Trofeo Renati, spettacolo e adrenalina con le auto storiche

Fortin 2907

Fortin-Pilè su Fiat 600 vincono la sedicesima edizione della gara di regolarità a Bobbio. Una splendida giornata di sole in questa folle estate e le verdi colline dell’Alta Val Trebbia hanno fatto da degna cornice alla XVI° edizione del Trofeo Antonio Renati, la gara di regolarità per auto d’epoca – per il terzo anno con l’organizzazione del Club Veicoli Storici di Piacenza – che fa rivivere le emozioni della prova di velocità in salita da Bobbio al Passo Penice voluta dal bobbiese Antonio Renati alla fine degli anni ’20. Una due giorni di sport, emozioni, adrenalina, ma anche di cultura, bellezza e divertimento che ha attirato nella città piacentina e lungo il tracciato di circa 150 km appassionati, esperti e semplici curiosi.

L’edizione 2014 del Trofeo Antonio Renati va in archivio con numeri da record, a partire dagli oltre 100 iscritti alla gara di regolarità, con una quindicina di top driver, che si sono sfidati in oltre 40 prove cronometrate sulle strade dei comuni di Cortebrugnatella, Cerignale, Ottone e Brallo di Pregola (Pavia). Ad avere la meglio nella classifica assoluta è stata la coppia bresciana composta da Pierluigi Fortin e Laura Pilè a bordo di una Fiat 600, già tra i protagonisti della manifestazione del 2013. “Devo fare i complimenti a tutti – hanno commentato i vincitori – dai concorrenti all’organizzazione. E’ stata una gara molto bella e difficilmente mancherò all’edizione del prossimo anno”.

Dopo un avvincente braccio di ferro sui tornanti della Val Trebbia, l’equipaggio del CAMS Rovigo ha preceduto la Autobianchi A112 Abarth di Salviato Ezio e Moglia Maria Caterina e la Triumph TR2 di Giordano Mozzi e Stefania Biacca, vincitori dell’ultima Coppa d’Oro delle Dolomiti e trionfatori – solo qualche mese fa – alla mitica Mille Miglia. “Siamo molto orgogliosi di poter premiare Giordano Mozzi – ha sottolineato il Sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali – che è di origini bobbiesi e riesce a portare il nome della nostra città in giro per il mondo grazie alle sue imprese sportive”. A sua volta, il driver bobbiese-mantovano, che ha ricevuto un riconoscimento particolare dall’amministrazione comunale di Bobbio – ha rivendicato con orgoglio le sue origini, facendo i complimenti a tutti per l’organizzazione della manifestazione che sta diventando una delle più importanti gare di regolarità in Italia. E grazie a Mozzi un tocco di internazionalità è arrivato anche a Bobbio: tra i partecipanti alla gara infatti, anche una delegazione olandese chiamata dal top driver italiano: “Non conoscevo assolutamente questo Trofeo – ha dichiarato un soddisfattissimo John Houtkamp, in gara con la moglie su una Jaguar XK 150 del 1959 – Mi ha invitato il mio grande amico Giordano Mozzi, che me ne ha parlato benissimo. Oltre a mia moglie e me, hanno partecipato anche mio figlio Rudger, con la sua fidanzata italiana a bordo di una Porsche 356B. E’ stata una giornata fantastica, voglio ringraziare gli organizzatori e fare i complimenti a tutti. Devo dire che ho partecipato recentemente alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, ma queste vallate non hanno niente da invidiare a quei posti: Bobbio è davvero molto bella e sicuramente ritornerò”.

Grande soddisfazione e orgoglio vengono espressi dai rappresentanti del Club Veicoli Storici di Piacenza: “Ogni anno aumentano la quantità e la qualità dei partecipanti – ha sottolineato Alfredo Inzani, presidente del sodalizio piacentino che conta già 1.200 iscritti – Quest’anno abbiamo superato i cento equipaggi iscritti, il numero massimo che potevamo accettare per gestire al meglio lo svolgimento della gara. E tra di loro contiamo una quindicina di top driver, sintomo che questa manifestazione sta crescendo davvero in modo esponenziale, imponendosi ormai come una delle più belle, suggestive e prestigiose gare di regolarità per auto d’epoca. Ad aiutarla in questa crescita è senza dubbio questo fantastico territorio che ci circonda, la Val Trebbia, una delle vallate più belle d’Italia, e l’entusiasmo della gente, che saluta le vetture lungo tutto il tracciato. Siamo molto orgogliosi di riuscire a far conoscere auto e modelli unici, anche alle nuove generazioni; il motto del nostro Club, che è “La storia vive con noi”, riflette proprio questo scopo. Voglio ringraziare, per finire, tutti i volontari che hanno contribuito alla perfetta riuscita di questa due giorni, le Amministrazioni dei Comuni dove siamo transitati con la gara, a partire dal Sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali, che ci ha ospitato e cullato con la solita generosità, e i nostri iscritti che hanno gestito la manifestazione, da Maurizio Cella a Diego Garilli. Da domani ci metteremo al lavoro per organizzare l’edizione del 2015, convinti di essere sulla strada giusta”.

