AD ANDREUCCI-ANDREUSSI (PEUGEOT) IL 50° RALLY DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Un dominio pressoché totale dell’equipaggio ufficiale Peugeot Italia ha portato al tris di vittorie dopo quelle del 2006 e 2010. Ai posti d’onore Basso (Ford) e Perico (Peugeot) mentre Scandola (Skoda) è stato affondato in classifica da una “toccata” nel finale. Nell’Alpi Orientali Historic vittoria sicura di “Lucky”-Pons (Lancia Rally), nella Mitropa Cup del tedesco Koessler (Subaru) e nel TNR di Martinis (Renault).
Il 50. Rally del Friuli Venezia Giulia, sesta prova delle otto del Campionato Italiano Rally, è stato vinto da Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, con la Peugeot 208 T16 R5 ufficiale della filiale italiana. Per il driver toscano e la copilota friulana di Artegna è stato il tris di allori dopo quelli del 2006 e 2010 ed è arrivato al termine di due giorni di gara nei quali hanno concesso ben poco alla concorrenza.
Andreucci ha infatti preso il comando della classifica dai primi metri di gara di ieri pomeriggio allontanandosi progressivamente dagli avversari, lasciandoli in bagarre, ben assecondato dalla vettura “del leone”. Due giorni di gara e undici Prove Speciali hanno dunque decretato anche il tris di successi stagionali (dopo Targa Florio e San Marino) chiudendo in trionfo sotto la bandiera a scacchi che ha sventolato in Piazza della Libertà ad Udine,
Per definire il resto del podio si è dovuto attendere il finale di gara, le ultime due prove. Il Campione in carica Umberto Scandola, affiancato da D’Amore sulla Skoda Fabia S2000 ufficiale era riuscito a rimanere secondo assoluto sino a due prove dal termine nonostante un problema ai freni, poi una “toccata” lo ha costretto a retrocedere prima terzo, venendo passato da Giandomenico Basso con la sua Ford Fiesta R5 alimentata a GPL e successivamente è sceso giocoforza dal podio, avendo danneggiato seriamente la sospensione posteriore sinistra.
Basso, affiancato da Dotta, è stato rallentato durante la prima tappa da problemi alla barra stabilizzatrice posteriore (PS 3) e da difficoltà alla turbina (PS 4), perdendo il contatto con gli altri due, per poi rivalutarsi in concreto nel finale chiudendo buon secondo. Il problema di Scandola ha fatto risalire in classifica Alessandro Perico, dunque terzo, al debutto con la nuova Peugeot 208 T16 R5. Il bergamasco ha cercato soprattutto di trovare il feeling ottimale con la francese, penalizzato da un testacoda durante la terza prova della prima tappa, con il quale ha perso tempo prezioso, rivalutandosi poi nella seconda parte dell’impegno.
La quarta posizione è stata acquisita dal piemontese Alessandro Bosca (Peugeot 207 S2000), tornato nel tricolore come “regalo” del padre per il suo compleanno, 27 anni oggi. Per lui una gara d’attacco dal primo via, riuscendo a tener testa a diversi “notabili” del giro nazionale, e conclusa nel miglior modo possibile. Una foratura nella prima parte della giornata odierna non ha comunque offuscato una prestazione nel complesso cristallina. Quinto assoluto ha poi chiuso lo sfortunato Scandola davanti al valtellinese Andrea Perego (alla sua prima gara con la Ford Fiesta R5), penalizzato fortemente da una scelta di gomme errata in avvio di gara, seguita da una foratura ed un testacoda.
Iellate pure le trasferte friulane del sammarinese Denis Colombini (Ford Fiesta R5), in crisi con l’assetto nella prima tappa e poi tradito nella seconda da una doppia foratura e del toscano Rudy Michelini, fermato dalla sua Citroën DS3 R5 dopo il primo impegno cronometrato per problemi al motore.
Assai frizzanti e spettacolari sono stati i duelli sia tra gli “Junior”, dove ha primeggiato il bresciano Stefano Albertini (Peugeot 208 R2) che nel “Produzione”, con vittoria andata al reggiano Ivan Ferrarotti, con la Renault Clio R3.
Nella classifica della Mitropa Cup (questa era la sesta prova), ha vinto il tedesco Manuel Koessler (Subaru Impreza) mentre nel TNR di IV zona, ha vinto il friulano Fabrizio Martinis, con una Renault Clio R3.
La gara è stata resa certamente avvincente anche dalla presenza dei prestigiosi ed avvincenti monomarca Citroën, Peugeot, Renault e Suzuki. In casa Citroën ha nuovamente primeggiato il lombardo Vittalini, tra le Renault Clio “Produzione” il già citato Ferrarotti, tra le Twingo R2 il piacentino Carella e Suzuki ha visto il successo di Lucarelli. Nessun arrivato, invece, tra le Peugeot in quanto l’unico partito, l’altro piacentino Cogni, si è ritirato per rottura del motore nelle prime battute della seconda tappa.
Tra le vetture storiche del 19° Alpi Orientali Historic, valido per il Campionato Europeo ed italiano, la vittoria stata appannaggio di “Lucky”-Pons (Lancia Rally), sul piemontese Enrico Brazzoli (idem) con terzo il norvegese Walter Jensen (Porsche 911) e quarto il bresciano Roberto Montini (Porsche 911).
Il pubblico di casa ha poi avuto di che gioire per la quinta posizione finale da parte del cividalese Rino Muradore, con la sua Ford Escort 1600. Note dolenti, invece, per diversi favoriti al successo: dal bresciano “Pedro” (Lancia Rally) dopo la terza prova quando era al comando, al valtellinese Lucio Da Zanche (Porsche 911 Carrera RS), a Nicholas Montini (Porsche 911 SC), sono stati tutti fermati tutti da problemi al motore.
La prossima prova del “tricolore” sarà il Rally Adriatico, in programma per il 20 e 21 settembre nelle Marche.
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