Meteco Corse . Una Ronde d’Estate in chiaroscuro.

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Fuori dopo pochi chilometri la Focus Wrc di Pettenuzzo-Tirone. Bella prestazione per Tassone-Michi ( 206 Rc) e Alessandro Pettenuzzo-Beltrame (Citroen Ds3) . Al traguardo anche Quaglia-Culasso ( Clio S1600) dopo aver completato la prima prova nonostante l’acceleratore bloccato e con il navigatore sul cofano. Buon esordio per Fabrizio Roccati al fianco di Ezio Collo ( Fiat 600). Godeva dei favori del pronostico e, fin dal via della prima speciale,  Augustino Pettenuzzo, navigato dall’astigiano Elio Tirone, ha cercato il colpo del KO nei confronti del sardo Maurizio Diomedi sicuramente il più accreditato rivale del torinese con la Focus WRC. Ma il progetto del pilota della Meteco si è infranto dopo circa cinque chilometri quando la sua Focus è finita  irrimediabilmente fuori strada e senza possibilità di tornare sul percorso, “ Nello sconnesso in mezzo alle case sono arrivato troppo forte e non sono riuscito a girare la curva a destra. Un errore pagato a caro prezzo. Peccato con Diomedi sarebbe state una bella lotta” ha affermato uno sconsolato Pettenuzzo.

Fermo il capitano della pattuglia grigio rossa a tenere in alto la scuderia torinese ci hanno pensato due giovani di alfieri della Meteco.

Prestazione maiuscola del giovanissimo pilota di Peveragno (CN) Michele Tassone affiancato dal toscano Daniele Michi, con la Peugeot 206 RC di Miele . Quarto assoluto nella prima prova, in cui il giovane cuneese ha sfruttato a meraviglia le sue doti funamboliche, prima di retrocedere in classifica penalizzato da una vettura meno potente delle avversarie. “Purtroppo le strade si sono asciugate e le vetture più potenti di noi ci hanno rimontando in classifica. Per fortuna nell’ultima prova abbiamo trovato di nuovo condizioni difficili e siamo riusciti a rientrare nella Top Ten”. Bella anche la prestazione dell’altro Pettenuzzo in gara – Alessandro-  affiancato dall’astigiano Luca Beltrame, che ha sconfitto anche i problemi al cambio della sua  Citroen DS3 concludendo dodicesimo assoluto dopo una prima parte di gara che lo ha visto prepotentemente nei primi dieci.

Gara con il brivido per il cuneese Marco Quaglia, affiancato dall’astigiano Luca Culasso. Su un tornante della prima prova speciale si è ritrovato con l’acceleratore incantato e solo grazie alla prontezza di riflessi  è riuscito a limitare i danni, pur  uscendo di strada. Effettuata una riparazione di emergenza Quaglia è riuscito a raggiungere l’assistenza grazie al navigatore che sporgendosi dal finestrino ha manovrato per oltre due chilometri il filo dell’acceleratore. Cose da tempi eroici.

Secondo di classe il chierese Ezio Collo che ha portato all’esordio Fabrizio Roccati figlio di Giovanni primo navigatore di Mario Ghiotti nel lontano 1976 al Team 971 con la Fiat 124 Abarth.

 “Sono contento, mi sono divertito molto e Ezio è stato un compagno di avventura perfetto riuscendo a tenermi tranquillo ed aiutandomi in ogni situazione. Spero che ci sia un’altra occasione” ha affermato all’arrivo un emozionato Roccati.