Diversi i premi speciali assegnati al termine della giornata di gara: i riconoscimenti del Trofeo Campagna Amica sono stati consegnati agli equipaggi composti da Fortin-Pilè, Vincenzi-Riviezzo, Salviato-Moglia e Cavalleri-Meini. Sempre Cavalleri-Meini hanno ricevuto il premio Tag Heuer e quello riservato all’auto in gara più “datata”, ovvero una Lancia Aprilia del 1938. Marrale-Modenese, si sono classificati primi nella categoria riservata alle sole 500 e al VCC Carducci di Casteggio (Pv) è andato il riconoscimento come club più numeroso e con il maggior punteggio.

A premiare il podio della classifica assoluta è stata invece Eugenia Renati, figlia di Antonio, che ha voluto consegnare le coppe in mezzo alla gente, simboleggiando come il Trofeo sia patrimonio di Bobbio e dei bobbiesi. Al termine della cerimonia, guidata da Attilio Facconi, speaker ufficiale della Mille Miglia, gli organizzatori hanno dato l’appuntamento all’edizione 2015, per la quale si punterà a un ulteriore incremento quantitativo e qualitativo dei partecipanti, oltre alla predisposizione di una serie di eventi collaterali, che hanno anche quest’anno coinvolto appassionati ed esperti dell’automobilismo, dal convegno sul design alla sfilata di eleganza per le vie di Bobbio del sabato sera.

“Siamo assolutamente soddisfatti per l’esito della manifestazione – ha concluso Maurizio Cella, esponente bobbiese del Club Veicoli Storici di Piacenza – E’ sicuramente andata meglio rispetto all’anno scorso, in considerazione del fatto che abbiamo sfondato il numero dei 100 iscritti, che puntiamo ad aumentare per la prossima edizione. Il percorso era molto impegnativo ma molto suggestivo. E’ andata molto bene la convention con personaggi autorevoli dell’automobilismo. Ci proponiamo per il prossimo anno di approfondire ulteriormente il tema del design e dello stile”. La conferma in questo senso arriva dai vari designer presenti all’evento, a partire da Filippo Perini, bobbiese e responsabile del Centro Stile Lamborghini: “Devo fare i complimenti agli organizzatori perché la manifestazione sta crescendo di anno in anno – ha commentato l’ingegnere della Casa di Sant’Agata – penso che per il prossimo anno si possa puntare a un ulteriore salto verso l’internazionalizzazione dell’evento, avendo cura di fare di Bobbio un centro di elaborazione e confronto sul design automobilistico”.

La sfilata di eleganza

Auto d’epoca e speciali sono state sotto i riflettori nella sfilata di eleganza organizzata sempre dal Club Veicoli Storici di Piacenza nella serata di sabato. Una passerella da piazza San Francesco a piazza del Duomo, sotto gli attenti sguardi del pubblico che ha ammirato e applaudito “pezzi” rari provenienti da musei e collezionisti privati. Il compito di aprire la passerella è stato affidato all’Alfa Romeo 8C 2300, prima vettura italiana a vincere alla 24 Ore di Le Mans, che l’Automobilismo Storico Alfa Romeo ha voluto portare nella cittadina piacentina insieme ad altre vetture della Casa del Biscione, grazie anche alla collaborazione della bobbiese Paola Lanati. Quindi le Lamborghini, con la Huracan, ultima nata di Sant’Agata e uscita per la prima volta in un appuntamento non ufficiale, in via del tutto eccezionale per Bobbio. Tra le “prime”, anche la Peugeot 2008 e la 508 carrozzate Castagna, presentate giusto poco tempo fa a Milano. Ma anche la Ferrari 230 GT 2+2 appartenuta proprio ad Enzo Ferrari. E poi vere auto da corsa, come Marco Bonetto con la Lancia Delta Integrale del 1989 della Martini Racing che era del campione del Mondo Miki Biasion e la Fiat 500 “695” del 1964 preparata da Abarth. Oppure esemplari quasi unici o prototipi, come una Mercedes 300 SL del ’55 o una Mathis del 1922 nata da un progetto di Bugatti. Bolidi d’epoca e dei nostri tempi che hanno quindi illuminato la serata bobbiese e attirato numerosi appassionati e curiosi. Una giuria di sole donne ha selezionato le cinque auto più eleganti, giudicando solo l’estetica: Alfa Romeo 8C 2300, Mercedes 300 SL, Alfa Romeo 1900 SS Touring, Lamborghini Miura e l’Alfa Romeo Giulia TZ. Tutti i partecipanti comunque sono stati omaggiati di un presente dal Club Veicoli Storici di Piacenza.

