Molta sfortuna ma buone indicazioni per Michela Cerruti al debutto in Formula E
Si è chiusa con un quattordicesimo posto la gara di debutto di Michela Cerruti nella Formula E a Pechino. Il nuovo campionato per monoposto elettriche organizzato dalla FIA ha affrontato lo scorso weekend il proprio primo, storico appuntamento in Cina, su un circuito realizzato attorno al celebre “Bird’s Nest Stadium”.
Schieratasi al via con il team Trulli, Michela ha da subito patito qualche problema di velocità sulla sua vettura, principalmente a causa della rapidità con cui la squadra si è trovata ad effettuare la preparazione di una “Power Unit” così complessa. Inoltre, un leggero contatto con le barriere ha portato la ventisettenne milanese alla rottura del cambio, aggiungendo ulteriori difficoltà.
In gara, Michela è stata autrice di una prestazione accorta ma, a causa dello spegnimento del suo display, è stata rimandata in pista troppo velocemente dopo il pit-stop causando un drive-through. Un peccato perché, pur non essendo forse abbastanza performante in termini di velocità pura, la sua Spark-Renault si è rivelata ben poco assetata di corrente, e con molti dei rivali che rallentavano nel finale per non restare “a secco” un piazzamento in top-10 avrebbe potuto essere tranquillamente alla portata.
Michela e il team Trulli avranno ora oltre un mese di tempo per ritrovarsi e pianificare le prossime mosse in vista del secondo round di Putrajaya, in Malesia. Prima però, è in programma un impegno più tradizionale, quello della Blancpain Endurance Series il 21 settembre al Nurburgring sulla BMW Z4 GT3 del team ROAL.
Michela Cerruti
“E’ stata una gara difficile, iniziata con un piccolo contatto con le protezioni che ha causato la rottura del cambio e mi ha costretto per quasi tutta la giornata con una sola macchina. Inoltre, non avevamo abbastanza velocità, specie in qualifica a causa di com’era “programmata” la nostra Power Unit. Anche in gara i problemi sono continuati e in più mi è stato dato un drive-through: quando sono entrata ai box, il display sul volante che indicava il tempo da rispettare per la sosta si è spento, e nel calcolo manuale sono uscita con tre secondi di anticipo. E’ stato un peccato anche per Jarno, che ha avuto un incidente nelle prove rompendo a sua volta il cambio e rimanendo poi fermo al via.
“Alla fine, si erano rotte così tante trasmissioni che non ce n’erano a sufficienza per tutti. Però, era la prima volta del campionato. Ci può stare. Da parte nostra, abbiamo la certezza che senza il pit-stop avremmo potuto finire con un bel piazzamento. La mappa del nostro motore, nel non essere abbastanza aggressiva, ci ha consentito di arrivare alla fine con tanta energia residua mentre altri dovevano rallentare molto. Lavoreremo in questa direzione con il simulatore per la prossima gara, dove spero di poter concretizzare i lati positivi visti a Pechino”.