per Roberto Ragazzi, il padovano di Superchallenge che ha usato attentamente le prove per regolare al meglio la sua Ferrari 458 per essere quanto più agile sul tortuoso percorso sul quale ha siglato un ottimo 11’08″15 e portandosi al massimo del punteggio utile in C.I.V.M.. Podio completato dalle Porsche, la 911 del locale Marco Cristoforetti, seguita dal camuno Ilario Bondioni sulla 997 di Stoccarda. Bondone stregato per il siciliano Ignazio Cannavò che dopo le buone prove del sabato è stato costretto allo stop in gara per un testacoda e vettura spenta. Ha concluso sotto al podio Sebastiano Frijo con la Porsche 996, davanti al veneto Bruno Jarach al suo esordio al Bondone ed alla seconda gara sulla Ferrari 458.

Successo di Fulvio Giuliani in gruppo E1, nonostante un concorrente raggiunto e superato sugli ultimi chilometri. Il bolognese ha aggiustato il tiro in prova e regolato la sua Lancia Delta EVO per l’assalto in gara ad un accreditato diretto avversario come Marco Gramenzi, che su Alfa 155 V6 ha chiuso al secondo posto, recriminando di non aver interpretato al meglio il tracciato. Il teramano di AB Motorsport dopo il Tour de force dovuto ad impegni familiari che lo hanno portato ad affrontare una trasferta nella notte ha tentato in ogni modo di contenere l’emiliano della Fluido Corse, ma comunque entrambi hanno guadagnato punti importanti per la rincorsa al titolo sempre più aperta, con Gramenzi a quota cinque vittorie contro le quattro di Giuliani. In classe 2000 ottimo esordio con successo a Trento per il trapanese Daniele Amato sull’Opel Astra GSI. In classe 1600 miglior tempo dell’esperto veneto Michele Ghirardo sulla Honda Civik Ek4.

In gruppo A più fatica del previsto per Rudi Bicciato autore di un ottimo terzo posto con la sua Mitsubishi Lancer, però l’altoatesino non ha fatto il pieno di punti per la presenza di due potenti Citroen world rally car, la C4 del vincitore rallista Giorgio De Tisi, che ha deliziato il pubblico con una guida spettacolare, seguito dall’altro driver di casa Tiziano Nones sulla Xsara. Quinta posizione di gruppo per la lady di casa Gabriella Pedroni, a caccia di punti per la Coppa FIA con la sua Mitsubishi Lancer. Successo in casa per Michael Valentini all’esordio con la Peugeot 306 Maxi in classe 2000, mentre con la quinta piazza di classe ha portato bene a termine la sua Trento – Bondone Marco Giampiccolo per la prima volta sulla Citroen DS 3, con i colori della Fondazione “Un Sogno per Vincer” il progetto al fianco della ricerca contro la fibrosi cistica. Giampiccolo ha anche svolto il ruolo di tutor per due giovanissimi esordienti anche loro trentini, Rachele Somaschini purtroppo costretta alla resa in gara con la Peugeot 106 e Alex Zaninelli a ridosso della top ten di classe N 1600, anche lui su Peugeot 106.

In gruppo N supremazia di Armin Hafner su Mitsubishi Lancer EVO. l’altoatesino della Scuderia Mendola ha cercato ed ottenuto il successo pieno nella gara di casa, con il quale ha agganciato ora la vetta del gruppo, pur convinto che avrebbe potuto ottenere di più dalla sua guida. Podio tutto Mitsubishi con seconda piazza per il trentino di Sorrento Antonino Migliuolo, con la vettura ancora non al massimo della forma, davanti al sardo Mario Murgia che dal canto suo a pagato il debito di confidenza con il lungo percorso. In classe 1600 si è vissuto un duello mozzafiato con vittoria del salernitano Cosimo Rea su Citroen Saxo VTS. Il giovane portacolori Tramonti Corse, dopo alcune modifiche d’assetto seguite alle prove, ha realizzato uno straordinario 12’17″76 precedendo di soli 40 centesimi di secondo l’esperto ed indomabile Giovanni Regis che a sua volta ha chiesto il possibile alla sua Peugeot 106 1.6 16V. Seconda posizione in classe 2000 e buoni punti tricolori per Marcello Macalli che su Renault Clio ha preceduto la gemella di Mattivi.

Grande agonismo e colpo di scena in gruppo Racing Start dove ha conquistare la vittoria è tornato il pugliese della Fasano Corse Oronzo Montanaro sulla MINI Cooper S – DP Racing, autore di un ottimo tempo di 12’21″61, anche se privato del duello diretto con il concittadino Ivan Pezzolla, rallentato da un problema elettronico alla sua MINI, che ha vanificato gli sforzi in prova del giovane e bravo driver. Montanaro aveva già positivamente testato in prova le regolazioni che il team ha effettuato sulla sua vettura dopo Ascoli e si è rilanciato nella rincorsa al titolo di gruppo. Seconda posizione tra le auto sovralimentate per il sempre verde bergamasco Mario Tacchini, come sempre in grande forma al Bondone dove è stato ben coadiuvato dalla MINI Cooper S. Il bresciano Nicola Novaglio ha dominato nella categoria RS, riservata alle auto con motore aspirato, il campione delle “turbo” 2013 ha concluso con successo il test di messa a unto in gara della Renault New Clio – AC Racing. Nella RS 4 è stato Massimo Fabiane il migliore con la Honda Integra, mentre in RS miglior tempo per Marco Cappello con la Citroen Saxo davanti all’umbro Stefano Silvestrelli su Suzuki Swift. Sfortuna per il trevigiano “Romy” fermo per il cedimento di una gomma della sua MINI nel tratto iniziale. Ritiro anche per Andrea Marchesani su Volkswagen Polo GTI per noie elettroniche.