Faggioli e Merli raccontano il Trofeo Luigi Fagioli
La cronoscalata umbra è la prima finale del CIVM dal 22 al 24 agosto a Gubbio con un programma intenso e le sfide decisive per il Tricolore, dove i due piloti si contendono il titolo. Il 49° Trofeo Luigi Fagioli è sulla rampa di lancio. Fervono i preparativi per la cronoscalata umbra che si svolgerà dal 22 al 24 agosto a Gubbio e cresce l’attesa per quella che è la prima finale del Campionato Italiano Velocità Montagna, le cui iscrizioni, aperte ad auto moderne, storiche e di scadute omologazione, restano aperte fino a tutto lunedì 18 agosto (modulo disponibile su www.trofeofagioli.it). Alla vigilia delle tre gare di finale, in vetta alla classifica del CIVM c’è il toscano Simone Faggioli, in lotta per il titolo con il trentino Christian Merli, che lo insegue a 2,5 punti di distanza. Il loro duello sta caratterizzando la stagione tricolore e così i due piloti rispondono sul Trofeo Fagioli.
Simone Faggioli
Faggioli è l’uomo dei record a Gubbio. Sia del tracciato sia della gara sia come vittorie: il pluricampione toscano è stato trionfatore per nove volte. Quest’anno ha portato al debutto la Norma M20 FC Zytek, al volante della quale è in lotta per il CIVM ma sul tracciato della Gola del Bottaccione non ha mai corso.
Simone, Gubbio ti ha spesso regalato grandi soddisfazioni… “E’ quasi una mia gara di casa, perché è una delle più vicine, ho tanti amici e trovo un’organizzazione molto efficiente. Tutti gli anni vengo a correrla volentieri e molte volte è arrivata la vittoria, ma anche perché è proprio una gara che mi piace.”
Più per il tracciato o per il contesto del paddock? “Per entrambi. Sul tracciato guidi pressoché ovunque e non perdona le imprecisioni. Bisogna essere a posto sotto ogni punto di vista, psicologico, con l’auto, gli pneumatici… Una gara davvero complessa. Per quanto riguarda il paddock, Gubbio è una di quelle gare come dovrebbero esserlo tutte. Intorno all’evento viene coinvolta una città intera. Le auto sono in mezzo alla città e così si fa presa su tutti, dai bambini agli anziani. Anche per questo affascina ed esercita una così ampia attrazione presentando sempre un folto pubblico.”
Quale il tuo più bel ricordo al Trofeo Fagioli? “Lo scorso anno è stata una bella vittoria perché tirata sin dalle prove e poi in gara c’è stata pure una manche sul bagnato. Una gara completa, in ogni condizione, di quelle dove vincere non è mai scontato, un bel ricordo.”
Christian Merli
Sempre tra i protagonisti al Trofeo Luigi Fagioli, dove più volte ha sfiorato la vittoria assoluta, Merli arriva alla gara umbra in piena lotta per il CIVM al volante dell’Osella PA2000 Honda sviluppata insieme al costruttore piemontese. E, così come per Faggioli, anche per lui Gubbio non fa mai mancare tifosi e appassionati in un contesto unico nel circus delle cronoscalate. Un contesto che Merli sembra gradire: “E’ un evento splendido – commenta il pilota trentino -: oltre alla gara ci aspettano un pubblico e location speciali. Il tracciato è molto caratteristico, non ti concede un errore, sapresti già di perdere la gara, magari soltanto per qualche decimo. E questo aggiunge ulteriore fascino.”
Il paddock e i luoghi di Gubbio: ci racconti che cosa sente un pilota? “Di sicuro fa molto piacere e ti senti più protagonista. Il Trofeo Fagioli presenta un weekend di campionato dove troviamo sempre un pubblico numeroso e un’atmosfera fantastica. Vedere così tanta gente così vicina, nel paddock inserito nel contesto della città, così storica, dà ogni volta una sensazione di grande soddisfazione. Molto particolare anche l’allineamento in pieno centro storico. Posso dire che a Gubbio fai parte di un tutto e lo percepisci.”
Quest’anno, poi, la cronoscalata umbra è finale del Campionato Italiano. “Sarà cruciale perché sarà la prima delle tre finali, nelle quali il punteggio sarà distribuito diversamente, nel senso che si azzerano gli ‘scarti’ e si riparte. Vogliamo arrivare preparati al meglio. Siamo sempre alla ricerca di qualcosa in più, a Gubbio speriamo di essere protagonisti di un weekend molto positivo.”