ANTEPRIMA AD ALTO AGONISMO ALLA 32 PEDAVENA CROCE D’AUNE
Scatterà alle 9.30 di domenica 21 settembre la prima delle due gare del dodicesimo round del Campionato Italiano Velocità Montagna. Prove con fondo umido oggi per i duecentoundici concorrenti ammessi. Macario, Magliona, Zandonà, Nappi e Ragazzi alla ribalta. Scatterà alle 9.30 di domani, domenica 21 settembre la 32^ Pedavena – Croce D’Aune, dodicesimo ed ultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna. Le prove odierne della competizione organizzata dall’efficiente staff degli “Amici della Pedavena” hanno offerto una emozionate anteprima del gran finale di C.I.V.M. sui 7,785 Km di percorso molto guidato molto apprezzato, anche in condizioni di umido, dai duecentoundici concorrenti ammessi al via.
Il percorso esalta le doti di guida dei piloti e le regolazioni di set up delle vetture, oltre a rendere necessaria un’ottima messa a punto del propulsore per i tratti dove l’erogazione dei cavalli diventa decisiva. Alla ribalta si sono proposti in molti già in prova. Il giovane bresciano Paride Macario per la quarta volta al volante della Lola Judd F.3000 del team CMS, ha dimostrato di aver preso una buona confidenza con la monoposto di gruppo E2/M, tanto da far registrare il miglior riscontro in prova. Il neo Campione Italiano di gruppo CN Omar Magliona, sembra voler individuare le migliori strategie per poter essere primo attore nel duello di vertice delle due gare con l’Osella PA 21/S EVO Honda. Il sardo della CST Sport ha testato a fondo diverse soluzioni di set up, provando delle mescole in vista della scelta finale destinata all’attacco in gara. Ottimi riscontri tra le biposto anche per Enrico Zandonà capace di lanciare il guanto di sfida anche ai contendenti al successo di gara con la Reynard spinta motore Hyarbusa da 1400 cc in classe 1600, nella stessa classe, ma più attento alle insidie del fondo il veronese Franco Bertò con la Tauus F. Monza. Gino Pedrotti è arrivato in Veneto in ottima forma ed in perfetto feeling con la Tatuus F. Master con la quale il trentino di Vimotosport ha già conquistato la coppa di classe 2000 ed ora vuole un finale brillante, ma nella stessa classe ha esordito in C.I.V.M. il 24enne veronese Kari Sartori su Formula Renault per i colori della Real Motorsport molto a suo agio sulla monoposto ed in condizioni di fondo impegnative, nonostante per la prima volta a Pedavena.
Mentre tra le biposto di gruppo E2/B Renzo Meneghetti ha fatto appello alla sua esperienza per governare i cavalli del motore BMW della sua Lucchini sull’umido ed il trentino Diego Degasperi, ha rodato i freni appena montati e poi si è concentrato ad affinare il feeling con la Radical Pro Sport in vista della gara.
Colpi di scena e sorprese anche tra le supercar del gruppo GT con il neo Campione padovano Roberto Ragazzi che già in prova ha mostrato l’agilità della Ferrari 458 Superchallenge e l’efficacia dell’assetto sull’umido, confermata dal buon riscontro del compagno di squadra Bruno Jarach, molto divertito dal tracciato. Un testacoda ed una toccata hanno costretto allo stop nella seconda salita il siracusano Ignazio Cannavò su Lamborghini Gallardo dopo una buona prima manche. Testacoda nella seconda salita anche per il bresciano Nicola Novaglio per la prima volta sulla Porsche 997, con cui si propone tra i protagonisti del gruppo. Prove dedicate a domare i cavalli delle vetture di Stoccarda anche per il toscano Guido Sgheri, per Sebastiano Frjio e Federico Trovò.
