Al Mugello i progressi vanno stretti a Peccenini
Weekend in crescita nella F.Renault 2.0 Alps per il pilota milanese della TS Corse, che però cercava maggiori riscontri dai dati raccolti: “Condizioni di pista molto diverse rispetto ai test”
Al Mugello si è consumato il weekend più complesso di Pietro Peccenini nella F.Renault 2.0 Alps 2014. Il pilota milanese classe 1973 è stato protagonista del sesto round del campionato internazionale frequentato dai migliori rookie che puntano alla F1 dimostrando dei positivi riscontri in progressione durante la tre-giorni e nonostante al venerdì le prove libere siano state disturbate da meteo avverso. Il driver della TS Corse ha dovuto però fare i conti con condizioni della pista di gran lunga mutate rispetto ai test della settimana precedente, in cui sulla monoposto del team lombardo aveva svolto un lungo e impegnativo lavoro di raccolta dati insieme all’intera squadra guidata da Stefano Turchetto.
Alle prime stagioni in monoposto e soprattutto soltanto alla seconda annata nella competitiva serie dell’Alps, per Peccenini l’adattamento al tecnico tracciato toscano non è stato così dei più agevoli, anche se poi l’alfiere della TS Corse è riuscito a progredire nelle graduatorie finali di entrambe le gare e soprattutto a migliorare costantemente i tempi giro su giro e il feeling con pista e monoposto. Anche cercando di capitalizzare al meglio l’esperienza “test-weekend di gara” fatta al Mugello, gli impegni di Pietro proseguiranno a metà settembre con altre due giornate di test a Jerez de la Frontera prima dell’ultimo round di campionato sulla stessa pista spagnola in programma a ottobre.
“Da un punto di vista prestazionale – commenta Peccenini al rientro dalla Toscana – in gara-1 siamo riusciti a essere più costanti e progressivi nei tempi, ma è in gara-2 che abbiamo avvicinato di più il gruppo. Purtroppo le condizioni della pista erano molto diverse rispetto ai test di qualche giorno prima e questo non ci ha favorito nel lavoro soprattutto durante le prove in preparazione alle due corse. Abbiamo dovuto stravolgere certi assetti e abbiamo pagato la necessità di nuovi adattamenti. Avremmo dovuto essere più reattivi, ma comunque stiamo sempre lavorando e ci saranno novità con alcuni ‘esperimenti’ a partire da Jerez. Il team è stato grande e aver visto la squadra lavorare con così tanta passione nonostante qualche contrattempo, anche ‘pesante’, è stato davvero emozionante.”
Foto allegata: Foto Marco Pieri