Alla sfilata delle vetture, domenica mattina c’è stata l’importante presenza anche dello stilista di fama internazionale John Richmond, nativo di Manchester, che oltre a farsi fotografare vicino alle vetture del Museo di Arese, all’ultima Lamborghini, la Huracan, ed a quelle della Carrozzeria Castagna non ha perso l’occasione per provare l’emozione di fare da navigatore al pilota meccanico del “Biscione” Alessandro Rigoni, salendo al Passo Penice a bordo dell’Alfa Romeo 8C 2300 del 1931, modello usato anche da Enzo Ferrari sullo stesso percorso, nella sua ultima vittoriosa gara dello stesso anno.

LA CONVENTION
“L’evoluzione dello stile dalla Giulietta alla Huracan” è il titolo della convention che ha aperto la XVI edizione del Trofeo Renati organizzato dal Club Veicoli Storici di Piacenza che ha animato la città di Bobbio in alta Val Trebbia. Il compito di condurre il convegno è stato affidato a Maurizio Cella, membro del sodalizio, che ha presentato gli ospiti di assoluto rilievo. “Non è un caso che partiamo proprio dalla Giulietta – ha detto Cella – una vettura che ha lasciato il segno e che celebra i 60 anni”. Il primo intervento è stato affidato a Paola Lanati, dell’Automobilismo Storico di Alfa Romeo, che ha raccontato la partecipazione della Casa del Biscione alla leggendaria 24 Ore di Le Mans, che proprio lo scorso anno, in occasione dei 90 anni ha voluto l’Alfa Romeo 8C 2300 come apripista. Vettura, quest’ultima, presente anche a Bobbio, passata alla storia per aver interrotto l’egemonia della Bentley alla corsa francese e prima italiana a passare per prima sotto la bandiera a scacchi nel 1931. Sempre “alfisti” gli interventi di Mario Favilla e Carlo Giavazzi per oltre 30 anni al servizio del Centro Stile Alfa Romeo, che hanno visto passare sotto le loro mani tantissimi modelli, come l’Alfetta, l’Alfa 75, l’Arna o l’Alfetta GT. E sotto la loro guida si sono formati designer di assoluto prestigio, ora passati ad altre aziende, come ad esempio il bobbiese Filippo Perini, del Centro Stile Lamborghini, che, coadiuvato da tre ragazzi del suo staff, ha voluto spiegare come nasce un’auto nella Casa di Sant’Agata. “La Huracan, ma prima ancora l’Aventador, sono esempi di come il progetto nasca virtualmente, dagli interni agli esterni”. E quindi, in chiusura, ha portato il proprio esempio anche Gioacchino Acampora della Carrozzeria Castagna che ha parlato della Peugeot 2008.

Classifica Assoluta – XVI Trofeo Renati

1) Fortin Pierluigi – Pile’ Laura (Cams Rovigo) su Fiat 600
2) Salviato Ezio- Moglia Maria Caterina (C.M.A.E. squadra corse) Autobianchi A112 Abarth
3) Mozzi Giordano – Biacca Stefania (Scuderia Morandi)  Triumph TR2
4) Scarabelli Giovanni-Negrini Fulvio (VCC Carducci) Autobianchi A112 Elegant
5) Barcella guido – Ghidotti Ombretta (Club Orobico Bergamo) Autobianchi A112 Abarth
6) Cavalleri Tiberio-Meini Cristina (Loropiana Classic) Lancia Aprilia
7) Rimondi Valerio-Fava Liana (Bologna  Autostoriche) Porsche 911 S Targa
8) Vincenzi paolo- Riviezzo Simona (Scuderia Morandi) Alfa Romeo Giulia spider 1600
9) Guatelli Gian Pietro – Valdata Fianni (VCC Carducci) Fiat 128 Rally
10) Politi Massimo – Scabini Silvia (VCC Carducci) Triumph TR 3 A