A fare la voce grossa sono state le auto da turismo ed in particolare quelle di gruppo E1, dove il gentleman partenopeo Piero Nappi è stato immediatamente incisivo, forte del set up subito efficace della Ferrari 550 con cui l’alfiere Scuderia Vesuvio punta al titolo. Ma il duello di vertice è proprio con il bolognese della Fluido Corse Fulvio Giuliani che ha attentamente affilato le armi, provando con cura ogni particolare rivisto sulla sua Lancia Delta EVO dopo gli inconvenienti elettrici ed elettronici che lo hanno fermato a Rieti. Mentre non ha osato il marchigiano Marco Sbrrollini che ha rimandato ogni attacco alla gara con la Lancia Delta. In classe 2000 se l’esperto Manuel Dondi ha provato l’agilità dell’aggressiva Fiat X 1/9, il trapanese Daniele Amato ha immediatamente ritrovato l’Opel Atra GSI dopo due mesi di stop, mentre una geometria di sterzata dell’Alfa 156 non adeguata al tortuoso percorso, ha messo molto a disagio il pesarese Ferdinando Cimarelli. In classe 1600 discorso riservato ai piloti di casa come Stefano De Gan e Michele Ghirardo sulle Honda Civic e Tiziano Turrin su Citroen Saxo, risultati i migliori interpreti del percorso. Seppur con la coppa di classe 1400 già in mano il reatino Bruno Grifoni ha disputato delle prove in attacco chiarendo le sue intenzioni per le due gare anche contro la gemella della Macth 3 Sport dell’esperto Roberto Chiarato. In classe 1150 l’umbra Deborah Broccolini ha la coppa Dame tra le mani ma vuole coronare la stagione in una gara che le piace particolarmente, con la Citroen C1, piccola ma frizzante vettura che si è ben comportata in prova.
In gruppo A si sente chiaramente la presenza del Campione altoatesino Rudi Bicciato, il portacolori della Scuderia Mendola perfettamente a suo agio sul tracciato con la Mitsubishi Lancer, anche se vorrà modificare alcuni particolari d’assetto in vista delle due gare. In classe 2000 la punta della Pintarally Giancarlo Graziosi si è proposto come avversario di riferimento con la Peugeot 207 Super 2000, ma il trevigiano “Romy” conosce bene il tracciato e la Honda Civic Type-R, per cui cercherà l’attacco, seppur non semplice, in gara. Per la classe in evidenza anche il triestino del Team Borret Paolo Parlato, che in prova si è avvicinato ai riscontri della diretta concorrenza con la Renault New Clio. Tra le 1600 ha svettato l’esperto “Brik” su Peugeot 106.
Spettacolo assicurato in gruppo N con la sfida tra Mitsubishi Lancer, il salernitano della Rubicone Corse Giovanni Del Prete al suo esordio stagionale e dopo un anno di stop, ha subito ritrovato il giusto smalto e si è proposto tra i maggiori protagonisti, ma pronto all’assalto c’è il trentino di Sorrento Antonino Migliuolo molto soddisfatto degli aggiornamenti sulla sua 4×4 giapponese. Ha pensato a testare l’assetto della sua Mitsubishi con una guida spettacolare l’udinese della Friuli 1956 Michele Buiatti, ma in gara la guida sarà senz’altro precisa e mirata alla prestazione. Il sardo della Porto Cervo Racing Mario Murgia è in fase di apprendistato sul fondo viscido con la Mitsubishi. In classe 2000 Cristian Ronchi con la Honda Civic si è ben messo in evidenza in prova, mentre in classe 1600 si preannuncia un duello di vertice tra il giovane calabrese Luca Ligato su Peugeot 106 e l’esperto piemontese Giovanni Regis che ben conosce tracciato e Peugeot 106.
E’ iniziato in prova il testa a testa per il titolo di gruppo Racing Start RSTB tra le MINI Cooper S dei due fasanesi Ivan Pezzolla ed Oronzo Montanaro. Il giovane portacolori della Scuderia Vesuvio e la punta della Fasano Corse entrambi con ottimi riferimenti in prova e su fondo umido, verdetto ora rimandato alle gare. Ottime prove anche per l’abruzzese Andrea Marchesani, con la Volkswagen Polo GTI un po’ troppo rigida sul posteriore su fondo umido. Tra le vetture con motore aspirato Massimo Fabiane è stato il migliore in prova con al Honda Integra, mentre in classe RS 3 il pugliese Angelo Loconte cerca il successo con la Peugeot 106, mentre l’ascolano Riccardo Pomozzi mira a chiudere bene la stagione sulla Citroen Saxo con cui ha conquistato già la Coppa di classe.