Buone prospettive per Draco dopo le prove libere del Nurburgring

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L’inizio della sesta prova stagionale del campionato World Series Renault 3.5 in programma sul circuito tedesco del Nurburgring non era stato dei migliori. Dopo il temporale abbattutosi nella notte di giovedì, dalle prime ore del mattino una forte nebbia ha avvolto il tracciato dell’Eifel. Fino alle 11, tutte le attività sono state sospese e quando finalmente la visibilità è tornata, le successive sessioni di prove sono state leggermente accorciate. I due turni liberi della Renault 3.5 sono stati positivi per Draco Racing. Luca Ghiotto e Pietro Fantin hanno lavorato a lungo su una pista che non avevano mai affrontato con le Dallara-Zytek della serie. Nonostante ciò, il rookie italiano nella prima sessione ha colto un ottimo ottavo tempo mentre nella seconda frazione si è piazzato dodicesimo, rallentato nel finale da alcune bandiere gialle e dal traffico in pista. Il pilota brasiliano invece, ha colto il tredicesimo e quattordicesimo tempo soffrendo un leggero sottosterzo. Sensazioni comunque positive in vista della qualifica 1 e della prima gara che si terranno domani.

Luca Ghiotto –  S1 P8 – S2 P12
“Tutto sommato è andata bene. Al mattino ho fatto a tratti un po’ di fatica anche perché eravamo con gomme usate, mentre poi nel secondo turno, con le gomme nuove, la macchina ha reso bene. Ho fatto segnare il mio miglior tempo dopo diversi giri, anche perché il finale è stato disturbato dalle bandiere gialle, ma c’è margine per ottenere riscontri ancora migliori. Cercheremo di affinare ulteriormente l’assetto della vettura ed essere nella nostra miglior forma sin dalla prima qualifica”.

Paolo Fantin – S1 P13 – S2 P14

“Non è andata male, ma non penso che le posizioni di oggi riflettano il nostro potenziale. Oltre alle bandiere gialle che ci sono state nel finale della seconda sessione, ho patito un problema di sottosterzo che sono sicuro verrà risolto per domani. C’è anche da sistemare qualcosa a livello di guida. Arrivare su questo circuito con una macchina così performante significa quasi doverlo imparare daccapo. In particolare perché è molto largo e bisogna perfezionare la traiettoria giro dopo giro…”